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Colori per i tessuti: quali sono e come utilizzarli al meglio

I colori per la stoffa sono delle tinte pensate per dipingere sui tessuti: sia che si tratti di vestiti, che di qualsiasi altro tipo di panno.

Chi di noi non possiede una vecchia T-shirt bianca che vorrebbe vivacizzare un po’? Ebbene, utilizzando questo tipo di Colori ciò è possibile, facendo così risorgere a nuova vita tutti i vecchi capi d’abbigliamento che pensavamo di non utilizzare più.

Per poter perseguire quest’obiettivo, tuttavia, è di fondamentale importanza saper dipingere nel modo corretto e con tinte specificatamente ideate per questo scopo.

L’obiettivo della nostra guida, infatti, è proprio quello di spiegare come sono fatti e come si utilizzano i colori per i vestiti che, se usati nella maniera corretta, possono valorizzare moltissimo i tessuti su cui vengono usati. Se ritenete l’argomento di vostro interesse, dunque, v’invitiamo a proseguire con la lettura. 

– Dipingere i tessuti: che tipo di colori scegliere?

Per poter garantire una buona riuscita, la pittura per i tessuti dev’essere effettuata con i giusti colori, vale a dire quelli appositamente progettati per dipingere sulla stoffa.

Ci riferiamo, pertanto, ai colori specifici per tingere i tessuti, che possono presentarsi in tre diverse formati: come i classici pennarelli, come tempere, o in formato spray, vale a dire le classiche bombolette usate per scrivere sulle pareti. Partiamo dunque con la descrizione di questa terza tipologia.

Colori spray per i tessuti

I colori spray per i tessuti, realizzati a base acquosa, si presentano particolarmente ricchi di pigmenti e, in quanto tali, in grado di creare moltissime decorazioni.

La loro resa, essendo particolarmente forte e brillante, presenta anche tinte molto piene: ciò significa che, se il nostro obiettivo è quello di ottenere un effetto acquarellato, dovremo inevitabilmente diluire i colori con l’acqua.

Utilizzare i colori spray non è affatto complicato: in sostanza occorre improvvisarsi “writers”, con la differenza che, anziché disegnare sulle pareti, si disegna sui tessuti. Una volta aver steso una base di carta di giornali e averci adagiato sopra il tessuto che c’interessa dipingere, sarà sufficiente spruzzare il colore mantenendo lo spray a una distanza di circa venti centimetri dalla superficie da colorare.

La cosa più importante da fare è mantenere costante la pressione dello spruzzo, in quanto da essa dipende l’intensità con cui il colore viene spruzzato, che dovrebbe essere sempre la stessa.

Occorre inoltre ricordarsi d’inserire all’interno del tessuto un cartone protettivo: si tratta di un’operazione fondamentale per evitare che il colore spruzzato “coli” inavvertitamente sul retro della stoffa, rovinando così l’intero nostro lavoro.

Se procediamo con attenzione, ricordandoci di seguire tutte queste importanti avvertenze, i colori spray sono veramente in grado di regalarci grandi soddisfazioni, trasformando radicalmente qualsiasi tessuto che decideremo di colorare.

Degno di nota, inoltre, è il fatto che essi risultino molto resistenti all’acqua, il che significa che i capi così dipinti potranno tranquillamente essere lavati in lavatrice, purché a una temperatura inferiore ai 60°.

Pennarelli per i tessuti

I pennarelli per i tessuti rappresentano un’ulteriore modalità di dipingere sulla stoffa. Rispetto ai colori spray, tuttavia, sortiscono un effetto completamente diverso e, pertanto, il loro utilizzo è maggiormente consigliato per le scritte piuttosto che per i disegni.

Nel caso di questi ultimi, infatti, l’utilizzo dei pennarelli è suggerito più che altro per le rifiniture e per realizzare i contorni, proprio grazie alla presenza della punta che, a seconda del modello di pennarello, può essere fine o grossa.

Il vantaggio principale derivante dall’utilizzo del pennarello è dato dal fatto che, a differenza del pennello, non necessita di grande precisione nel suo utilizzo e può essere usato praticamente da chiunque.

Occorre però far notare che i disegni o le scritte realizzate con questa tecnica tendono a essere meno resistenti rispetto a quelli realizzati mediante i colori liquidi.

L’unica cosa alla quale bisogna prestare attenzione è il fatto che, essendo indelebili, bisogna usarli con molta sicurezza e senza sbagliare: un eventuale errore, infatti, non potrebbe essere cancellato.

Una volta terminata la decorazione, inoltre, è necessario lasciar passare un paio d’ore per permettere al colore di asciugarsi, fissando poi la tinta con il ferro da stiro.

