Get Even More Visitors To Your Blog, Upgrade To A Business Listing >>

Per gli italiani la priorità è il controllo dei migranti

Il fine giustifica i mezzi, quando in ballo ci sono sicurezza e stabilità nazionali. Così almeno sembra pensarla una buona fetta di Italiani, per i quali la paura di un’immigrazione incontrollata è un valido motivo per una politica incentrata sui respingimenti – anche a costo di esporre i migranti a trattamenti disumani – o per l’invio di soldati in Libia, dove potrebbero trovare un ambiente ostile. Allo stesso modo, la minaccia del sedicente Stato islamico accresce il consenso per l’impegno militare italiano in Iraq, così come il senso d’insicurezza generato dagli attacchi terroristici fa apparire più giustificabile l’uso della tortura nei confronti di sospetti attentatori.

Il sondaggio condotto dal Laboratorio di Analisi Politiche e Sociali dell’Università di Siena, per conto e con la collaborazione dell’Istituto Affari Internazionali, è il ritratto di una società impaurita e per questo anche più “severa”, più incline a legittimare l’uso delle maniere forti, disposta anche a sposare posizioni apparentemente in contrasto con i propri principi.

Il dato complessivo su cui si è concentrata l’attenzione del pubblico di Torino è quello sul giudizio degli italiani sul peso del Paese nello scacchiere internazionale: a larghissima maggioranza, l’82%, gli intervistati ritengono che l’Italia abbia scarsa influenza sia in Europa che nel contesto globale. Di questo, e degli altri risultati emersi dall’indagine.

Quattro anni fa, all’inizio dell’attuale legislatura, una precedente indagine IAI-Laps aveva analizzato la posizione degli italiani rispetto alle strategie nazionali di politica estera. Molte cose, da allora, sono cambiate.

Respingimenti anche se c’è il rischio di violazione dei diritti umani:

È raddoppiato (dal 30 al 60%) il numero di connazionali che considerano una priorità il Controllo Dei flussi migratori e la protezione dei confini nazionali, e sono in maggioranza, il 55%, coloro che individuano un legame tra immigrazione irregolare e terrorismo. La crisi migratoria è anche, nonostante le misure promosse dal ministro dell’Interno Marco Minniti, la questione di politica estera su cui l’operato del governo ottiene il giudizio più basso: bocciato dal 70% degli italiani, con una media del 2,9 su 10.

“Il 66% del campione ritiene che la protezione delle frontiere e il Controllo Dei Flussi migratori siano l’interesse principale del paese ”

Più favorevoli all’uso della tortura nei confronti dei sospetti terroristi:

Crolla, rispetto al 2013, la percentuale degli italiani contrari all’uso della tortura su sospetti terroristi, e sono sempre di meno ad opporsi all’interventismo militare all’estero: il 44% degli intervistati, ad esempio, si dice soddisfatto dell’impegno italiano nella coalizione anti-Isis.

Tre italiani su dieci vogliono un esercito unico europeo e il 36% vuole l’uscita:

Il rapporto con l’Unione europea resta tormentato, con un italiano su tre favorevole all’uscita dall’Ue – o almeno, il 36% – dalla zona euro.

L'articolo Per gli italiani la priorità è il controllo dei migranti proviene da Secolo Trentino.



This post first appeared on Secolo Trentino, please read the originial post: here

Share the post

Per gli italiani la priorità è il controllo dei migranti

×

Subscribe to Secolo Trentino

Get updates delivered right to your inbox!

Thank you for your subscription

×