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dieta e longevità - le zone blu

anziani abitanti di Oliena (NU), fonte wikipedia
 
Blue zones, luoghi dove le persone semplicemente dimenticano di morire"
Dan Buettner

Noi siamo sempre attente all'alimentazione e alla vita sana e naturale; nei nostri post  pubblichiamo spesso ricette vegane, vegetariane e della Dieta Mediterranea

Siamo convinte della fondatezza di quello che  il filosofo tedesco L. A. Feuerbach  asseriva nel 1800  "noi siamo quello che mangiamo"   e che la salute si costruisce primariamente a tavola in base all'alimentazione; vogliamo anche aggiungere altre variabili come lo stile di vita, l'ambiente che ci circonda, l'aria, l'acqua... ecc..

A questo proposito abbiamo letto vari articoli interessanti sulle  "Zone Blu" con tanto di  relativi studi   effettuati su alcuni  luoghi della terra    in cui  la popolazione è molto longeva e in salute..ma cosa hanno in comune queste zone? 


 

Curiose come siamo abbiamo deciso di documentarci su questo argomento e di raccontarvelo.  

Queste zone denominate "zone blu" (o in inglese Blue Zones),  sono luoghi in cui si vive più a lungo e meglio rispetto alla  media mondiale. 

Questa ricerca  è  iniziata quando Gianni Pes  (ricercatore dell'Università di Sassari) e Michel Poulain (ricercatore belga dell'università di Tallin-Estonia) hanno pubblicato su Experimental Gerontology il loro studio  sulla longevità umana, e identificata la provincia di Nuoro, in Sardegna, come la zona con la maggiore concentrazione di centenari al mondo. Il nome viene dal colore blu con cui i due studiosi  cerchiavano sulla mappa le aree con la più alta longevità.

Blue zone - fonte
 

Questa e altre 4  regioni identificate da questo  studio, denominate  da loro "blue zone" sono:

  • Sardegna, Italia (in particolare la  provincia di Nuoro, i paesi montani della sub regione barbaricina) dove gli uomini spesso  raggiungono i 100 anni. 
  • L'isola di Okinawa, Giappone: è stato esaminato un gruppo di individui riconosciuto fra i più longevi mai vissuti nel mondo.
  • Penisola di Nicoya, Costa Rica: la penisola è stata oggetto di ricerche sulla longevità a partire dal gennaio del 2007.
  • Icaria, Grecia (isola del mar Egeo a ovest di Samo): nell'aprile del 2009 uno studio compiuto nell'isola di Icaria ha scoperto che quasi un abitante dell'isola su tre raggiunge i 90 anni  e gli abitanti  hanno inoltre una percentuale del 20% minore di casi di cancro,  il 50% in meno per quanto riguarda le malattie cardio-vascolari e quasi inesistente  la demenza.
  • Loma Linda in California  i membri di una comunità vegana sono i più longevi del nord d'America, soffrono meno di malattie  e godono di una vecchiaia più sana e lunga  
Negli ultimi anni si sta studiando un'altra zona in Italia:  il Cilento, nella provincia campana di Salerno che presenta un'alta percentuale di centenari, una speranza di vita superiore a quella nazionale e uno scarso numero di demenze e Alzheimer. In questa zona viene seguita  una dieta mediterranea e contadina basata principalmente su frutta e verdura di stagione, cereali, legumi e in quantità moderate carni, di provenienza locale

panorami delle zone blu

Ma cosa hanno in comune queste zone distanti tra loro per avere un effetto così importante sugli abitanti? sono i luoghi ad esempio con vicinanza al mare e le bellezze dei panorami? o il DNA degli abitanti? 

Questi ricercatori sono arrivati alla conclusione  che  questo effetto positivo sulla longevità e sulla qualità della vita  sia dovuto,  oltre alla genetica che  influisce solo per il 20%,  al risultato di uno stile di vita degli abitanti; è dimostrato infatti dall'epigenetica  che  l’ambiente in cui si vive e  le abitudini possono modificare l’espressione dei geni pur senza modificare la sequenza del DNA e  influire  in modo positivo o negativo sulla nostra salute; in queste Zone blu le persone vivono un'esistenza  più serena  a misura d'uomo e più in sintonia  con la natura.

Sono state  individuate  alcune caratteristiche comuni che vanno  dalla bellezza dei paesaggi e della natura circostanti, alla presenza e consapevolezza di far parte di comunità  unite, allo stile di vita salutare e soprattutto al tipo di  alimentazione

  • scarso o nullo tabagismo (consumo di tabacco
  • attività fisica moderata e costante
  • dieta semplice, sostanziosa e naturale  quasi vegetariana con consumo regolare di verdure frutta e legumi
  • a livello sociale  l'importanza della famiglia, la percezione di appartenere a una comunità e di essere utili a qualsiasi età, valorizzazione della vita spirituale e della meditazione, meno stress. 
Nel libro 
"The Blue Zones", l'autore  Dan Buettner (esploratore, giornalista del New York Times e di National Geographic che ha studiato ulteriormente l'argomento lavorando con dati  e osservazioni reali e allargando  la ricerca  anche agli anziani senza patologie  comuni come malattie cardiovascolari, cancro, diabete e demenze) scrive:
 
