"Provavo un gran dispiacere a dover lasciare la Calabria. Le sue bellezze avevano esercitato una specie di magica ascendenza su di me e sentivo che sarebbe stata eterna."
-Richard Keppel Craven- 1779-1851
-Richard Keppel Craven- 1779-1851
BENVENUTI AL SUD
seconda parte
(per la prima parte *v. post)
La nostra vacanza è durata solo una settimana, un tempo troppo breve per poter vedere tutte le bellezze di questa provincia, ma l'esperienza è stata così intensa da lasciarci senza fiato. Si potrebbe scrivere molto di più ma lasciamo a voi il piacere di scoprire angoli, palazzi e panorami ricchi di storia e di fascino.
In questa seconda parte vi parleremo di Locri, Mammola, Martone, Roccella Ionica e Stilo che si trovano in provincia di Reggio Calabria
1. LOCRI
un museo a cielo aperto
«...E di me parlerai, ospite, allora; della Città che Locri mia s'appella, ripeterai di Nosside con quella, tua grazia propria...»
Nosside, poetessa greca del IV sec. a.C.
Sapevate
che la storia di Locri è legata a Gerace? e che Locri fino al 1934 si
chiamava Gerace Marina?
Cambiò nome in onore delle sue vere origini,
perchè fu fondata nel VII sec. a.C. dai Locresi che provenivano dalla
Locride, una regione della Grecia centrale. Inoltre aggiunsero il
termine Epizefiri, dal nome del promontorio calabrese, detto Zefirio,
oggi Capo Bruzzano, che proteggeva la città dai venti. Per ben quattro
secoli la colonia prosperò costruendo case, templi e botteghe artigiane,
poi fu assorbita dai romani.
«Locri, città d'Italia ordinata a leggi bellissime, dove per copia di sostanze e gentilezza di sangue non istà dopo a niuno...»
Platone. Timeo
Cosa rimane dell'antica Locri Epizefiri? Moltissimo, siamo fortunati perchè il sito archeologico è a 5 km dall'odierna Locri ed è possibile continuare gli scavi e le ricerche in autonomia. Gli archeologi ci assicurano che tutto il territorio è un Museo a cielo aperto e ovunque si scavi emergono oggetti o antichi insediamenti. Abbiamo visitato il magnifico sito archeologico ed il museo, purtroppo privi di audioguide o di personale addetto alla divulgazione.
frontone del tempio
quadretti votivi policromi in terracotta, prodotti dagli artigiani locali con delle matrici (ne hanno trovate 81)
foto dei Musei Italiani
area archeologica
varie zone archeologiche
Anfora con figure umane su uno sfondo nero
anfore in terracotta d'uso quotidiano
grande otre in terracotta
impugnatura configurata a 'kouros' (=giovane uomo nudo, ideale di bellezza), fine VI sec. a. C.
lyra con carapace di testuggine terrestre e plettro in ferro
V sec a.C. trovata in una tomba
ritratti in terracotta
«A Locri inizia la costa d'Italia detta Magna Grecia...il giudizio dei greci (sull'Italia) fu tale che chiamarono una piccola parte di essa
Grande Grecia!»
Plinio il Vecchio, Naturalis Historia III
All'interno del Parco archeologico si trova il Casino Macrì, una masseria ottocentesca che ha inglobato i resti di un complesso termale romano ed ospita, al secondo piano, manufatti di epoca romana.
complesso termale romano privato
foto Ministero della cultura
Il Togato, ritratto in marmo
foto Ministero della cultura
per informazioni:
Comune di Locri
Museo e parco archeologico di Locri
2. MAMMOLA
la patria dello stoccafisso
Mammola è una città d'arte ma è conosciuta soprattutto per la lavorazione artigianale dello stoccafisso.(=merluzzo nordico bianco conservato per essiccazione naturale senza l'uso del sale)
Mammola
Il museo che non ti aspetti: Parco Museo di Arte Contemporanea
MUseoSAntaBArbara
"MUSABA Fondazione Spatari/Maas è un ente indipendente e no profit di pubblico interesse, che si occupa della creazione, tutela e valorizzazione del patrimonio artistico, architettonico, ambientale, archeologico, paesaggistico del museo-parco-laboratorio fondato da Nik Spatari e Hiske Maas e in progress dal 1969...
Le rovine dell’antico complesso del XII secolo sono oggi un museo d’arte contemporanea (1500 mq) nato dal restauro iniziato nel 1969. Il Sogno di Giacobbe, realizzato da Nik Spatari nel 1990-94 e dedicato a Campanella, utopista della Città del Sole, e a Michelangelo,“l’astronauta della Sistina.” Un’opera lunga 14 metri, larga 6, alta 9, che si estende nell’abside e nella volta, dell’ex chiesa di Santa Barbara".
Questa è la presentazione ufficiale del Museo il quale, secondo noi, è fuori da tutti i canoni artistici odierni e dalle nostre categorie mentali. E' un'esplosione originale di colori e forme, un'enclave dell'Arte che apre nuovi orizzonti di coscienza.
Veduta con Monastero di Santa Barbara sullo sfondo
foresteria e mosaico
mosaico monumentale di 1600 mq
Il museo si estende su 7 ettari ed è un parco-laboratorio aperto alla collaborazione di artisti internazionali, studenti, volontari. Oltre al percorso museale comprende giardini ed orti mediterranei in una sintesi perfetta di architettura antica e moderna, colore, natura. Come potete vedere dalle foto è un'opera visionaria pensata e realizzata da un artista di Mammola (membro della Comunità Sorda) con la sua compagna olandese.
