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Come gestire un brand su Facebook

Si tratta di un argomento ormai fin troppo discusso di cui il web è pieno di consigli buoni e meno buoni. In questo post cercherò di dare qualche indicazione a valore aggiunto che vada oltre le solite indicazioni che comunque riassumo di seguito:


  • fai il piano editoriale programmando i post;

  • pubblica nel giusto orario;

  • posta con continuità;

  • scrivi frasi facili comprensibili a tutti;

  • utilizza tecniche per farti commentare (es. chi vincerà tra Italia e Germania? Like per Italia e commento per Germania).


Bene, adesso che ho detto le cose che qualsiasi social coso vi potrà dire, passo a quelle che a mio avviso possono darvi uno spunto in più per la gestione di un brand su Facebook.

La regola numero 1 è: NON STANCARE GLI UTENTI.

Con questo intendo dire che si può parlare di un brand anche senza essere troppo autoreferenziali… ovvero non parlando continuamente dei propri prodotti ma variare su argomenti correlati e trasversali al proprio core business.

Per spiegare meglio i concetti espressi illustro un caso specifico di un brand nostro cliente per il quale gestiamo la pagina Facebook: parliamo del mascarpone Optimus, uno dei più apprezzati e longevi mascarponi presenti sul mercato considerato che il primo tiramisù preparato è stato fatto proprio utilizzando questo prodotto, esattamente nel 1970 dal cuoco pasticcere Lolli Linguanotto.



 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Dopo questa curiosità illustro le argomentazione che noi chiamiamo filoni, utilizzati per comunicare questo prodotto sul principale social network. Il mascarpone è un formaggio che si conserva in frigo e serve come preparato per dolci o salati. All’apparenza è solo questo ma in realtà è tanto:

  • ricette naturalmente, con le diverse tipologie di declinazioni, per le feste, per famiglie, single, stagionali, eventi, ecc. Le ricette sono originali o condivisioni di utenti “opinion leader” per favorire la condivisione e la collaborazione.

  • Utilizzo di ingredienti in diverse declinazioni, consigli dello chef, sfida tra ingredienti, giochi con gli ingredienti (indovina e altro).

  • Territorialità, il mascarpone è nato a Lodi in Lombardia dove c’è anche uno degli stabilimenti produttivi. Facciamo della territorialità e zona di produzione un vanto, un tratto distintivo.

  • Tecniche di produzione che sfociano in diversi filoni di comunicazione, ad esempio a differenza di altri mascarponi, Optimus non utilizza il caglio per cui è adatto anche ai vegetariani.

  • Filone salutista e benessere alimentare grazie alla presenza del calcio e proteine del latte.

  • “Citazioni d’autore” ovvero frasi celebri legati alla cucina riconducibili a personaggi storici.

  • Poi essendo un’azienda commerciale facciamo chiaramente cross selling su altri prodotti della gamma Optimus e upselling su altri prodotti Newlat che introduciamo in maniera delicata, “Ospite del mese” di cui evidenziamo le caratteristiche.


In genere realizziamo i piani editoriali cercando di inserire argomentazioni diverse, coinvolgenti, divertenti e utili e tutti sono accompagnate da grafiche pertinenti ed allineate al post.


Monitoriamo la pagina e guardiamo cosa funziona e cosa no sbarazzandoci di quest’ultimi e potenziando e diversificando i primi. Infine facciamo un’attività di help desk di primo livello ovvero rispondiamo a tutti gli utenti sia che essi facciano apprezzamenti sia su semplici domande e curiosità.



Lo so cosa ti stai chiedendo: “è facile quando devi gestire un brand food ma io che faccio metalmeccanica che cosa posso dire dei miei prodotti”? La risposta è che in quei pezzi di ferro c’è tanta passione, ricerca, sviluppo, storia e generazioni di affinamenti successivi che ha portato un riduttore ad essere un componente decisivo per costruire un grattacielo ed un albero cardanico a permettere di far funzionare una mietitrebbia con la quale rendere più efficace la mietitura ed aumentare esponenzialmente la capacità produttiva di generi alimentare quali pane, pasta, ecc. L’albero cardanico contribuisce in maniera determinante a sconfiggere la fame del mondo. È un po’ forte ma con questo intendo dire che noi diamo per scontato delle cose che scontate non sono.

È chiaro che bisogna sapersi vendere ed avere un approccio creativo che scavi all’interno dei prodotti e dei servizi proposti dalle aziende superando la barriera del primo impatto visivo ma cercando di capire l’etimologia e la genesi di quanto proposto. Ci vuole passione e competenza come in tutte le cose ma grazie a questo vedrai che i fan (che poi sono persone…) cominceranno a cogliere i significati di quanto comunichi con il risultato che inizierà l’interazione, lo scambio e la condivisione.

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Alla prossima.
Maurizio.



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