Nel 2008 il fotografo Howard Schatz gira per le palestre di New York fotografando pugili prima e dopo il combattimento. Un Lavoro Fotografico semplice, ai limiti della banalità, basato su un'idea, l'accostamento tra due "foto segnaletiche" della stessa persona fotografata a pochi minuti di distanza. Un tempo sufficiente a informarci su cosa succede negli incontri di boxe, grazie alla seconda foto descrittiva e riassuntiva dell'evento. Giustamente il progetto di Schatz riceve un riconoscimento al concorso World Press Photo: il secondo premio nella sezione Sports Feature Stories.


Pochi giorni fa sono rimasto di stucco quando ho visto le immagini del fotografo Nicolai Howalt tratte dal progetto 141 Boxers, immagini di pugili ritratti prima e dopo il match.


Lasciando perdere gli aspetti legali, sui quali eventualmente si scanneranno i due autori, a me viene da dire che se ha avuto modo di trovare diffusione un plagio evidente - con pubblicazione di un libro (intitolato "78 boxers") e galleria che rappresenta l'autore ("Martin Asbaek Gallery" di Copenhagen) - allora significa che forse mi faccio troppe menate. Sia nella scelta degli argomenti per un lavoro fotografico, sia nella decisione sui modi piu' adatti per rappresentarli; cercando l'originalità e spesso rinunciando alla realizzazione per una mia incapacità nel trovarla.
Ho sempre pensato che fosse un buon compromesso la massima "copiare da uno e' plagio, copiare da molti e' ricerca", ma anche questa oggi rischia di essere superata.