Che cos’è lo smart forgetting? Lo smart forgetting è un processo naturale che consente al nostro cervello di cancellare i pensieri “superflui” per fare spazio a nuove informazioni (più importanti) che potremmo apprendere.
Il rilascio di questa “zavorra” di ricordi avviene durante le ore di riposo e consente al nostro cervello di fare spazio alle nuove istruzioni da immagazzinare.
Questa singolare scoperta scientifica si deve all’Università del Wisconsin ed è stata recentemente pubblicata sulla rivista Science. I ricercatori hanno verificato, infatti, come le connessioni tra i neuroni si rimpiccioliscono in media del 20% durante il sonno. La sperimentazione degli scienziati è stata condotta in laboratorio su dei roditori prendendo in considerazione le sinapsi (i punti di contatto tra i neuroni) dei topi prima e dopo le ore di riposo.
Dalle conclusioni della ricerca è emerso che le sinapsi più piccole, o comunque di dimensioni ridotte, si rimpiccioliscono in modo proporzionale alle loro dimensioni, mentre le sinapsi più grandi, ovvero quello che presentano più connessioni e conservano le informazioni più importanti, rimangono stabili. Il meccanismo della “pulizia” della memoria, dunque, sembra essere molto semplice: “l’interazione con l’ambiente durante la veglia determina un progressivo potenziamento delle sinapsi, perché apprendiamo continuamente cose nuove anche senza accorgercene, mentre il sonno al contrario serve a depotenziarle, per farle tornare a livelli energeticamente più sostenibili e per permetterci di imparare ancora nuove cose il giorno successivo“.
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