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sole e protezioni solari - app Yuka

pubblicità  Coppertone - 1959* 
* abbiamo scelto questa  immagine, non per fare pubblicità alla Coppertone, ma perchè è una immagine di quasi 70 anni fa  divenuta cult e che contribuì a rendere famosa la ditta nata nel 1944 e il prodotto nel mondo. L'immagine ( l'originale fu andata perduta in un incendio nel 1959) è dell' illustratrice Joyle Ballantyne   e capeggiò per anni su cartelloni e gigantografie presenti sulle strade  che conducevano a località marine  di Stati Uniti  ed Europa. Curiosità: qualche anno dopo l'attrice Jodie Foster all'età di tre anni, interpretò il ruolo di quella bambina negli spot televisivi della Coppertone. Nel corso degli anni alla luce di nuove sensibilità sociali sulla tematica della pedofilia, l'immagine della bambina ha subito  delle variazioni: il cagnolino le tira su la maglietta o solo leggermente  il custume

A A Abbronzatissima, sotto i raggi del sole
Come è bello sognare, abbracciato con te
-  canzone di Edoardo Vianello - 1963

Si parte per le vacanze? o  solo per un fine settimana? oppure ci concediamo una giornata all'aria aperta in estate o in alta montagna in inverno...? (alcuni dermatologi consigliano, per prevenire l'invecchiamento cutaneo e le rughe,  di mettere una  crema con filtro per gli UVA tutto l'anno). Ci rendiamo conto che dobbiamo proteggerci dal sole se siamo un fenotipo delicato, per non ritrovarci  la sera con la pelle arrossata e dolorante  o peggio, in particolare se si ha la pelle sensibile, chiara o se si è bambini.

Non dimentichiamo di portare in borsa o in  valigia una Protezione solare. 


IL SOLE E' ALLEATO DELLA NOSTRA SALUTE 

bambini al mare

Sì, il sole è un'importante fonte di energia preziosa per la salute del nostro corpo e favorisce  il benessere psicofisico e mentale migliorando l'umore;  grazie all'esposizione al sole viene incrementata la produzione della vitamina D, essenziale soprattutto per lo sviluppo e la crescita delle ossa,  il rinforzo delle difese immunitarie e non solo.

Il sole  contribuisce anche ad alleviare alcuni importanti  problemi cutanei come la psoriasi, l'acne  e alcune dermatiti e favorisce il rilassamento muscolare  che aiuta nella mobilità delle articolazioni. 

Sul sito dell' AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro leggiamo "il sole fa bene ma solo con moderazione"

ABBRONZATURA

Per gli occidentali, l'abbronzatura è considerata un' alleata di bellezza, un corpo abbronzato  sembra più tonico, si mimetizzano i difetti e si perde l'effetto "mozzarella", infatti si possono osservare sulle spiagge o in montagna file di persone su asciugamani e sdraio distese ad "abbronzarsi" per ore, anche in quelle più calde, (o peggio vengono usati i dispositivi abbronzanti  indoor- lettini e lampade-  che la FDA* ha definito potenzialmente cancerogeni)

*La Food and Drug Administration (FDA), Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali del governo degli Stati Uniti

In realtà l'abbronzatura è  un meccanismo con il quale la nostra pelle cerca di difendersi dai danni causati dall'esposizione prolungata al sole  e in particolare dai raggi ultravioletti che  provocano  un aumento della melanina (il pigmento che dà il colore alla pelle). Dopo l'esposizione al sole le aree scoperte assumono un colore più scuro,  fenomeno di difesa e autoprotezione dalle radiazioni; ma se l'esposizioni è prolungata, la pelle è sensibile o non adeguatamente  protetta, queste radiazioni possono diventare pericolose e provocare vere e proprie scottature, invecchiamento della pelle, aumento delle rughe, danni al DNA,  aumento di nei e, nei casi più gravi, tumori della pelle  (ad esempio il melanoma che è considerato il più aggressivo e che dipende anche dalla predispozione familiare  dal fototipo*  (con occhi e capelli chiari), anche se indipendentemente dal fototipo occorre sempre prestare attenzione, non esagerare con l'esposizione  e proteggersi 

Ma che ci vengo a fare in spiaggia? Io odio il mare, non mi piace nuotare, non mi piace il sole, ho i capelli rossi, la pelle chiara... invece di abbronzarmi mi ustiono.
- Woody Allen, Provaci ancora, Sam, 1972- 

* classificazione dermatologica (i fototipi sono 6)   basata sulla qualità e quantità di melanina della pelle che definisce la reazione  all’esposizione dei raggi solari. Il fototipo (o scala di Fitzpatrick)  è  definito da una serie di caratteristiche: colore degli occhi, dei capelli e della pelle. Conoscere il proprio fototipo può essere utile per  adeguare la protezione dal sole,  per esempio il fototipo 1 sarà ad alto rischio eritemi e ustioni.

 v. https://www.fondazioneveronesi.it/magazine/articoli/oncologia/e-tu-di-che-fototipo-sei
 
1. Il colore della pelle umana è in relazione alla latitudine nella quale si è sviluppata una popolazione. Le cellule della pelle di chi vive in regioni assolate,  producono più melanina, quindi le persone hanno carnagione più scura.
2. Nel passato i nobili cercavano di mantenere una carnagione molto chiara (proteggendosi con cappelli e ombrelli) per distinguersi dai contadini e dai poveri che erano abbronzati a causa di lavori umili all'aperto.