  • Ogliastra*(Sardegna, Italia) area con gli uomini più vecchi del mondo, dove la gente vive nella natura,  lavora nelle fattorie e beve più vino rosso.
  • Icaria (Grecia) È un'isola dove la dieta è quella mediterranea con verdure biologiche, olio d'oliva e vino rosso.
  • Okinawa (Giappone) sono presenti le donne più anziane del mondo, l'alimentazione è a base di soia ed è usanza fare esercizio fisico quotidiano con il Tai Chi.
  • Loma Linda in California dove i membri della comunità degli Avventisti del settimo giorno consumano una dieta  rigorosamente vegana e sono i più longevi del Nord America 
  • Nicoya-Costa Rica dove la dieta è prevalentemente vegetale, basata  su fagioli, mais e verdure, oltre che sulla frutta tropicale.

* la popolazione di Ogliastra  è la protagonistra  del progetto  di ricerca genetica ProgeNIA nato nel 2001 grazie al lavoro del genetista Giuseppe Pilia; con il coinvolgimento di circa 8000 volontari provenienti da 4 paesi: Lanusei, Arzana, Elini e Ilbono.
Dal novembre 2001 il Progetto "ProgeNIA", nato dalla collaborazione tra il Consiglio Nazionale delle Ricerche, il National Institute of Aging degli Stati Uniti (che lo finanzia)  ed il National Institute of Health (NIA-NIH), vede la partecipazione attiva di 6.148 individui volontari di età compresa tra i 14 ed i 102 anni. Oltre la residenza i volontari dovevano avere origine Sarda, in particolare essere nati in Sardegna ed avere i 4 nonni nati in uno dei 4 Comuni di studio.
 

In uno  studio pubblicato sulla rivista scientifica Circulation sono stati analizzati  dati raccolti in quasi 20 anni  per evidenziare quale sia la dieta che garantisce una migliore salute e una maggiore longevità, come conferma  la dieta delle zone blu: legumi, frutta, cereali non zuccherati, verdure sono le caratteristiche in comune e  una costante è l'uso quotidiano  dei  fagioli che sono nutrienti, ricchi di proteine e fibre,  contengono i polifenoli che presentano  proprietà antinfiammatorie, antidiabetiche e protettive per il cuore. 

In questa dieta è limitato o escluso l'uso di carni rosse, insaporitori, aromi e ingredienti industriali,  zuccheri e grassi.

Vediamo adesso che dieta seguono gli abitanti fortunati e logevi di queste zone blu:

  immagine web - fonte @
 
E' una dieta principalmente a base vegetale per circa il 90%:  frutta e verdura ad ogni pasto  spesso con prodotti locali, di stagione e coltivati  negli orti  (bietole, cavoli, insalate ecc..),  cereali integrali, noci,  fagioli e altri legumi, semi, alghe (in Giappone); è una dieta moderata nelle quantità di cibo: in Sardegna gli  anziani seguono una  cena leggera, a Okinawa è  diffuso il detto hara haruchi bu (“mangia fino a riempire otto parti su dieci” dello stomaco, e non oltre.)
  • Grassi buoni: olio d’oliva, frutta secca, avocado e  semi
  • Legumi: secondo la ricerca gli abitanti delle zone blu mangiano  fagioli o altri legumi almeno una volta al giorno.
  • Cereali integrali: pane prodotto  con cereali integrali e lievitazione naturale e poi altri cereali integrali (riso, orzo, avena e grani antichi)
  • Pochissimi zuccheri aggiunti e dolci solo nelle festività
  • sale: sostituito  con erbe mediterranee, curcuma, limone, aglio e miso. 
  • Pesce:  uno o due volte alla settimana e pescato
  • Uova:consumo moderato
  • latticini: il latte di mucca e derivati sono poco utilizzati, il latte e i derivati di capra e pecora sono più  consumati in Sardegna e in Grecia (Icaria)
  • Pochissima carne e solo da animali allevati in zona e lasciati pascolare
  • non uso di  alimenti trasformati, raffinati e industriali; l’alimentazione si basa principalmente sull’autoproduzione
  • alcol: qualche bicchiere di buon vino rosso
  • bevande: Acqua. Poco caffè, té.


L'uomo vivente più vecchio del mondo è Juan Vicente Pérez Mora nato in Venezuela il 27 maggio 1909, ha 114 anni.
La donna più anziana al mondo è Maria Branyas nata il 4 marzo 1907 in Spagna, ha 116 anni.
L'aspettativa di vita in Italia è 80 anni per l'uomo e 85 per le donne e sono molte a superare i 100 anni in numerose zone d'Italia.

nonna calabrese, 101 anni, nel costume tradizionale

*v. articolo interessante  sulle blue zones di lifegate.it 
*v. video the blue zones
*v. libro:la dieta delle zone blu. Mangiare e vivere come le persone più longeve del mondo - Dan Buettner
*v. video cibo e longevità del Dott Berrino 





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