La sicurezza deve essere sempre al primo posto quando si sale in auto e si guida: specialmente oggi, alla presenza di velocità sempre maggiori, l’uso di ogni strumento volto a proteggerci è vitale. Ecco un esempio incredibile.

La tecnologia riveste sempre di più un ruolo cruciale nella nostra vita e ci permette di risolvere tante questioni che a lungo sono rimaste insolute o, comunque, affrontare con difficoltà maggiori di oggi: come la guida delle abuto.

Avere a disposizione una lunga serie di strumenti e di applicazioni, sensori e dispositivi che ci possono aiutare nel dirigere un veicolo è ormai essenziale: sia a livello di prestazioni che di sicurezza che di conforto.

Il grande sviluppo della domotica e di tutte le strumentazioni indirizzate a sollevare i parametri di sicurezza al volante sono, se non la panacea di tutti i mali, una soluzione essenziale per molte delle situazioni al limite.

Inoltre, proprio la tecnologia, in stretto legame con il tema della sicurezza, ha potuto consentire già oggi di far disporre agli automobilisti di un particolare pulsante che permette una gestione ottimale del veicolo.

Pulsante segreto, aiuta chi guida a non sbagliare nulla

In ottica prevenzione e monitoraggio stradale, tale pulsante fornisce indicazioni, documentazioni, chiarimenti e info in tempo reale, tanto da ‘battere sul tempo’ gli eventuali contrattempi o fraintendimenti alla guida. Stiamo parlando del pulsante che, in alcune autovetture, permette l’attivazione di un display head Up o anche detto HUD, abbreviandolo, che permette di disporre di informazioni dettagliate e che ci possono aiutare parecchio.

Prima queste info si potevano trovare sul cruscotto, mentre ora si potrebbero trovare sul parabrezza o su di un piccolo schermo. Ciò è stato pensato per permettere a chi guida di analizzare al meglio la strada, e in tempo utile per evitare guai. Indicazioni su velocità, distanza di sicurezza, eventuali code o incidenti in atto e via così.

Il pulsante nato per gli aerei, approda alle auto: cos’è?

Un modello operativo, questo, che prima di tutto è stato ideato per chi pilota un aereo: ora però la fama è aumentata con l’arrivo a bordo auto, anche se i primi sistemi simili sono datati 1988 in una prima versione base ma efficace.

Il solo problema di fondo, però, è questo: nel momento stesso in cui questo meccanismo permette di avere informazioni e di prevenire incidenti o problemi, di pari passo si rischia, nel ricevere tutte queste info preziose o meno sul vetro, si rischiano problematiche maggiori.

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