PROTEGGERSI DAL SOLE 

Raccomandazioni importanti:

  • proteggersi, in particolare quando  stiamo molto tempo  sotto il sole sia al mare sia in alta montagna, 
  • coprirsi  con abiti leggeri e tessuti naturali chiari, cappelli, occhiali scuri,
  • non esporsi al sole nelle ore più calde* e/o per tempi troppo prolungati specialmente se bambini, anziani  o con pelli sensibili 
  • usare creme solari  di buona qualità,  tenendo conto che nessuna crema può comunque  garantire una  completa protezione. 
  • la Fondazione Veronesi suggerisce inoltre un'alimentazione sana e cibi ricchi di Betacarotene, precursore della vitamina A, che si trova nelle carote, negli spinaci, in alcune varietà di pomodori, zucche,  peperoni rossi, albicocche, meloni,  mango, i broccoli....
uno stile di vita corretto e un'alimentazione sana contribuiscono a rinforzare il sistema immunitario ed a nutrire la pelle

*leggiamo sul sito dell'AIRC  che l’irradiazione più forte del sole  si  ha  dalle 10 del mattino alle 4 del pomeriggio, e che per valutare l’intensità dei raggi solari l’American Cancer Society suggerisce il “test dell’ombra”: se la vostra ombra è più corta di voi, significa che il sole è al suo culmine ed è fondamentale proteggersi. Su alcuni  giornali, siti e app meteo da qualche tempo si possono trovare anche i  dati inerenti al grado di irradiazione solare (rischio basso, intermedio, alto e altissimo)

 

CREME PROTEZIONI SOLARI

A questo punto appurato che occorre usare delle protezioni solari, non ci rimane che acquistarne una,  sembra facile!! ma non lo è affatto.

Cerchiamo di capirci qualcosa...
La qualità difensiva e protettiva contro i pericoli del sole è data  dalle caratteristiche del filtro solare. La prima  è il fattore di protezione solare  SPF (
acronimo inglese "Sun Protection Factor"  che significa "Fattore di Protezione Solare")  che va da 6 (protezione bassa)  a 50+ (protezione molto alta). La scelta  dell'SPF andrebbe fatta in base al proprio fototipo e ad altri fattori dell'esposizione (periodo, altitudine, luogo,  tempi di esposizione ecc..)

- SPF 15: blocca il 93% dei raggi UV ma è considerata protezione bassa, è adatta in casi di esposizione non molto prolungata  e per i fototipi scuri 

- SPF 30:  è in grado di bloccare il 97% dei raggi UV; è considerata protezione alta;  è una protezione raccomandata dai dermatologi, meglio se resistente all'acqua. 

- SPF50 +  blocca il 98% dei raggi UV ed è la più alta  protezione in commercio, è raccomandata durante le esposizioni più prolungate e dirette ed è indispensabile per i fototipi chiari e i bambini.
Indipendentemente dal fattore SPF, le protezioni solari devono essere  applicate più volte nella giornata
L'ombra e gli indumenti (bianchi o molto chiari respingono le radiazioni) e sono metodi che servono per schermare in parte la pelle dai raggi UV

Ci sembra di aver compreso  che è meglio usare una protezione con fattore SPF che  vada da 30 a 50, che contenga anche filtri UVA  e che la minima protezione da usare dovrebbe essere  la SPF 15 che andrebbe messa con frequenza costante  e nel modo più corretto. Comunque, indipendentemente dall'SPF la crema andrebbe applicata almeno ogni due ore, perchè alcuni filtri perdono la loro efficacia.
 
QUALE PROTEZIONE SOLARE SCEGLIERE?
 il prodotto solare più adeguato dovrebbe avere varie caratteristiche: 
  • essere in grado di proteggere dalle radiazioni UVB, UVA
  • non essere modificabile  con l'esposizione alla luce 
  • non essere tossico, ma sicuro e non allergizzante
  • di facile applicazione, non appiccicoso, non troppo pastoso, non profumato, non colorato
  • resistente all'acqua (water resistant)
  • avere un buon INCI (International Nomenclature of Cosmetic Ingredients)
Altri fattori da valutare dovrebbero essere: il fototipo, la durata e l'orario dell'esposizione, la località  (altitudine, latitudine, caratteristiche del clima) età, svolgimento di attività all'aria  aperta, assunzione di farmaci fotosensibilizzanti, terapie o patologie  (chiedere al medico curante). 
Controllare sempre la data di scadenza e l'indice PAO   (periodo dopo l'apertura entro il quale si può utilizzare il prodotto in sicurezza)  riportati sulla confezione e non utilizzare la crema oltre questo periodo o dopo la data di scadenza  
 
siamo pronte!! cappello, occhiali scuri e crema solare 😀

LA SCELTA DELLA PROTEZIONE SOLARE - YUKA
 
Ed eccoci alle prese con la  scelta della protezione solare, che  valuteremo con l'app Yuka  (*v.post), perchè non vorremmo  proteggerci dal sole e poi metterci sulla pelle chissà quali ingredienti chimici dannosi. 
 