Tempere per i tessuti

Le tempere per i tessuti rappresentano un altro, validissimo strumento per dipingere sulla stoffa. Spesso vengono confuse con i colori acrilici per i tessuti ma, benché apparentemente siano simili, per distinguerli è sufficiente guardare la loro composizione: mentre le tempere sono infatti a base acquosa, gli acrilici contengono una resina speciale che li rende di fatto permanenti.

I colori a tempera, invece, si presentano molto pastosi e, una volta stesi, assumono un aspetto opaco. Rispetto ai pennarelli, necessitano di una perizia maggiore, in quanto devono per forza essere stesi con l’aiuto di un pennello, che non tutti sono in grado di maneggiare.

Il consiglio, pertanto, nel caso in cui si voglia dipingere la stoffa con le tempere, è quello di non impegnarsi in creazioni troppo complicate ma, al contrario, puntare sulla semplicità d’effetto e aiutandosi con alcuni piccoli trucchi: un concetto che avremo modo di approfondire meglio nel paragrafo successivo.

– Idee e spunti per decorare i vestiti

Nel paragrafo precedente ci siamo occupati di spiegare quali sono le tipologie di colore che si possono utilizzare per la pittura sul tessuto: abbiamo infatti visto che è possibile dipingere sia con i colori spray, che con tempere e pennarelli.

Quello che resta da chiarire ora è il procedimento corretto che bisogna seguire per colorare la stoffa, che è per l’appunto ciò di cui ci occupiamo in questo paragrafo.

Quando parliamo di stoffa, di fatto, ci riferiamo a qualsiasi tipo di tessuto che si presti a essere dipinto: molto spesso si tratta di vecchi vestiti che non ci piacciono più ma, incredibilmente, con una passata di colore e qualche accorgimento creativo, ci torna di colpo la voglia d’indossarli.

Per poter raggiungere questo obiettivo, tuttavia, è bene eseguire il lavoro con attenzione e seguendo delle regole precise. Vediamo quali sono.

Le regole d’oro per dipingere sulla stoffa

Di seguito proponiamo un elenco di regole che possono rivelarsi molto utili nel momento in cui decidiamo di cimentarci nella pittura su stoffa: se vogliamo che il nostro lavoro sia all’altezza delle nostre aspettative, quindi, è bene seguirle con grande attenzione.

  • Come prima cosa dobbiamo procurarci la tinta per tessuti che fa per noi e per il progetto che abbiamo in mente. Come abbiamo già avuto modo di spiegare, infatti, tutto dipende da ciò che vogliamo dipingere: se il nostro intento è quello di fare delle scritte, per esempio, allora i pennarelli sono la scelta l’ideale; se invece vogliamo sbizzarrirci nel disegno, allora è meglio optare per i comodissimi colori spray; se, infine, ci sentiamo dei veri artisti, allora ben vengano le tempere. Va da sé, naturalmente che, in quest’ultimo caso, dovremo ovviamente procurarci anche dei pennelli.
  • Il secondo step prevede invece la scelta del tessuto da dipingere: detto così sembra scontato, ma in realtà non lo è affatto. I tessuti migliori per questo scopo, infatti, sono quelli in fibra lavabile naturale e quelli misti con il 50% di cotone e il 50% di poliestere. Ciò significa che se la stoffa su cui vogliamo dipingere non è del tipo descritto dovremo mettere in conto qualche difficoltà in più.
  • Una volta scelto il nostro tessuto, preferibilmente dopo averlo lavato, lo dobbiamo preparare: scegliamo come postazione un tavolo ricoperto da fogli di giornale, poggiamoci sopra il nostro tessuto, per esempio una maglietta, e collochiamo un cartone per dividere la sua parte anteriore da quella posteriore. Completiamo l’opera fissandola con degli spilli per evitare che possa muoversi.
  • Prima di procedere con il dipingere sulla nostra maglietta, è bene fare delle prove su di un foglio di carta: una volta soddisfatti, potremo trasferire il disegno sulla stoffa con l’aiuto di una matita leggera o, in alternativa, provare a riprodurlo direttamente a mano libera.
  • Eseguito il disegno, potremo finalmente sbizzarrirci a colorarlo come più ci piace, facendo attenzione a ripassare bene anche i suoi contorni (in questo caso, niente è meglio dei pennarelli).
  • Dopo che avremo terminato la nostra opera, sarà necessario lasciare asciugare la maglietta per un giorno intero e non lavarla per le successive settantadue ore.

