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Pavimenti in legno flottanti: come si posano e quali vantaggi offrono

I pavimenti in legno flottanti si stanno diffondendo a macchia d’olio all’interno delle abitazioni, riscuotendo via via sempre più consensi. Il motivo è presto detto: questa particolare tipologia di posa esclude l’impiego di qualsiasi tecnica invasiva, è molto veloce e, se si possiedono abilità manuali, è possibile realizzarla anche con il semplice fai da te.

Parliamo pertanto della posa di un pavimento senza colla né chiodi, essendo semplicemente “appoggiato” allo strato di fondo. Ma come avviene tutto ciò? Quali sono i vantaggi derivanti da una soluzione di questo tipo?

Obiettivo della guida di oggi è proprio quello di rispondere a tutte queste domande, cercando di capire se il pavimento in legno Flottante rappresenti sempre la scelta ideale, o se la sua posa non celi anche qualche insidia nascosta.

– Parquet flottante in legno: caratteristiche e posa

Il Parquet flottante, detto anche pavimento galleggiante in legno, trae il proprio nome dalla posa con la quale viene sistemato sul pavimento. Come ti abbiamo già spiegato, infatti, essa fa a meno di qualunque tecnica invasiva in favore di un decisamente più immediato posizionamento a incastro, il cui punto di forza consiste nel sistemare i listelli di legno in modo strategico, accostandoli l’uno all’altro fino a comporre il disegno che si desidera.

Il fatto che questa tecnica non necessiti di colla e chiodi, tuttavia, non significa certo che si realizzi dal nulla. Dunque cosa serve per mettere il parquet flottante? Molto semplicemente, un foglio di materiale isolante da inserire tra il piano di posa e il parquet, il cui compito sarà quello di uniformare correttamente i due strati, impedendo al contempo la risalita dell’umidità e la propagazione dei rumori.

Una volta approntato il suddetto strato, è possibile procedere con la posa del parquet flottante. Il segreto è quello di incastrare i listelli tra loro mediante una specifica alternanza definita “maschio – femmina”, motivo per cui questo pavimento viene definito anche “parquet a incastro”.

Una volta che essi saranno stati tutti sistemati, il pavimento rimarrà ancorato allo strato sottostante, mantenendosi fermo grazie al suo stesso peso e senza bisogno di utilizzare alcun tipo di collante o chiodatura. Un vero e proprio parquet ad incastro senza colla, insomma, con tutti i vantaggi (e gli svantaggi!) che ne derivano.

– Vantaggi e svantaggi del pavimento flottante

I parquet galleggianti, o flottanti, hanno il merito di offrire una serie d’interessanti vantaggi, che puoi trovare enumerati nel seguente elenco:

  • possono essere installati in totale autonomia, senza richiedere l’intervento d’installatori di parquet, con la conseguenza di risparmiare i soldi della manodopera (a patto, lo ricordiamo, di possedere una buona manualità ed esperienza nel fai da te!);
  • facendo a meno di chiodi e collante, ti permettono di risparmiare parecchio anche sul costo dei materiali;
  • sono pavimenti ecologici, che non vanno a impattare negativamente sul benessere ambientale;
  • possono essere smontati con facilità e recuperati quasi interamente per essere posati da un’altra parte;
  • ti permettono di effettuare la successiva rifinitura quasi subito, senza essere costretto a una lunga attesa.

A tutti questi aspetti positivi, tuttavia, si accompagna anche qualche inevitabile svantaggio, in quanto i pavimenti flottanti:

  • risultano scarsamente resistenti all’umidità, il che significa che dovrebbero essere evitati in ambienti quali il bagno e la cucina, dove il rischio che si formi la muffa è piuttosto concreto;
  • possono dare una sensazione di poca solidità quando ci si cammina sopra, a maggior ragione se sceglierai dei listelli con poco spessore e di scarsa lunghezza;
  • presentano uno scarso potere isolante e acustico. Il rumore, con il parquet flottante, può effettivamente diventare un problema;
  • non sono adatti a realizzare schemi di posa troppo complessi.

