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Analisi e tendenze dello smart working

Parlare di quarantena, COVID-19, #iorestoacasa e Smart Working è diventato di uso comune nonché un concetto sempre più popolare e diffuso. 

Nonostante ciò, lavorare da casa può essere una questione controversa, ovvero mentre alcuni lavoratori godono della flessibilità che può loro offrire lo smart working, altri ritengono che possa avere un impatto negativo sulle comunicazioni e sulla produttività. 

Sicuramente l'opinione sarà sempre in qualche modo incerta sul fatto che il telelavoro sia davvero una buona idea o meno, con molti esperti delle risorse umane sicuramente divisi sull'impatto che può avere sulla loro attività.

Lo smart working apporta alcuni ovvi benefici, come, ad esempio, una riduzione dei costi generali, una riduzione delle emissioni di carbonio dato dal minor numero di pendolari e una riduzione dei tassi di malattia (con la mancata diffusione di germi e batteri nei luoghi comuni), inoltre è stato anche dimostrato un significativo minor impatto sui livelli di stress in quanto le persone non devono gestire il pendolarismo e possono organizzare il loro lavoro coordinandolo con la loro vita domestica, sicuramente in modo più efficace.

Eppure alcune aziende segnalano un calo nell'impegno e dell'interazione dei dipendenti.

E’ utile, quindi, conoscere le tendenze, gli sviluppi e le imminenti innovazioni nel settore. 

Ecco la nostra analisi su cinque sviluppi di tendenze legate al lavoro a distanza.

I lavoratori remoti lavoreranno di meno che in ufficio?

Sembra strano? 

Costruire relazioni con i colleghi nonché un sentimento di solidarietà e “cameratismo” è vitale per molti lavoratori. 

Altrettanto importante, se non di più, è il benessere del personale

Il 21% dei lavoratori in remoto, intervistati di recente, ha riferito che la solitudine era un problema e che poteva avere un impatto a lungo termine sul loro stato mentale. 

Entrare in ufficio per un giorno o due e ritrovare se stessi con i colleghi, è chiaramente un elemento importante della vita lavorativa. 

Le configurazioni IT dell'ufficio “domestico” dovranno diventare più sicure

Con una forza lavoro sotto lo stesso tetto, la fornitura di sicurezza IT è relativamente comoda da gestire. Avere tutti sullo stesso sistema interno è sicuramente molto funzionale.

Amministrare la disseminazione del personale sul territorio può far diventare più complessa la gestione. 

L'accesso alle reti ed ai sistemi aziendali da eventuali dispositivi non protetti, rappresenta un rischio per la sicurezza non insignificante. 

Un aumento del lavoro a distanza costringerà a migliorare i processi di gestione della sicurezza IT e ad aumentare la solidità delle comunicazioni degli accessi da casa. 

Le violazioni dei dati e gli attacchi informatici sono un problema crescente, quindi bisognerà spingere le aziende nel rafforzare in maniera radicale i protocolli di sicurezza in particolar modo per i lavoratori in remoto.

Il lavoro a distanza dovrà diventare più “formale”

Molte organizzazioni sono state fin qui ben soddisfatte di poter integrare in smart working l’opera dei dipendenti; la maggior parte di esse lo hanno fatto su base puramente informale, ovvero, con accordi verbali che coprono aspettative e sviluppi specifici.

Nel tempo, un numero sempre maggiore di aziende percepirà il valore nell'offrire opportunità di lavoro a distanza, pertanto saranno stabiliti processi, regole e politiche specifiche e tangibili per rendere lo smart working una specie di spazio co-working maggiormente resiliente.  

Tutto ciò potrebbe influire sulla flessibilità di ogni qualsiasi accordo di smart working, ma vi è anche la possibilità che venga incoraggiato un pensiero maggiormente condiviso in base alla regola collaudata per cui questi tipi di accordi funzionano meglio quando entrambe le parti raggoingono un punto di incontro e coordinazione sull’accordo stesso.

Ci sarà un aumento degli spazi di lavoro “casuali”

Lavorare a distanza non significherà lavorare sempre da casa. 

Gli ultimi dati suggeriscono che in effetti il 78% di coloro che non si recano in ufficio, svolgono attualmente il lavoro quotidiano nella loro dimora, il che è significativo, ma ci si aspetta che tutto ciò possa cambiare. 

Spazi di co-working, uffici privati ​​e caffè, alberghi, caffetterie, bar, pub, ristoranti diventeranno sempre più popolari per il lavoratore in remoto: il telelavoro sta costruendo una nuova demografia del “luogo dove lavorare” da cui gli imprenditori perspicaci potranno trarre sicuramente vantaggio. 

Potrebbe esserci un ritorno positivo, economico e sociale sulle città più piccole e sulle realtà urbane minori

Inutile negarlo, le migliori opportunità di lavoro risiedono nelle grandi città: se vuoi garantirti un lavoro continuativo nonché ben remunerato devi spostarti in una metropoli. 

In Italia, probabilmente, stai pensando ad esempio, alla città di Milano, con i talenti che si spostano da altre zone del nostro bel paese, spendendo (o investendo) anche un bel po’ di soldi. 

Il lavoro a distanza potrebbe (ed il alcuni casi già lo fa) cambiare tutto ciò.

Lavorare da remoto consente a una forza lavoro di rimanere nella propria città o di risiedere e vivere in una nuova città ben più economica, con investimenti di ritorno nell'economia locale. 

Tutto ciò potrebbe dare una spinta finanziaria, sociale e culturale a molte città “minori”, o meglio, a piccoli paesi.

Conclusione

In base a quanto detto, non è possibile ignorare il fatto che il telelavoro stia aumentando esponenzialmente la sua popolarità, sicuramente spinto anche dall’esigenza di risolvere l’isolamento impostoci dal Corona Virus con la campagna #iorestoacasa. 

Nello Studio JooMa, giornalmente analizziamo e risolviamo problematiche relativa alla remotizzazione del lavoro.

Riprogettare l’organizzazione lavorativa ed il flusso informativo aziendale tenendo conto delle opportunità dello smart working è diventato per noi impegno quotidiano. 

Gli esperti dello Studio JooMa danno giornalmente consulenze su come organizzare l’informatizzazione e la gestione aziendale in cloud, su come digitalizzare il brand dell’azienda, su come ottimizzare la reputazione on line e suggeriscono tutte quelle soluzioni indispensabile per affrontare positivamente questo cambiamento epocale e radicale.

Per qualsiasi informazione, suggerimento o confronto, gli esperti dello Studio JooMa sono a tua disposizione, contattali… non pungono! 


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