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Passante tratta Milano-Vittuone scoppia il putiferio: il Medio Oriente impazza e chi si dispera: “Siamo arrivati al capolinea”. Si condanna: “Ignobile attentato alla pace”

E’ il turno dei poveri pendolari questa volta. Un altro episodio di ennesima violenza contro la routine degli Italiani. C’è chi a commentato: “Quando è troppo è troppo”.

Sembra di essere le 5 di mattino in Turchia, durante la preghiera del Muezzin. E invece sono le 7 già passate nel passante diretto a Vittuone: è la discussione incalzante di un passeggero al telefono che rimbomba tra le carrozze contribuendo al salto spazio temporale.

Disagio quindi tra i pendolari. Alcuni lamentano svenimenti “sono Cristiano” altri increduli si interrogano “ma in che lingua sta parlando?!”. Comunque grossi disagi. Ennesimo schiaffo per chi vorrebbe solo godersi il viaggio in pace e tranquillità.

“Stavo ascoltando la musica su Spotify, quando ad un certo punto è partita una melodia medio orientaleggiante – ha aggiunto una delle vittime – sì so che a volte Spotify raccomanda robe che non ascolterei mai, ma non pensavo che si potesse spingere fino al rap arabo.” E continua cercando ancora di realizzare cosa era appena accaduto“ è solo quando mi sono tolto le cuffie che ho capito che quel suono proveniva da un signore barbuto e non da un algoritmo” prosegue ancora scosso.

“Scusi Signore una domanda. Che cosa sono le cuffie?” diversi passeggeri confabulano tra di loro. Fanno parte evidentemente del 20% della popolazione che conoscono solo gli altoparlanti del telefono per riprodurre musica e video.

Si traggono le somme dell’accaduto: sono due i morti che non sono morti. Sembra dalle indagini che un paio di morti ci sarebbero potuti scappare, se la telefonata non fosse stata una telefonata. Il suono in decibel, di quello che sembrava un litigio, era quello di un F24, più o meno. Non è però emersa alcuna prova che possa ricondurre un F24 alle voci del presunto litigio.

Usciti alcuni passeggeri dal treno: “Credevo di essere l’unica. Invece non solo io ero assordata da quel frastuono” si rassicura un’insicura signora parlando dell’avvenuto. “Almeno si metta la mascherina, è!” protesta un signore senza mascherina. “Mah, io ci sono abituato…” Prosegue un signore di mezza età senza che nessuno glielo avesse chiesto.

Intervistato un controllore di Trenord esordisce: “Con questo lavoro, ci puoi lasciare le penne – e prosegue – una volta si sà, erano gli Italiani a tirare fuori il coltello.” Continua visivamente provato: “Adesso chi lo sa cosa ha in mente questa gente?! – aggiunge – un attacco di panico e ti puoi aspettare di tutto: bombe, scimitarre… Tutto per arrivare a malapena a fine mese”.

Una cosa è certa, è degrado sul passante.

Ogni giorno sul luogo dell’accaduto entrano ed escono milioni di vittime. Alcuni ignari pendolari entrano da Vittuone, “ma cosa è successo?!” si guardano un poco sbalorditi.

E c’è chi, purtroppo per l’Italia, ancora si ostina a non volerlo ammettere.



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