E’ ormai un fatto assodato che una delle principali cause di incidenti stradali, spesso purtroppo anche mortali, sia senz’altro la velocità eccessiva: oggi, per prevenirli, è arrivata una tecnologia che non lascia scampo. Sarebbe?

Il superamento dei limiti di velocità previsti dalla legge non è soltanto uno dei principali motivi per cui si viene multati anche in modo molto salato dalle pattuglie, ma anche un pericolo enorme per la nostra incolumità.

Nel corso degli anni le varie autorità di governo e di polizia hanno studiato sempre nuove forme e sistemi per monitorare, analizzare e eventualmente punire i comportamenti illeciti da questo punto di vista. Tuttavia?

Tuttavia i cittadini che si mettono al volante – o in sella – dei propri mezzi, sembrano in molti casi non interessarsi poi molto di ciò che rischiano in termini pecuniari e anche di salute: anche se le cose stanno per cambiare, adesso.

Da molto tempo del resto la possibilità da parte di un automobilista – chi per lui – di sfuggire ad una multa per troppa velocità è quasi nulla, grazie alle telecamere degli autovelox.

Velocità auto: ecco come ti controllano adesso

Stiamo parlando dell’arrivo degli ormai famosi – e temuti – autovelox e tutor, ovvero i dispositivi elettronici e telematici che sono in grado in tempo reale di stabilire la velocità di andatura che un mezzo raggiunge e, nel contempo, recepirne la targa di modo da poterlo eventualmente multare.

Ovviamente le regole di velocità sono diverse a seconda se si va in città, in una extraurbana o in autostrada: ma al netto della regola del 5% di tolleranza, ormai gli autovelox non permettono a nessuno di sfuggire. E la situazione sta anche complicandosi ancora di più anche per chi pensa di fare il furbetto.

Nuovi strumenti di controllo: non correre o finisci al verde

Sono arrivati dei nuovi strumenti decisamente avanzati su piano tecnologico che permettono di sfruttare l’intelligenza Artificiale e che spesso si utilizzano su delle strutture e postazioni mobili. Cosa fanno?

Questi dispositivi, che vengono letteralmente portati in giro così da controllare più strade nella stessa giornata, permettono di ottenere un numero maggiore di informazioni, di foto e di incrocio di dati così da risalire, identificando un veicolo, non solo la sua andatura – se troppo veloce o meno – ma anche tanti altri elementi.

Ad esempio, la guida senza cintura, la guida con autoradio troppo alta, con braccio fuori dalla finestra, con dispositivi di controllo e sicurezza non inseriti e via discorrendo. Occhio, dunque, a cosa fate in auto.

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