Come abbiamo già scritto non è per niente facile...
Ci siamo armate di cellulare con l'app e siamo andate a testare varie proposte, abbiamo anche valutato i prodotti dal pc, cercando i vari INCI e testandoli con ecobiocontrol... ci aspettavamo prodotti negativi...ma non così spudoratamente !! 
 
La maggior parte dei prodotti  testati, anche quelli per i bambini,  hanno INCI inguardabili  e punteggio Yuka bassissimo (moltissimi hanno punteggio 0/100 
Per un buon INCI non dovrebbero essere presenti: allergizzanti e profumazioni chimiche, agenti complessanti che non sono biodegradabili e dannosi per gli organismi acquatici, siliconi, conservanti e coloranti, derivati del petrolio e petrolati, parabeni e altri ingredienti  strani. 
Alla fine dopo molte analisi ne abbiamo individuate due per bambini con SPF 50: una con punteggio Yuka 85/100 per la presenza di due sostanze  con bollino giallo  e l'altra a punteggio 100/100 con tutti bollini verdi e la segnalazione: senza nanoparticelle.
 
Abbiamo così scoperto che nelle protezioni solari spesso si trovano le nanoparticelle  usate per le loro proprietà anti-UV. Le nanoparticelle,  per le loro dimensioni ridottissime, possono penetrare e diffondersi  nell'organismo. 
Anses (Associazione Nazionale Stress e Salute)  le ha inserite  nella lista prioritaria delle sostanze da valutare  a causa del loro effetto citotossico (=danno alle cellule) e come interferente endocrino (=danni al sistema ormonale). V. nanoparticelle in medicina
 
Come nostra abitudine, tranne rari casi, non scriviamo i nomi dei prodotti testati  perchè non vogliamo fare pubblicità sia negativa che positiva, ma vi consigliamo prima di acquistare qualsiasi prodotto, e in questo caso  i solari, a documentarvi  come facciamo noi,  usando le app serie per valutare gli INCI e gli ingredienti. Purtroppo abbiamo riscontrato che creme solari  di marchi famosi, vendute nelle farmacie o in profumeria hanno ottenuto risultati pessimi. L'alto costo di un prodotto non sempre è indice di alta qualità.
Potrebbe interessarti:
cosmetici con sospetti interferenti endocrini, fonte 'Il Salvagente'
 
Per informazioni più dettagliate potete scriverci




Approfondimento: il buco dell'Ozono

Purtroppo dobbiamo occuparci anche del "buco nell'Ozono"  (è interconnesso con l'aumento dei raggi UV) posizionato  sopra Artide, Antartide e Australia.
fonte wikipedia
 
L'atmosfera che circonda la terra è composta da 5 strati, al secondo -stratosfera- troviamo l'Ozono (O3), essenziale per la vita sul nostro pianeta poiché ci protegge da dannose radiazioni ultraviolette del Sole, l’Ozono le assorbe e impedisce che arrivino fino a noi. 
Nel 1985 gli scienziati hanno scoperto che questo strato si stava assottigliando (del 40%) e hanno dimostrato che dipendeva principalmente dai CFC (clorofluorocarburi) gas usati nei circuiti dei frigoriferi, nelle bombolette spray, nei condizionatori e nella produzione del polistirolo espanso. Per preservare l'atmosfera nel 1987 è stato firmato da 196 Stati del mondo, compresa l'Europa,  il Protocollo di Montreal, che metteva al bando questi gas sostituendoli con altri non dannosi. Questa azione ha contribuito alla riduzione del buco dell'Ozono. 
Secondo un rapporto dell'Onu, la chiusura completa arriverà in Antartide intorno al 2066, cioè in un arco di anni compreso tra il 2049 e il 2077, mentre sull'Artico avverrà intorno al 2045.




Australia e Nuova Zelanda sono al primo posto nel mondo per l'insorgenza di tumori della pelle, per contrastare questa tendenza si sono adottate misure precauzionali che, oltre a prevenire il cancro  alla pelle, cercano di evitare danni agli occhi, alterazioni del sistema immunitario, invecchiamento della pelle. v. fonte 
Una campagna di informazione capillare invita la popolazione ad osservare norme precise quali:
  • evitare l'esposizione al sole nelle ore più calde senza protezioni
  • in caso di balneazione proteggere i bambini con costumi che coprano parte delle braccia e delle gambe ed i cui tessuti siano schermanti rispetto ai raggi ultravioletti
Nei negozi specializzati vengono venduti  Kit che contengono costumi, occhiali da sole, cappellini con visiera e creme solari tutti certificati. 

 


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