Novità importanti per ciò che riguarda le targhe delle nostre autovetture, poiché è giunta una decisione che in tanti stavano aspettando, con un via libera che tantissimi utenti della strada stavano chiedendo da un pezzo. Cioè?

Si tratta del famigerato tema della targa di prova: che adesso incassa un importante sì soprattutto dopo che le autorità si sono espresse in merito. Ma che cosa è cambiato in effetti? Lo scopriamo immediatamente.

E’ stato concesso l’ok all’uso delle targhe di prova anche su mezzi già provvisti di propria targa. La svolta è contenuta in una norma che è stata ammessa nel Decreto Infrastrutture. Che cosa comporta nel merito?

La novità è a dire il vero molto preziosa perché va a fare chiarezza su di un tema, quello dell’uso o meno delle targhe di prove e sulle modalità in cui è ammesso farlo, rispetto al quale vi era una certa confusione tra gli utenti.

O almeno in una parte di essi. La novità, dunque, accolta in modo molto positivo da diversi automobilisti, prevede un netto cambiamento su di un tema parecchio sentito. Studiamone i dettagli.

Targa di prova, il grande cambiamento

In sostanza l’importante novbità permette, con questa approvazione, di poter usare la targa di prova anche su auto che siano già targate. E’ una variazione cruciale, e di fatto epocale, dal momento che questo passaggio rappresenta un tassello chiave per ridisegnare il modo in cui si assegnano le targhe di prova. Con un motivo di fondo.

La scelta è stata fatta con il preciso intendo di impedire il proliferare di abusi nel merito. Due le date da tenere a mente in tal senso: il Decreto consente di applicare la targa entro fine dicembre 2023 su tutti i mezzi acquistati dal 1 Gennaio. Il limite, poi, è slittato al 30 giugno 2023 per chi ha comprato tra 1 Luglio e fine 2023.

Targa di prova, la svolta epocale, cosa succede ora

Ci sono comunque dei costi da affrontare: per il bollo relativo alla nuova immatricolazione, di trentadue euro, per iscriversi al PRA, altri 32 euro, e poi quelli dell’Aci, ventisette euro e della Motorizzazione Civile, dieci euro.

A questa si aggiunge la spesa per la nuova targa, che cambia a seconda delle tariffe, e degli eventuali costi di commissione. Altro aspetto importante, è quello di procurarsi tutti i documenti utili per il cambio della targa, dalla carta d’identità dell’intestatario dell’auto alla patente e via discorrendo. Resta, comunque, una svolta fondamentale per tantissimi cittadini.

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