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Paganella e Val di Sole. Rischio valanghe, abuso di alcol e furti di attrezzature: le sanzioni dei Carabinieri sciatori

Non sono bastati né l’allerta valanghe diffusa su larga scala, né, in alcuni giorni, le ordinanze sindacali di alcuni Comuni che, soprattutto tra fine febbraio e inizio marzo, hanno vietato tassativamente la pratica delle attività alpinistiche e dello sci fuori pista sopra i 1700 metri di altitudine, a causa del troppo alto rischio di slavine.

Nonostante ciò, nell’ultima settimana i Carabinieri sciatori delle Stazioni di Andalo, Malè e Vermiglio hanno sanzionato ben 41 appassionati dello sci, di cui 25 “freeriders”, 5 per eccessiva velocità ed in violazione dell’obbligo di prudenza, 2 per la mancata precedenza, 1 per omissione di soccorso, 2 perché sprovvisti di assicurazione obbligatoria, 1 per aver intrapreso una pista “nera” percorribile solo in base alle capacità avanzate dello sciatore, 4 poiché colti a sciare in stato di ebbrezza alcolica, 1 maestro di sci che teneva lezioni abusivamente, per un importo complessivo delle sanzioni amministrative pari ad € 3465,99.

In particolare, i Carabinieri di Andalo hanno fermato e multato nel comprensorio della Paganella 18 “freeriders” intenti a sciare o svolgere sci alpinismo fuori pista, nonostante il divieto imposto dal Comune di Fai della Paganella per l’alto rischio valanghe.

Altrettanto hanno fatto i militari sciatori della Stazione di Malè nel comprensorio di Folgarida Marilleva, procedendo a sanzionare 6 “freeriders” colti a sciare su una pista chiusa per il pericolo di slavine; addirittura due di loro, pur di sciare in quel tratto, sono saltati da una seggiovia con grave rischio per la propria incolumità.

Ancora i Carabinieri di Andalo hanno colto in stato di ebbrezza alcolica un maestro di sci, mentre lo stesso impartiva lezioni private ad una turista italiana proveniente da un’altra regione.

Infine, giorni impegnativi anche per i Carabinieri sciatori della Stazione di Vermiglio, i quali sono riusciti a risalire agli autori di un furto di attrezzature sciistiche avvenuto all’interno di una struttura ricettiva di Passo del Tonale, denunciando due cittadini dell’est europeo e recuperando l’intero materiale, restituito ai legittimi proprietari polacchi.

Nell’ambito, poi, dell’intensificazione dei servizi di controllo del territorio disposti in Val di Non al fine di contrastare lo spaccio di stupefacenti e i reati contro il patrimonio, i Carabinieri della Stazione di Romeno hanno anche arrestato un turista polacco di mezz’età il quale, diretto in vacanza in Val di Sole, è risultato gravato da un provvedimento di cattura per una vecchia condanna per reati di droga commessi nel Lazio, sentenza divenuta definitiva nel 2021.

Per lui si sono aperte le porte del carcere Spini di Gardolo, dove dovrà scontare la pena di 2 anni e 10 mesi di reclusione. Il controllo dei militari della Compagnia di Cles è avvenuto in piena notte sulla Statale 43, in località Dermulo, punto strategico in cui si intersecano le arterie stradali che conducono sia in Val di Sole che nell’alta Val di Non.

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