Questo, in sostanza, è il procedimento corretto da seguire per dipingere sulla stoffa. Una volta che avremo preso la mano, l’esperienza ci risulterà decisamente piacevole e rilassante e scopriremo che perfino i nostri capi d’abbigliamento peggiori possono tornare a essere bellissimi con un pizzico di fantasia e di creatività.

– Come dipingere i tessuti con le diverse tecniche

Fino adesso abbiamo trattato la pittura sui tessuti dal punto di vista puramente tecnico, illustrando i vari tipi di colore che possiamo scegliere di utilizzare e il procedimento corretto da seguire.

Ora, invece, è il momento di lasciar andare la fantasia a briglia sciolta, divertendoci a mettere in pratica i seguenti spunti e idee, ideali per rivoluzionare completamente un vecchio capo d’abbigliamento ma non solo: anche un copridivano, una vecchia coperta e qualsiasi stoffa abbiamo in casa può letteralmente rinascere a nuova vita grazie a questi spunti fantasiosi e originali.

  • Tecnica dello stencil: si tratta di una delle decorazioni in assoluto più apprezzate e sfruttate, in quanto permette di ottenere degli effetti veramente belli. Essa consiste nel creare delle sagome su dei cartoncini, ritagliandone poi la parte centrale con l’aiuto di un taglierino o di un paio di forbici, lasciando però il bordo. In questo modo avremo per esempio la sagoma di un cuore dall’interno completamente vuoto, che sarà sufficiente appoggiare sul nostro tessuto e riempire di colore: il risultato sarà un bel cuore disegnato alla perfezione. Un’idea alternativa e in grado di ottenere lo stesso effetto prevede di utilizzare le classiche formine per i dolci.
  • Tecnica delle foglie: un effetto davvero bellissimo e fantasioso è quello che si ottiene dalla colorazione delle foglie, che possiamo procurarci in ogni momento, a prescindere dalla stagione. Più la foglia è secca, ovviamente, e più andrà maneggiata con attenzione. Una volta che ce le saremo procurate, andremo a stendere la nostra tempera (la scelta ideale, per questo lavoro) sul retro delle foglie, ossia la parte più ricca d’innervature. Fatto questo, non dovremo fare altro che appoggiare la parte dipinta della foglia sul nostro tessuto, a mo’ di stampino: il risultato lascerà senza fiato.
  • Tecnica della spugnetta: questa particolare e divertentissima tecnica prevede l’obbligo delle tempere, con le quali dovremo impregnare una semplice spugnetta, meglio se un po’ “sprimacciata”. Una volta che l’avremo immersa nel colore, infatti, potremo divertirci a “pucciarla” sul nostro tessuto, creando un incantevole e decisamente particolare effetto sfumato. Un’idea ancora più fantasiosa prevede di sagomare la spugna fino a darle una forma definita, per esempio una stella, procedendo poi nello stesso modo: in questo caso la nostra stoffa si riempirà di bellissime stelline sfumate.
  • Glitter, bottoni, conchiglie e pietre colorate: il tocco finale, quello in grado di dare quel “non so che” al nostro lavoro, consiste nell’eseguire ulteriori decorazioni utilizzando materiali di facile reperibilità come glitter, bottoni, conchiglie e pietre colorate. Il procedimento è molto semplice: mentre la vernice è ancora fresca, sarà sufficiente poggiarci sopra qualcuno di questi elementi decorativi, lasciando che aderisca e s’incolli bene. In alternativa, nel caso in cui abbiamo usato i pennarelli o se vogliamo semplicemente sentirci più sicuri, è possibile attaccarli anche con l’aiuto di una colla per tessuti. Il nostro disegno, in questo modo, apparirà ulteriormente ravvivato e “tridimensionale”.

– Conclusione

Siamo giunti al termine di questa nostra guida dedicata alla pittura su stoffa. Come abbiamo avuto modo di notare, per quanto si tratti di una tecnica basata su di un rigido procedimento da seguire, rappresenta comunque una delle attività più creative alle quali ci si possa dedicare ed è veramente in grado di regalare grandi soddisfazioni.

Per chiunque non l’abbia sperimentata, ci auguriamo che i nostri consigli servano da stimolo per cimentarsi in questo rilassante hobby fai da te, non foss’altro per provare qualcuna delle idee fantasiose che abbiamo proposto.

Dipingere i nostri vecchi capi d’abbigliamento o la stoffa che teniamo in casa e che pensavamo addirittura di buttare può infatti portare a risultati davvero sorprendenti, spingendoci a riutilizzare (o a reindossare) qualcosa per cui pensavo di aver perso completamente l’interesse. Provare per credere.

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