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Parco d'arte RespirArt, il più alto d'Italia

 


Cerco la tua somma, il bordo del bicchiere in cui
il vino si fa luna e specchio,
cerco quella linea che fa tremare un uomo
nella sala di un museo.
E poi ti voglio bene nel tempo e nel freddo

Abbiamo ricevuto da un nostro amico, foto e informazioni su un  Parco d'Arte Contemporanea  situato a 2000 metri di altezza in un territorio dichiarato dall'Unesco Patrimonio dell'umanità, nel cuore delle DolomitiRespirArt  che si trova  in Val di Fiemme a Teseroin provincia di Trento.  

Fra i musei a cielo aperto* presenti in Italia, RespiraArt  è quello situato più in  alto

Abbiamo deciso di presentarvelo in quanto è veramente originale nel suo genere  e  ospita 36 installazioni d'arte ambientate e  immerse nella Natura lungo un percorso di 3 km,  tra i 2000 e i 2200 m di altezza, raggiungibile con la seggiovia Agnello o a piedi dopo aver lasciato l'auto in un parcheggio più a valle.

RespirArt è nato  nel 2011 da un progetto della giornalista e curatrice d’arte Beatrice Calamari e dall’artista Marco Nones

Il parco attrae artisti da tutto il mondo. Completano le loro opere gli elementi della natura, l'aria incontaminata, gli agenti atmosferici  e lo splendido panorama. Tutte le installazioni sono create con elementi naturali per cui la pioggia, la neve, il vento e il sole    fanno parte anch'essi  Delle Opere, completandole e mutandole, ed esse con il tempo subiranno  gli stessi  cambiamenti naturali del paesaggio circostante. 

v. sito RespirArt

*I Parchi  con istallazioni artistiche en plein air  (a cielo aperto) nascono in Scandinavia nel diciannovesimo secolo, diffusi in seguito in tutta Europa si contrappongono ai musei tradizionali, per la fruibilità delle opere d'arte e per unire Arte e Natura  in armonia con il visitatore.   In Italia  sono numerosi, nati all'incirca negli anni Sessanta,   sono giardini a picco sul mare,  foreste, prati, montagne,   che custodiscono sculture e installazioni artistiche dialoganti  con la natura. 

Ne segnaliamo alcuni: 

arte sella a Borgo Valsugana (Tn); 

Fiumara arte a Tusa (Me) ; 

museo di arte contemporanea di Monterone (Lc) ; 

mupa di Portofino (Ge); 

art park di Villa di Verzegna (Ud); 

Rifugio Mont Fallère in  Valle  Aosta;  

museo a cielo aperto Maria Lai in provincia di Nuoro;

museo all'aperto Bilotti a Cosenza;

parco dei mostri di Bomarzo a Viterbo; 

il giardino dei tarocchi a Capalbio (Gr); 

parco sculture del Chianti (Si)

 
“Una cima raggiunta è il bordo di confine
tra il finito e l’immenso.”
Erri de Luca


 
Natura Viva 
Mauro Lampo Olivotto, 2012

L’opera, creata nel 2012, inquadra il Latemar (=gruppo montuoso dolomitico). L'artista esprime con questa cornice ideale la sacralità della Natura.

 

 Conversazioni virtuali,

 Piergiorgio Doliana, 2017


L’artista di Tesero (Trento) nel 2017 ha espresso la sua nostalgia per i dialoghi senza fretta, creando un’installazione con quattro sedie in legno di cirmolo oscillanti.


altra opera d'arte

Il nodo della strega 

Mariano Vasselai, 2018


L’artista ha installato  un’opera dedicata alla “Strega del Cornon” davanti all'omonimo monte in ricordo dei processi a numerose donne del 1500 che si conclusero con 28 roghi. Si narra che le streghe gettavano in strada una corda pieni di nodi impossibili da slegare perchè legati ad un maleficio. Chi la raccoglieva doveva cercare una strega per farsi togliere il “maleficio”.


Remake di Valanghe di bolle di pensiero 

Thorsten Schütt, 2023


L’artista tedesco Thorsten Schütt ha creato nel Parco  un rifacimento dell’opera “Valanghe di bolle di pensieri” scolpita a Pampeago nel 2012. Le sue sfere in legno di larice richiamano la forma dei pensieri che travolgono ogni artista durante  l'ispirazione, una specie di brainstorming (=tempesta di cervelli) individuale. La cascata di sfere è visibile anche dalla Seggiovia Agnello. 


