Correre in strada o autostrada è qualcosa di profondamente sbagliato al di là dei rischi di multe che si corrono quando si superano i limiti: il pericolo è per la nostra salute. Anche se c’è sempre chi cerca dei trucchi per farlo.

Malgrado le ormai numerose forme di controllo che, tramite autovelox e tutor o pattuglie – e al contempo anche tante campagne informative su rischi e sanzioni – si spendono per evitare gli eccessi di velocità, poco o nulla cambia.

Nel nostro Paese il numero di sanzioni comminate a fronte di un superamento, sempre più ampio nei margini, dei limiti di velocità, è in costante crescita, come lo sono gli incidenti gravi e purtroppo anche mortali.

Malgrado le tante, troppe notizie di cronaca con cui dobbiamo fare i conti, i lutti sofferti da una infinità di famiglie distrutte da un attimo di velocità fatale e le campagne di ammonimento da parte delle autorità il trend muta di poco.

Se poi, accanto ai paventati aumenti delle sanzioni continuano a diffondersi anche continui tentativi di aggirare gli ostacoli rappresentati dai dispositivi di controllo, il quadro – allarmante – è decisamente completo.

Tutor e autovelox: come si prova a aggirarli

Sono sempre tanti i tentativi e i trucchetti che fin troppi automobilisti mettono in piedi per provare a fregare i dispositivi di controllo della velocità: bisogna però fare una doppia attenzione. Prima di tutto, si rischia di finire in una posizione di illegalità: e poi di combinare un enorme disastro. Di che si tratta?

Eludere l’autovelox e il Tutor non deve essere un’esercizio da tenere a mente come una possibilità, dal momento che le regole sono state pensate per essere rispettate in nome della sicurezza di tutti quanti. Eppure, continuano a esserci automobilisti che oscurano la targa per non renderla visibile agli strumenti di monitoraggio stradali.

Aggirare autovelox e tutor? Occhio a quello che combini

Di solito c’è chi usa uno spray riflettente, chi corregge il carattere delle lettere o dei numeri con del nastro adesivo, chi usa perfino targhe finte: queste azioni prevedono multe record e il ritiro della patbente, con anche il sequestro del mezzo.

Alcuni a dire il vero si ‘limitano’ a usare delle app che segnalano i tutor, dato che tra l’altro fornisce la stessa polizia sul suo sito. Altri passano sulle corsie di emergenza oppure camminano in diagonale tra le corsie, provando a eludere il meccanismo di controllo. Nessuno di questi tentativi è ammesso, e vi può mettere nei guai, se beccati.

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