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Alpignano (To) XXIII Palio dij cossot - rievocazione storica

 
 "Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“
- Lalla Romano -
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/
„Cos'è essenziale, nei ricordi e rievocazioni? Ciò che sarà colto, rivissuto da chi non c'era. In fondo, è la sola immortalità che ci compete.“ — Lalla Romano

Fonte: https://le-citazioni.it/argomenti/rievocazione/

Domenica calda di fine luglio, che fare?...si va per sagre o rievocazioni storiche? ok!! 



Tra le varie possibilità ne abbiamo scelta una abbastanza vicina a casa e alla quale non avevamo mai partecipato: il Palio dij Cossot* (o coussot = zucchino) ad Alpignano Comune della città metropolitana di Torino
*La manifestazione è iniziata il 21 luglio ed è terminata il 23 luglio con la corsa dei Cossot, cioè delle zucche.
locandina 2023

Sinceramente siamo andate senza molte aspettative, invece siamo state  piacevolmente  colpite da varie attrazioni, alcune di buon livello, come la partecipazione  del gruppo musicale dei Valkanorr,

Valkanorr (*v.video e informazioni più avanti nel post)

la divulgazione letteraria con la scrittrice brasiliana Tatiane Paiva (Follow the stars - romanzo storico - Land editore)

Tatiane Paiva con il suo libro

e la presenza delle Belly...ssime, un  gruppo amatoriale di danza orientale e Tribal Bellydance con indirizzo Global Caravan Bellydance e Medieval Tribal...

 Belly...ssime (*v.video e informazioni più avanti nel post)

e poi molto altro ancora:  accampamenti pittoreschi,

battaglie con armature,

spettacoli di giocoleria, giochi per bambini, tiro con l'arco,

uso dei trampoli

tiro con l'arco

gastronomia,


laboratori ludici, cortei con numerosissimi personaggi in abiti settecenteschi

ballo dei "nobili", rappresentanza del gruppo storico di  Nichelino 

 

falconieri,

 
numerose bancarelle con prodotti artigianali,
 

ricostruzione di ambienti abitativi del 1600,

Nota curiosa il  concorso (assaggi di preparazioni artigianali) dell’Hippocrasso, che è un'antica bevanda medievale, antenata del vermouth,  a base di vino aromatizzato, fermentato e addolcito con miele  
nella foto preparazione dell'Ippocrasso nel medioevo fonte Wikimedia
 
 
entrata dell'Istituto Missioni Consolata

La manifestazione si è svolta su un'ampia zona verde all'interno del Castello Provana e dell'Istituto Missioni Consolata siti nel Comune di Alpignano ed è dedicata ai festeggiamenti del patrono San Giacomo. 

Castello dei Conti Provana

Il palio celebra la figura del Conte Provana ricordato con le sue figlie e la futura sposa. Durante la rievocazione viene ricostruita una battaglia realmente  combattuta nel 1678 tra l'esercito di Luigi XIV di Francia, comandato da De la Croix, e il  Conte Francesco II Provana di Alpignano che  difese il suo territorio grazie anche all'aiuto dei soldati del Duca di Savoia: insieme respinsero con successo l'avanzata di Luigi XIV  (*v. approfondimento al fondo del post)

la battaglia con picche, spade e mazze

 
Noi abbiamo assistito alle manifestazioni programmate nell'ultimo giorno del palio e ci soffermiamo sugli aspetti che ci hanno maggiormente interessate.
Non conoscevamo il gruppo torinese dei Valkanorr e abbiamo apprezzato la proposta musicale di questo insolito quartetto formato da due cornamuse e due percussionisti. I brani musicali e i loro costumi ricordano ritmi celtico-medioevali e vi assicuriamo che sprizzano energia da ogni nota. Accompagnava, non ufficialmente, la band una giovane ragazza che ha ballato  con una grazia ed una intensità fuori dagli schemi interpretando con movenze personali la musica dei Valkanorr
 
"Urla di cornamuse e rombi di tamburi. 
  Melodie antiche e ritmi viscerali"
 

 

 video condiviso dalla pagina dei Valkanorr su facebook

 

*v. per  video, informazioni e foto sui Valkanorr

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Anche la presenza delle Belly...ssime è stata una piacevole sorpresa. Il gruppo amatoriale, con sede ad Avigliana, è guidato dalla maestra-coreografa Delfina Maria Sigot. Sono all'incirca una decina di signore di ogni età che si autogestiscono sia nella scelta delle musiche sia per i costumi, gli attrezzi e le coreografie. Sono molto affabili e ci hanno raccontato che il loro percorso è iniziato con le danze del ventre e si è evoluto con il Tribal e le contaminazioni medioevali. 



