Io, per Quel Che mi sembra di constatare, sono quel tipo di persona che invierebbe ancora le cartoline se soltanto ci fosse ancora qualcuno in grado di apprezzare. A conti fatti non conosco proprio nessuno che si sia impegnato anche un minimo ad osteggiare la moda di rimanere reperibile 24/7 con ogni mezzo, da Whatsapp a Telegram, alla mail o alla pec. Per quel che mi riguarda, però, se per caso dovessi trovarmi da qualche parte del mondo per qualsiasi motivo e, soprattutto, foste in grado di apprezzarla, vi manderei una cartolina con uno di quei francobolli non troppo comuni e anonimi.
Per lo stesso ordine di motivi, probabilmente, farmi un regalo è in realtà una cosa abbastanza semplice: un CD o un 33 giri (pur non avendo più giradischi ormai da oltre vent’anni) dovrebbe farvi scalare centinaia e centinaia di posizioni nella mia personalissima classifica delle persone preferite. Non importa per niente che si tratti del mio cantante preferito, talvolta persino del genere, o che sia troppo recente. Pur permanendo il più basilare limite del buon gusto, sia ben chiaro.
Il tema del giorno è consapevolezza di sé. Gli indizi mi suggeriscono da più parti che ciò capiti spesso quando inizi a essere un po’ più vecchio di ieri.
Io, in realtà, non ho ancora deciso se dare credito a questa scellerata ipotesi.

N.B. Nessuna playlist è stata maltrattata per la produzione di questo articolo.