Ancora ci meravigliamo?
E si! Ancora ci sono avvenimenti che riescono a stupirci!
Eppure, dalle parole della Bibbia niente dovrebbe coglierci di sorpresa, niente dovrebbe suscitare il nostro stupore.
Ogni evento è stato scritto, ogni orrore preannunciato, ogni scandalo conosciuto in anticipo; ma davanti a determinate ingiustizie o accadimenti dolorosi restiamo sempre senza fiato.
Il nostro sbigottimento è sincero, l'indignazione aumenta, e il nostro è un grido che non riusciamo a trattenere, che ci porta ad ergerci in favore di chi subisce, di chi soccombe.
Siamo dei piccoli frammenti in un ingranaggio che l'uomo stesso manovra a suo piacimento, facendoci sentire dei burattini, i cui fili vengono mossi con incredibile maestria.
Ma questa nostra indignazione non serve a nulla, anzi, ci fa sentire svuotati, disarmati, schiacciati da questo sistema irreversibile, da certi comportamenti assai discutibili, dai soprusi che giornalmente siamo costretti a sopportare, e magari ci piacerebbe ribellarci contro certe decisioni che ignorano completamente la realtà che non appartiene solo al nostro Paese.
Basta dare uno sguardo oltre i nostri confini per accorgersi che la situazione è grave: non c'è più una via di mezzo, o si diventa sempre più ricchi o sempre più poveri, o si soccombe o si fa la guerra!
E allora? Dovremmo forse far finta di nulla?
E' questo che il Signore vuole da noi?
No! Il Signore vuole un popolo che non s'indigni, perché "l'iniquità sarà moltiplicata e la carità dei più si raffredderà" (Matteo 24:12).
Egli vuole un popolo che consacri il proprio tempo, qual esso sia a sua disposizione, non a indignarsi, ma a FARE la Sua volontà; vuole che ci distinguiamo avendo una buona condotta, facendo del bene e "turando la bocca all'ignoranza degli uomini stolti".
Questo mondo passerà portandosi via la sua concupiscenza, le sue ingiustizie, i suoi soprusi e sarà sottoposto al giudizio di Dio!
Viviamo in questo mondo ma non gli apparteniamo; predichiamo la Parola di Dio, "...insisti a tempo e fuori tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo".
Combattiamo le ingiustizie e i soprusi e non perdiamo d'occhio il motivo per cui siamo ancora qui!
Una Meditazione di Anna Cipollaro
E si! Ancora ci sono avvenimenti che riescono a stupirci!
Eppure, dalle parole della Bibbia niente dovrebbe coglierci di sorpresa, niente dovrebbe suscitare il nostro stupore.
Ogni evento è stato scritto, ogni orrore preannunciato, ogni scandalo conosciuto in anticipo; ma davanti a determinate ingiustizie o accadimenti dolorosi restiamo sempre senza fiato.
Il nostro sbigottimento è sincero, l'indignazione aumenta, e il nostro è un grido che non riusciamo a trattenere, che ci porta ad ergerci in favore di chi subisce, di chi soccombe.
Siamo dei piccoli frammenti in un ingranaggio che l'uomo stesso manovra a suo piacimento, facendoci sentire dei burattini, i cui fili vengono mossi con incredibile maestria.
Ma questa nostra indignazione non serve a nulla, anzi, ci fa sentire svuotati, disarmati, schiacciati da questo sistema irreversibile, da certi comportamenti assai discutibili, dai soprusi che giornalmente siamo costretti a sopportare, e magari ci piacerebbe ribellarci contro certe decisioni che ignorano completamente la realtà che non appartiene solo al nostro Paese.
Basta dare uno sguardo oltre i nostri confini per accorgersi che la situazione è grave: non c'è più una via di mezzo, o si diventa sempre più ricchi o sempre più poveri, o si soccombe o si fa la guerra!
E allora? Dovremmo forse far finta di nulla?
E' questo che il Signore vuole da noi?
No! Il Signore vuole un popolo che non s'indigni, perché "l'iniquità sarà moltiplicata e la carità dei più si raffredderà" (Matteo 24:12).
Egli vuole un popolo che consacri il proprio tempo, qual esso sia a sua disposizione, non a indignarsi, ma a FARE la Sua volontà; vuole che ci distinguiamo avendo una buona condotta, facendo del bene e "turando la bocca all'ignoranza degli uomini stolti".
Questo mondo passerà portandosi via la sua concupiscenza, le sue ingiustizie, i suoi soprusi e sarà sottoposto al giudizio di Dio!
Viviamo in questo mondo ma non gli apparteniamo; predichiamo la Parola di Dio, "...insisti a tempo e fuori tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo".
Combattiamo le ingiustizie e i soprusi e non perdiamo d'occhio il motivo per cui siamo ancora qui!
Una Meditazione di Anna Cipollaro