 Déodat de Dolomieu 

Giovanni Bailoni, 2019


L’artista di Riva del Garda (Trentino) nel 2019 ha dedicato una statua al geologo che ha scoperto la Dolomia (=roccia sedimentaria carbonatica). L’opera è stata ideata riciclando i tetti in lamiera di vecchie baite del luogo.


 Acutis, 

Cosimo Allera, 2017

Nel 2017, l’artista di Gioia Tauro (Reggio Calabria) ha creato un’installazione a raggiera con l’acciaio corten. Con quest'opera Cosimo Allera invita l’osservatore a individuare le misteriose “autostrade del cielo”  


Conifera,

 Marco Nones, NEW 2023


L'artista italo-svizzero, fondatore del Parco RespirArt, ha progettato un'installazione conica altra 6 metri. L’opera, molto originale, nasce utilizzando il legno di abete rosso colpito da un parassita: il bostrico tipografo. Questo insetto con le sue curiose incisioni ha distrutto molti abeti in Val di Fiemme.  Il cono, posizionato all’arrivo della Seggiovia, simboleggia un albero cavo, ideato per permettere ai visitatori di sostare all'interno, e sperimentare la sensazione di essere una conifera.


Mind’s Eye (=Occhio della mente)
Olga Ziemska, 2015

È la prima installazione in Italia della land artist (=artisti della terra) di Cleveland (Ohio). Nel 2015 l'artista con rami di betulle, cirmoli e noccioli ha creato un mosaico in cui ogni ramo rappresenta una cellula umana. Lo spazio vuoto, che rappresenta la mente, si volge verso il Latemar. La struttura risulta statica, in contrapposizione alla natura che è in continuo movimento. “L’uomo, spesso, si pone come osservatore statico della bellezza che lo circonda – ha spiegato l’artista -, senza rendersi conto che lui stesso è natura, natura in movimento”.



Ouverture
Aldo Pallaro, 2015

La scultura, in tronco di larice e lastre d’acciaio, rappresenta un albero nudo aperto al cielo, pronto a ricevere energia, aria, acqua, calore e luce con un senso di gratitudine verso la natura ed il cielo benevolo. 

Harmonia
Dorota Koziara, 2016,

L’installazione, sorta nel 2016 con legno e canapa, creata dall’artista, designer e architetto, che lavora fra Milano e la Polonia, raffigura due corpi, schiena contro schiena, pronti a ricevere l’energia universale fra le Dolomiti. L’opera invita a sedersi per ammirare le Dolomiti e la natura circostante.

Sleipnir XLVII Latemar 2797
Duilio Forte, 2018

L’artista e architetto italo-svedese,  ha creato un'opera legata alla mitologia scandinava. Sleipnir, il mitico cavallo dalle otto zampe di Odino, rimanda idealmente al rapporto uomo/natura. Fra le sue zampe possiamo vivere un’esperienza  temporale autentica.


  Il giardino di Danae
Hidetoshi Nagasawa, 2013

Il celeberrimo artista giapponese (Tonei, in Manciuria, 30 ottobre 1940–Ponderano (Biella) 24 marzo 2018) nel 2013 ha realizzato per il museo  un'opera con pietre di porfido trentino,  dedicata a Danae, una eroina   della mitologia greca. Il labirinto di pietra racchiude al suo interno un masso circondato da fiori. Si racconta che Nagasawa avendo intrapreso un lungo viaggio in bici dal Giappone all’Europa, ed essendo superstizioso e fatalista, decise di fermarsi a vivere a Milano, perché qui gli fu rubata la bicicletta che avrebbe dovuto portarlo "altrove".



Sicurezza
Reinhard Mader, 2018 (foto Tratta Dal Sito del museo)

L’artista di Englburg (Germania) nel 2018 ha bloccato nella roccia un moschettone che ha scolpito in un blocco di granito della Foresta bavarese. Secondo Mader, quando ci assalgono dubbi esistenziali, possiamo salire su una vetta per riconnetterci all’immensità.

la Natura è un'opera d'arte, arcobaleno nel parco

Curiosità: tutte le opere  del museo sono state donate gratuitamente dagli artisti
La descrizione delle opere è stata tratta dal sito del museo: https://respirart.com/parco-darte/allestimenti
Tutte le foto sono del fotografo Elio Loccisano
 
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“Se sei in cerca di angeli o in fuga dai demoni, vai in montagna.”
Jeffrey Rasley
 
 
 
 
 
 
 


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