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Se esiste un confine

Esiste un Confine tra una gelosia sana e una malata? Sì, d’accordo, ho detto gelosia ma nella mia testa stavo pensando, in realtà, a un sostantivo femminile diverso che però non avrebbe reso giustizia alla narrazione. Al netto di tutte le vicende di cronaca degli ultimi tempi, le riflessioni si concentrano sempre sul concetto di “possessività”. Ecco, mi domandavo in realtà, se questa condizione di possesso di qualcuno nei nostri tempi ormai smascherata – qualora ce ne fosse stato il bisogno comprendere quanto sia in realtà molto diffusa – possa portare in sé veramente qualcosa di buono. Voi tutti converrete con me sul fatto che il possesso nelle relazione fra le persone non presagisce nulla di buono. E questo è un ottimo punto da non dare per scontato. La ragione di ciò è molto semplice: appartenersi l’un l’altro in una relazione è un conto, pensare di possedere qualcuno è un’altra questione. La linea di confine sta proprio qui, non in quelle boiate sulla gelosia e sulla “possessività” sul “senso di protezione” e altre locuzioni da giornalata.
Se nel bel mezzo del vostro momento di aulica complicità, mentre la guardate negli occhi e lei ride alle stupidaggini che le dite, vi capita di perdervi di godervi quell’attimo frustrandovi circa il fatto che nella sua vita possa divertirsi ed essere felice con qualcun altro, beh, sappiate che con moltissima probabilità non l’amate affatto. E questo è un problema tutto vostro. Non suo o mio o di chissà chi eh!! Fatevi due domande e tracciatevi un confine.
Siete persone adulte. Perdio!!



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