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“O lavori o te ne vai”: Svizzera espelle migrante

Niente da fare per una migrante tedesca mantenuta dal Canton Zurigo, cacciata dalla Svizzera perché disoccupata. “O ti dai da fare per trovarti un lavoro, oppure dalla Svizzera te ne devi andare”, è questa, in sostanza, la motivazione con cui il Tribunale Amministrativo del Canton Zurigo ha giustificato l’espulsione della donna.

Il Cantone infatti ha ritenuto inaccettabile che la tedesca vivesse a spese del Cantone. Tra il 2012 e il febbraio di quest’anno, ha ricevutoben 244 mila franchi di assegni di sostentamento. All’incirca 212 mila euro. La donna, giunta in Svizzera 5 anni fa con 2 figli, per lavorare in una casa di riposo, un anno dopo era già senza impiego e aveva iniziato a farsi mantenere dallo Stato. Nel frattempo era diventata madre per la terza volta, grazie a una relazione con un cittadino svizzero. Avendo un figlio con il passaporto elvetico si sentiva, probabilmente, al sicuro. “Il bambino, tuttavia, ha la doppia cittadinanza, svizzera e tedesca, quindi può anche andare a vivere nella sua altra patria”, ha sancito la giustizia zurighese, come ha scritto il quotidiano Corriere del Ticino.

Lo scorso anno, ad esempio, destò clamore la vicenda di un algerino 35enne, sposato con una cittadina svizzera, dalla quale aveva pure avuto un figlio, che venne costretto a lasciare il Paese dopo aver usufruito di aiuti sociali.

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