In questo ultimo lasso di tempo sono sempre più alte le attenzioni che le autorità governative, un pò ovunque, pongono in essere nei confronti del tema annoso della sicurezza in strada. Anche se non soprattutto a titolo preventivo.

I recenti, numerosi e tristissimi, casi di cronaca che hanno raccontato di come i tassi di gravità degli incidenti stradali, come i numeri dei sinistri in quanto tali, siano in aumento vertiginoso ha fatto preoccupare tutti.

Cittadini, media, autorità istituzionali: tutti sono di fatto concordi su di un elemento. Ormai la situazione nelle nostre strade è quasi al limite della tollerabilità, con rischi elevati, mancanza di rispetto delle regole, paura.

In un contesto nel quale anche i costi ‘vivi’ per poter immettersi in strada (carburanti, pedaggi, parcheggi, RC Auto, bollo) sono tutti in aumento, a diverse persone sale il dubbio se, dopotutto, salire a bordo convenga ancora.

Chiunque, però, faccia uso della strada pubblica anche solo come pedone rischia – e purtroppo la dura cronaca continua a raccontarcelo ogni giorno come un vero bollettino di guerra – gravissimi danni, se non la morte.

Controlli patente, ecco cosa sta succedendo

Ed è per questo che un corposo progetto di correzione del Codice della Strada e un processo di inasprimento delle regole, delle sanzioni e dei limiti è in corso da tempo per provare ad arginare una vera e propria piaga sociale. La prevenzione però deve partire fin dalle fondamenta e restare ‘attuale’. In che senso?

Deve, in sostanza, oltre che punire i colpevoli e favorire i controlli, anche ‘accompagnare’ ogni conducente di veicoli nel corso della sua vita, affiancandolo nei suoi progressi, ma anche nei suoi successivi limiti, con controlli precisi. In particolare, in ottica rinnovo patenti, appare necessario, in termini di sicurezza, fare dei controlli sugli anziani.

Anziani, occhio al rinnovo della patente, cosa cambia

In tema rinnovo della patente, come sappiamo, già cambia di partenza la tempistica a seconda dell’età della persona: dopo i cinquanta anni il rinnovo è a cinque anni, dopo i settanta ogni tre, e via scendendo. Ma c’è di più.

Per gli anziani si parla di predisporre di corsi di guida approfonditi e lezioni extra così da migliorare le capacità e i controlli dei conducenti di una certa età e prevenire problematiche di sicurezza.  L’idea arriva dal Regno Unito, dove per molti la questione fa già scalpore. Discriminazione, o prevenzione? Il dibattito è aperto. E c’è chi si chiede, qui da noi in Italia, come reagirebbe l’opinione pubblica.

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