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Cippato per stufe: cos’è e come si utilizza

Tags: cippato stufe

Il Cippato per stufe è un derivato del legno che funziona come un ottimo combustibile naturale ed ecologico e che può essere facilmente prodotto (anche in fai da te!) senza creare emissioni nocive e inquinanti.

Queste sue caratteristiche hanno reso il suo utilizzo particolarmente apprezzato: tanto per le caldaie, quanto per le stufe. Le stufe per cippato sono infatti sempre più diffuse, sebbene molte persone tendano a confondere questo derivato del legno col il pellet.

Ma qual è la differenza tra questi due combustibili? E quali sono le caratteristiche specifiche del cippato? Scopo dell’articolo di oggi è quello di fornire tutte le risposte sull’argomento, chiarendo una volta per tutte cos’è il cippato per stufe e come si usa.

– Caratteristiche e lavorazione del cippato

Il cippato per stufa è un derivato del legno usato come combustibile. Il suo nome deriva dalla tecnica con cui viene lavorato, che si chiama per l’appunto “cippatura” ed è messa in atto dalle cippatrici, speciali macchine agricole che si occupano di trattare e trasformare tutti gli scarti derivanti dalla lavorazione dei boschi e degli alberi.

Grazie a questi mezzi, infatti, il legno viene ridotto in scaglie piccolissime di dimensioni uniformi, che in inglese vengono definite “chips”: un termine che significa per l’appunto “frammenti”. Una volta ridotto a pezzettini, il legno viene depositato in apposite aree di stoccaggio, dove viene lasciato asciugare per un periodo compreso tra i diciotto e i ventiquattro mesi.

Una volta essiccato, il cippato è pronto per essere usato come combustibile per le stufe, grazie alla sue caratteristiche ecosostenibili che gli permettono di bruciare senza impattare negativamente sull’ambiente. Questo perché la quantità di anidride carbonica emessa durante il processo è identica a quella assorbita dalle piante durante il loro naturale processo di fotosintesi clorofilliana.

Ciò ne fa quindi un eccellente ed ecologico combustibile, perfetto per le stufe a cippato, che funzionano proprio grazie all’utilizzo di questa biomassa vegetale. Ma qual è l’esatto funzionamento di una stufa a cippato? Per rispondere a questa domanda dobbiamo prima parlare di un altro famoso combustibile “rivale” del cippato: il pellet.

– Cippato vs pellet: quali sono le differenze?

Esattamente come il cippato, anche il pellet è un derivato del legno ottenuto dagli scarti di lavorazione e, proprio come il suo “rivale”, è un combustibile 100% ecologico e naturale. Qual è quindi la differenza tra cippato e pellet? La verità è che di differenze ce ne sono più di una e si concentrano su cinque specifici aspetti:

  • la forma;
  • il processo di produzione;
  • il potere calorifico;
  • il settore di utilizzo;
  • il costo.

Diversamente dal cippato per stufe, infatti, il pellet si presenta in forma cilindrica con estremità irregolari, ed è frutto più che altro degli scarti delle lavorazioni industriali, dove viene ottenuto attraverso la pressatura della segatura del legno scartato. Il suo nome deriva infatti da quello del macchinario che lo produce, vale a dire la pellettatrice.

Il suo potere calorifico si attesta sui 4,7 kWh per Kg, anche se molto dipende sia dal tipo di legno bruciato, sia dalle caratteristiche specifiche della stufa. Il suo costo, invece, pur variando a seconda del legno da cui è ottenuto e dalla stagione nella quale lo si acquista, si aggira generalmente intorno ai 30 euro al quintale.

Il cippato, al contrario, presenta un potere calorifico inferiore, corrispondente a 4 kWh per Kg e ideale per il riscaldamento domestico. Oltre a questo, è in vendita anche a un prezzo nettamente inferiore al pellett, attentandosi tra i 4 e i 7 euro al quintale.

Quest’ultima caratteristica è quella che ha sancito il successo del cippato, contribuendo così alla sua diffusione in veste di combustibile. Va da sé, naturalmente, che è possibile sfruttare il cippato per le stufe a pellet: questo perché si tratta di stufe che prevedono un’alimentazione a biomassa, indipendentemente dal tipo di materiale usato.

Il cippato, tuttavia, presenta una serie di caratteristiche che incidono positivamente anche sul suo utilizzo, rendendolo il perfetto combustibile per le stufe che si alimentano con materiali naturali. Ma qual è il loro esatto funzionamento?

– Come funziona una stufa a cippato?