Andiamo alla festa dello stoccafisso!!
Siamo accolte dal ballo dei giganti, statue i cartapesta, che volteggiano nella piazza al suono dei tamburi
il ballo dei i Giganti Mata e Grifone
43° ed. Sagra dello stocco di Mammola- i giganti di Varapodio
video condiviso da You Tube
Le statue dei giganti processionali derivano dall'antica tradizione spagnola e si sono diffusi in Sicilia e nella zona della Locride; in Calabria simboleggiano la conquista della libertà dai predoni saraceni e turchi. Le statue di nome Mata e Grifone ballano durante le feste religiose accompagnate da un gruppo di suonatori.
Antico strumento musicale a tre corde pizzicate, era in uso nel Medio Oriente e presso gli antichi Greci. La leggenda faceva risalire l'invenzione a Ermes: egli avrebbe costruito lo strumento con il carapace d'una tartaruga, due corna d'ariete e i nervi dei buoi sottratti al dio Apollo.
festa dello stoccafisso organizzata dalla proloco di Mammola
lo stoccafisso norvegese
Il merluzzo secco è arrivavato in italia già dal 1500 trasportato via mare, notizie certe sulle prime importazioni e lavorazioni dello stocco a Mammola, si hanno all'inizio del 1800. La particolare lavorazione in vasche di marmo e soprattutto l'uso di acqua particolarmente pura rendono il prodotto particolarmente rinomato. Lo stoccafisso è diventato il piatto principale della vigilia di Natale, cucinato in teglie di terracotta con cipolla, olive, peperoncino e patate.
per informazioni:
Comune di Mammola
Museo MUSABA
3. MARTONE
albero della cuccagna
12 agosto
Martone, foto del Comune di Martone
La storia di Martone (il nome deriva dal dio Marte?) è simile a quella dei comuni vicini, la baronia di Grotteria, la fuga dai saraceni, i Borboni, i tre terremoti devastanti del 1783, 1905 e 1908, e per rincarare la dose, questo paese ha rischiato la totale distruzione nel 1860 ad opera del Generale Lamarmora. La storia è incredibile, si narra che alcuni ragazzi gioiosani arrivarono a Martone per rapire alcune fanciulle ed i Martonesi decisero di difendersi con le armi. Il capo dei Gioiosani, originario della Sicilia, si arruolò nell'esercito del generale La Marmora e lo convinse a bombardare il paese.
Quando sembrava che per Martone non vi fosse più speranza, avvenne un fatto straordinario: l'ordine fu ritirato: era il 30 agosto del 1860. Si gridò al miracolo di San Giorgio e ancora oggi, il 30 agosto di ogni anno, si ricorda questo episodio con una grande festa in onore del Santo.
fontana dedicata a San Giorgio che sconfigge il drago
"E San Giorgi si partiu,
M'paridisu si ndi jiu,
E cu l'angeli accumpagnatu
Santu San Giorgi è lu nostru avvocatu.
E San Giorgi è lu valenti,
Ha ammazzatu lu serpenti,
L'ha ammazzatu in Gloria di Diu
Fammi la grazia San Giorgi meu."
(Versi del Rosario tradizionale)
Ma le feste non finiscono qui, verso la metà di agosto si prepara un vero albero della Cuccagna, chiamato "Ntinna", (=l'Antenna), coperto di grasso, al quale vengono appesi prodotti locali che devono essere recuperati con destrezza. Questo rito, ripetuto nei secoli, si fa risalire ai Franchi di Carlo Magno quando i Kuchen (dolci e biscotti) venivano appesi in cima ad un albero il cui tronco era stato ingrassato e intrepidi guerrieri si contendevano il bottino. Noi ci siamo andate, ma la piazza era così colma di persone che non siamo riuscite a vedere nulla...
In ogni paese l'arte si concretizza anche nei luoghi di culto, così abbiamo cercato di visitare le chiese di Martone, ma le abbiamo trovate tutte chiuse
Chiesa di Santa Maria Assunta, XVIII sec.
è stata ricostruita e restaurata per ben tre volte a causa dei crolli dovuti ai terremoti del 1783, 1905, 1908
Tra i tesori della Chiesa sono da annoverare una grande pisside argentea del secolo XVII, un calice cinquecentesco argenteo lavorato a filigrana. Inoltre, nella canonica, è conservata una pregevole croce in argento del XVII secolo. Purtroppo non siamo riuscite a vederne l'interno perchè chiusa.
paesaggio montano
Ci avevano avvisate che se volevamo assaggiare prodotti locali a km zero, dovevamo fermarci a pranzo in una trattoria che auto-produce gran parte degli alimenti che presenta.
Che insalate! Le mele di montagna, la zucca cruda, i formaggi al miele.. dopo un'infinità di antipasti e l'assaggino di tre primi serviti in una tegola di coccio, ci siamo arrese davanti ai dolci...
la trattoria
Il pranzo è stato particolarmente gradevole perchè in sala abbiamo incontrato una giovane scrittrice che ci ha illustrato, con molta modestia, il suo primo libro.
Maria Concetta Ardesia
Movimenti leggeri
degli alberi di mare
Includono momenti
di spensieratezza comune
e navigano su onde luccicanti
pensieri amorosi infiniti.
...Tornerà la luce del giorno
ed il buio prenderà altro significato.