*v. per video informazioni e foto sulle Belly...ssime

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Non stupitevi, le novità non sono terminate, in una saga paesana si è trovato anche lo spazio per parlare di letteratura. Gli incontri letterari sono stati distribuiti su due giorni, noi abbiamo seguito quelli della domenica. Al mattino è stato presentato l'ultimo libro per ragazzi dello scrittore-insegnante Roberto Correnti dal titolo "Luca, stai fermo un attimo!", storia di un bambino iperattivo. Al pomeriggio un'altra autrice di origine brasiliana, Tatiane Paiva, laureata in Economia aziendale, ha illustrato ad una platea attenta il suo romanzo storico "Follow the stars, il principe che mi amava" (=Segui le stelle). I protagonisti sono Vittorio Emanuele II di Savoia e Rosa Vercellana, meglio conosciuta come "la Bela Rosin", storicamente sposa morganatica del re.

Tatiane Paiva intervistata da Elisa Serra

Ha chiuso la manifestazione il Palio dei Cossot che consiste in una staffetta iniziata da concorrenti donne che devono trasportare di corsa delle zucche piene d'acqua e passarle a concorrenti maschi che effettuano lo stesso percorso e terminano la corsa. Vince chi raggiunge il punteggio più alto per velocità e per il maggior contenuto dell'acqua nelle zucche,  quest'anno ha vinto il Borgo Sassetto. La corsa è liberamente ispirata alla leggenda del Patrono di Alpignano, San Giacomo apostolo,  che in pellegrinaggio portava sulla spalla una zucca piena d'acqua per dissetarsi.

Nota positiva: per questo palio non sono stati utilizzati animali 

il palio delle zucche - foto della Proloco di Alpignano ( fonte)


 

Approfondimento

 

Alpignano  è un comune della bassa  Val di Susa che conta circa 17000 abitanti.  Si trova  su una catena di colline moreniche formatesi durante l'ultima glaciazione, tra i 230 000 e 185 000 anni fa. Il fiume Dora Riparia attraversa il territorio comunale e lo divide in due parti unite da un ponte originario dell'età romana "il Ponte Vecchio". Oltre a questo,  in epoca fascista,  fu  costruito un secondo ponte:  il "Ponte Nuovo" diventato tristemente famoso per l'elevatissimo numero di suicidi.

In passato il territorio  fu abitato da popolazioni celto-liguri, in seguito dai Galli e infine divenne colonia romana.

Dopo il periodo romano non si hanno più notizie  fino all'anno 1000. Nel 1294 Amedeo V di Savoia cedette Alpignano e i domini del Piemonte, da Rivoli in giù, al nipote Filippo I (Principe d'Acaia) e per 200 anni  fu una castellania (=territorio tenuto, sfruttato e protetto da un castello) di un discendente di Monbel.

Nel XV secolo, alla morte senza eredi di Carlo di Montbel, Emanuele Filiberto cedette il feudo di Alpignano,  insieme ad altri della zona, ad Andrea Provana che ricostruì il castello sui resti di quello medioevale. I Provana erano una delle famiglie nobili   più antiche ed  illustri del Piemonte.

Il castello dei Provana oggi

Il castello ha subito un bombardamento durante l'ultima guerra mondiale ed il suo aspetto è molto cambiato. Restano pochi tratti dell'antica dimora
pochi tratti del castello che sono rimasti con le  forme antiche

Morto l'ultimo erede dei Provana alla fine del '700 il castello passò al demanio e fu venduto all'avvocato Paroletti, in seguito  venne ceduto all'Istituto Missioni della Consolata. 

Nelle vicinanze del castello potete visitate una chiesetta millenaria

Cappella comunale di Sant'Antonio, ora cappella dei Caduti, la cui presenza era già documentata nel 1031


"La Torre", risalente al Trecento, imponente costruzione in cotto; 
dal 1700 è stata trasformata in campanile



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