Quella che definiamo “stufa a cippato” altro non è se non una stufa che si alimenta con combustibili di origine naturale, che possono essere per l’appunto a base di cippato, ma anche di pallet, di ceppi di legno, di noccioli di frutta e di gusci di frutta secca.

La caratteristica principale delle stufe a cippato di legno è dunque quella di sfruttare questo materiale naturale per riscaldare l’acqua, generando calore senza andare a impattare negativamente sull’ambiente.

Ma non solo: grazie al fatto di servirsi di un combustibile naturale, una termostufa a cippato è in grado di produrre una maggiore quantità di energia a basso costo, a fronte di un risparmio compreso tra il 20 e il 50% rispetto ai metodi di riscaldamento non ecologici.

Come si è detto, il cippato rappresenta solo uno dei vari combustibili naturali compatibili con questa tipologia di stufe. Ciò nonostante, rispetto agli altri, è in grado di offrire una serie di vantaggi interessanti:

  • è economico e in vendita a un prezzo davvero competitivo;
  • è pratico e veloce da trasportare;
  • è naturale e rispettoso dell’ambiente;
  • può essere prodotto in fai da te.

Quest’ultimo vantaggio è ovviamente sfruttabile solo nel caso in cui si dispongano dei mezzi necessari per produrre il cippato e, se così fosse, allora la produzione di cippato in fai da te risulta indubbiamente conveniente.

Come produrre il cippato in fai da te

Decidere di produrre autonomamente il cippato può rivelarsi una scelta molto strategica, soprattutto se possiedi una caldaia a cippato che, a differenza di quelle classiche a metano, funziona esclusivamente con questo combustibile naturale e assicura un impatto ecosostenibile sull’ambiente simile a quello delle stufe a biomassa.

Ad ogni modo, sia che tu possieda una caldaia di questo tipo, sia che tu intenda sfruttare questo materiale per una stufa a cippato di legno, il discorso non cambia: per produrlo in fai da te, devi possedere un orto o un giardino, compresivi di scarti legnosi o residui di potatura.

Oltre a questo, devi naturalmente munirti di una cippatrice, indispensabile per produrre il combustibile nella forma e nelle dimensioni corrette: l’ideale, a questo proposito, sarebbe quello di ottenere il cosiddetto “cippato fine”, nella misura di 3 cm, che rappresenta l’ideale per il riscaldamento domestico.

Una volta ottenuto il cippato, dovrai necessariamente conservarlo in un deposito per il tempo necessario a farlo seccare: ciò significa che ti servirà uno spazio idoneo allo scopo. Terminato il periodo di essiccazione, il tuo cippato sarà finalmente pronto per essere usato, con il vantaggio di avere anche risparmiato sul suo prezzo d’acquisto, visto che l’hai prodotto tu stesso.

– Costo delle stufe a cippato

Parlare genericamente di prezzi delle stufe a cippato non è molto corretto, in quanto occorre avere ben presente il tipo di prodotto al quale ci si riferisce.

Come ti abbiamo accennato prima, infatti, così come esistono le semplici stufe a cippato, che poi non sono altro che stufe alimentate a carburante naturale, esistono anche le caldaie a cippato: veri e proprio impianti di riscaldamento domestici che funzionano esclusivamente con questa tipologia di carburante ecologico.

Fatta questa doverosa distinzione, ne consegue che i prezzi di una stufa a cippato saranno inevitabilmente più bassi rispetto a quelli di una caldaia con il medesimo funzionamento.

Nel primo caso si parla infatti di un costo medio compreso tra i 900 e il 1000 euro, con la possibilità di pagare qualcosina in più per le termostufe particolarmente equipaggiate. Nel caso delle caldaie a cippato, invece, il prezzo di alza di parecchio, in quanto questi dispositivi possono arrivare a costare anche diverse migliaia di euro.

Nonostante il loro costo non propriamente economico, le caldaie a cippato offrono il vantaggio di essere ecologiche e rispettose dell’ambiente, abbisognando di un carburante 100% naturale e in vendita a un prezzo molto basso, che si abbatte completamente nel caso in cui dovessi decidere di produrlo in fai da te.

Un discorso, quest’ultimo, che vale ancora di più per le stufe a cippato di legno che, esattamente come la caldaie, possono produrre riscaldamento servendosi di questo combustibile naturale, con tutti i vantaggi che ne conseguono.

In conclusione, pertanto, possiamo affermare che il cippato per stufe è un materiale naturale, rispettoso dell’ambiente e piacevolmente versatile, in grado di assicurare una combustione sana e pulita e garantendo al contempo un ingente risparmio economico: sia per quanto concerne il suo prezzo di vendita, sia sotto l’aspetto del risparmio energetico.

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