– Parquet flottante: quanto costa posarlo?

Un altro grande vantaggio offerto dal parquet flottante è dato dai suoi prezzi relativamente economici. Parlare di costi specifici non è tuttavia possibile, in quanto molto dipende dal tipo di parquet che decidi di posare: un parquet massello, per esempio, ti costerà molto di più di un laminato, nonostante entrambi possano tranquillamente essere posati con la tecnica flottante.

In linea di massima, pertanto, possiamo affermare che i costi partono dai 20 – 25 euro al metro quadrato, per arrivare ai 40 euro e oltre se opti per un pavimento in legno pregiato. A tali prezzi vanno poi aggiunte le eventuali spese della manodopera, nel caso in cui preferissi rivolgerti a dei professionisti anziché optare per il fai da te. Se desideri comunque risparmiare, il nostro consiglio è quello di approfittare delle promozioni in stock, che vengono proposte periodicamente dalle grandi catene di distribuzione.

– Posa flottante vs posa incollata: qual è la migliore?

Come ti abbiamo già spiegato, la caratteristica fondamentale del pavimento in legno flottante è quella di essere semplicemente “appoggiato” sullo strato sottostante, facendo dunque a meno tanto dei chiodi quanto della colla. Si tratta di una questione che è bene sottolineare, in quanto rimanda alle altre due tipologia di posa del parquet: quella chiodata e quella incollata.

Mentre la prima è utilizzata con meno frequenza e soprattutto nel caso di pavimenti in legno massiccio di stampo antico, la seconda è tuttora molto richiesta, al punto da poterla considerare la diretta rivale della posa flottante. La domanda è: quale delle due rappresenta la soluzione migliore?

Una risposta assoluta di fatto non esiste, in quanto tutto dipende dalle tue esigenze e dal tipo di pavimento che intendi posare. In linea di massima, la posa incollata rappresenta la scelta migliore per coloro che ambiscono a sentire una maggiore solidità sotto i piedi, o intendono posare il parquet in ambienti umidi come il bagno e la cucina. Oltre a questo, è perfetta per un eventuale sistema di riscaldamento a pavimento e, in generale, se intendi posare il rivestimento a tempo indeterminato.

– Quando scegliere il parquet flottante

Riallacciandoci a quanto abbiamo detto finora, vediamo quando è il caso di preferire il parquet flottante alla posa incollata. I casi in cui la prima soluzione risulta migliore della seconda sono infatti più di uno. In primo luogo, la posa flottante si pone come l’unica opzione possibile nel caso in cui volessi optare per un lavoro fai da te, risparmiando così sui costi della manodopera.

Ma non solo: se ritieni che potresti trovarti nella condizione di dover smontare il pavimento per posarlo da un’altra parte, la posa galleggiante ti permetterà di riutilizzarne ben l’80%!

Oltre a questo, tale soluzione è l’ideale nel caso in cui tu non voglia danneggiare lo strato sottostante con il collante o, più semplicemente, se il pavimento di fondo si presenta irregolare: un difetto che si può correggere con facilità grazie al foglio isolante che viene inserito prima di posare il rivestimento.

In tutti questi casi che ti abbiamo elencato, la posa flottante risulta senza alcun dubbio la soluzione migliore, ossia quella che ti permetterà di ottenere un parquet posizionato in maniera impeccabile.

– Come mantenere il pavimento flottante

Le cure richieste dal parquet flottante sono le stesse valide per tutti i pavimenti in legno. Per lavarlo, è sufficiente servirsi di un panno inumidito, evitando quindi di versare grandi quantità d’acqua, che potrebbero provocare dei rigonfiamenti nel rivestimento.

Per eliminare la polvere, ci si può servire tanto di una scopa a setole morbide, quanto del classico aspirapolvere, a patto di usarlo con molta delicatezza. Più che dalla tipologia di posa, infatti, la pulizia e la manutenzione di un parquet dipendono dall’essenza usata, nonostante esistono comunque delle regole generali alle quali è possibile attenersi. Se sei curioso di scoprirle:

Consulta la nostra guida

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