La DeLorean DMC-12 è un’auto che ha toccato e tocca il cuore di tanti appassionati e non solo.
Conosciuta dal grande pubblico grazie al film del 1985 “Ritorno al Futuro” , la DeLorean è una di quelle vetture che si ricorda sempre volentieri.
Oltre al ruolo di indiscussa protagonista nel film di  Robert Zemeckis la DM-12 è celebre anche per essere stata disegnata da Giorgetto Giugiaro, per  essere realizzata con dei pannelli carrozzeria in acciaio inossidabile non verniciato e perchè dotata di due scenografiche portiere ad ala di gabbiano.
Quello che forse non tutti sanno è che la progettazione della vettura è passata sotto la capacità e la creatività del genio Colin Chapman, fondatore e proprietario della Lotus.
Scopriamo infatti, anche grazie al video che trovate in questa pagina, che il telaio utilizzato dalla DeLorean è di tipo backbone che, tradotto in italiano, significa letteralmente “a spina dorsale”.
La stessa tipologia di telaio utilizzata in molte vetture Lotus.

La storia dice che Bill Collins, progettista della DeLorean, si rese conto di avere bisogno di un supporto tecnico esterno. Porsche e BMW, a cui Collins si rivolse in prima battuta, chiesero molto, troppo denaro.
Fu Colin Chapman a fare una richiesta proporzionata al budget a disposizione di Collins ed a firmare un contratto per riprogettare la DMC-12 che fino a quel momento aveva dimostrato problemi di vario genere fra cui la scelta di realizzare la carrozzeria in plastica.
I tecnici Lotus sostituirono la carrozzeria in plastica con una struttura in fibra di vetro a due pezzi utilizzando il processo VARI (Vacuum Assisted Resin Injection) brevettato da Colin Chapman e concesso in licenza dalla Lotus a costi considerevoli. Poiché la fibra di vetro mancava della rigidità, Lotus fu obbligata ad aggiungere un telaio in acciaio ricoperto di resina epossidica a spina dorsale, simile a quello della Esprit.

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