Nuovi vincoli, nuove prescrizioni, e ulteriori obblighi a cui i cittadini che dirigono un veicolo devono adeguarsi: adesso si può essere multati anche se manca un documento come la nota mail Pec. Di che si tratta?

Attenzione alla vostra Pec, o meglio, ad avere una Pec: che, per chi non lo sapesse rappresenta la posta elettronica certificata. Una nuova prescrizione, in tal senso, riguarda gli automobilisti: se non ce l’hanno, scattano le multe.

Come se non bastassero le innumerevoli sanzioni per via delle molteplici problematicità stradali con cui i cittadini devono fare i conti tutti i giorni, ora arriva anche la Pec a rendere possibili nuove multe per chi guida.

Adesso diventa obbligatoria: ma per quale motivo?  A che cosa serve effettivamente la Pec, e come mai occorre averne una anche in riferimento alla nostra auto? La penale in bilico non è irrisoria di certo.

I cittadini farebbero meglio a imparare che adesso saranno soggetti a questa nuova prescrizione: leggere le mail sulla Posta Elettronica Certificata diventerà cruciale se non si vuole essere multati. Capiamo tutto subito.

Pec e multe: il grande cambiamento, cosa succede?

Tutto fa riferimento alla struttura “Send”, una piattaforma che permette l’invio e la ricezione facilitata, da parte della Pubblica Amministrazione, di documenti di tipo ufficiale. Vale a dire?

In ottica multe, il Comune potrà inviare le sanzioni stradali tramite la Pec, così come gli atti da notificare e altri tipi di documentazione di tipo anagrafico. L’invio farà testo, e ovviamente avrà valenza legale.

Così come varrà per le cartelle debitorie della Agenzia delle Entrate ma al contempo anche con qualche rimborso o bonus di cui si ha diritto, il sistema si fonda sull’invio di documentazioni via Pec. E controllarla sarà vitale.

Se non dovesse venire monitorata, in effetti, la mail inviata dalla Pubblica Amministrazione avrà titolo di legge. Certo, la PA, qualora non fosse in possesso di nessuna casella email relativa al cittadino, agirà diversamente.

Sanzioni via email, controllate sempre la posta

Inviando, cioè, raccomandate cartacee come da tradizione. Ma se gli Enti dovessero avere delle caselle Email certificate del cittadino e questi non leggesse le comunicazione, potrebbero andare incontro a grosse multe.

D’altro canto, questo processo di cambiamento rientra nel percorso virtuoso relativo allo snellimento delle procedure e della macchina burocratica che da sempre ha ingolfato le comunicazioni tra cittadino e istituzioni.

Pagamenti, riscossioni, comunicazioni varie, perfino la richiesta di documenti personali che, un tempo, andavano ritirati presso gli enti pubblici oggi sono alla portata di un clic. Basta non dimenticarsi delle email.

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