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Psocotteri: cosa sono, come individuarli e come eliminarli

Quando pensiamo a tutti gli insetti infestanti che possono capitarci dentro casa, il pensiero vola immediatamente a cimici, pulci e zecche, magari portate inavvertitamente dal nostro animale domestico.

L’idea che nella nostra abitazione possano annidarsi anche gli psocotteri difficilmente ci sfiora, eppure questi minuscoli parassiti sono più diffusi di quel che pensiamo.

Questa guida, dunque, nasce con lo scopo d’imparare a individuarli e a debellarli, spiegando anche come sono fatti e quali abitudini hanno.

Se vi è capitato di averli in casa sapete benissimo di cosa stiamo parlando, in caso contrario vi consigliamo comunque di proseguire con la lettura, in quanto si tratta pur sempre d’informazioni che potrebbero servire. 

– Psocotteri: come sono fatti e dove si possono trovare

Per poter comprendere l’oggetto di questa nostra guida, è di fondamentale importanza la conoscenza degli Psocotteri, detti anche “insetti della muffa“: un appellativo più che giustificato del quale avremo modo in seguito di comprenderne la ragione.

In questo paragrafo, pertanto, presenteremo nel dettaglio questi “simpatici” animaletti, spiegando come sono fatti e quali sono le loro abitudini.

Psocotteri: descrizione, caratteristiche e habitat

Gli psocotteri sono insetti piccolissimi di colore marroncino, che risultano difficilmente visibili a occhio nudo: la loro grandezza, infatti, si aggira poco sopra il millimetro, motivo per cui individuarli può essere piuttosto complicato.

Ad ogni modo, il loro aspetto ricorda vagamente quello di una formica: possiedono una testa molto grande dotata di occhi sporgenti, delle antenne lunghe e filiformi e un potente apparato boccale masticatore.

Solitamente dispongono inoltre di quattro ali membranose che, quando sono a riposo, vengono tenute a contatto con l’addome: in alcuni esemplari, tuttavia, esse si presentano in numero minore o sono addirittura assenti. Le zampe vengono utilizzate da questi insetti per lo più per camminare ma, all’occorrenza, permettono loro anche di saltare.

Per quanto riguarda l’habitat di questi parassiti, occorre sottolineare che essi si trovano a proprio agio tanto all’aperto quanto in casa: nel primo caso, infatti, gli psocotteri traggono il proprio nutrimento dai licheni, dai funghi e dalle alghe che crescono sui tronchi degli alberi; nel secondo, invece, amano nutrirsi di carta (motivo per cui non è insolito trovarli fra le pagine dei vecchi libri, che non vengono sfogliati da tanto tempo) e di muffa.

Da questa loro abitudine, che li porta a proliferare negli ambienti umidi, deriva l’appellativo con il quale li abbiamo precedentemente identificati: un appellativo che sta anche a indicare che, se nella nostra casa è presente della muffa, allora è assai probabile che siano presenti anche loro.

Psocotteri vs acari: differenze tra le due specie

Sebbene gli psocotteri si presentino perlopiù di colore marroncino, è vero che molto dipende anche dalla specie cui appartengono e non è affatto raro poter osservare la presenza di psocotteri bianchi, che possono anche venire confusi con gli acari della polvere.

Questi ultimi, tuttavia, sono parassiti completamente diversi e con caratteristiche differenti, per cui è molto importante non fare confusione tra le due specie. Di seguito, quindi, andiamo a elencare una serie di tratti che contraddistinguono gli acari: sebbene alcuni di questi li accomunino agli psocotteri, ci accorgeremo immediatamente che si tratta di fatto d’insetti diversi.

  • Gli acari della polvere sono insetti microscopici e invisibili a occhio nudo che vivono e si nutrono delle nostre cellule morte, così come di quelle dei nostri animali.
  • L’habitat primario di questo tipo d’insetti è il nostro letto: per quanto sia disgustoso anche il solo pensarlo, un materasso usato contiene un numero di acari stimato tra i centomila e i dieci milioni d’individui.
  • La proliferazione degli acari avviene soprattutto nelle abitazioni in cui sono presenti i seguenti fattori: scarsa ventilazione; elevata umidità; alte temperature; fonti di alimentazione adeguate, derivanti per lo più dai nostri materiali organici e da quelli dei nostri animali; materassi molto vecchi; muffa.

Come possiamo vedere, dunque, tra acari e psocotteri sussistono indubbiamente delle somiglianze: i primi, tuttavia, oltre a non essere visibili a occhio nudo, possono anche dare luogo a gravi allergie.

I secondi, invece, a meno di non essere persone particolarmente sensibili, non sono soliti procurare alcuna allergia, ma diventano un problema nel momento in cui iniziano a proliferare, infestando letteralmente la nostra abitazione.

– Come eliminare gli psocotteri: metodi e strategie per debellarli

Dopo aver illustrato nel dettaglio come si presentano gli psocotteri, distinguendoli anche dagli acari (che, per quanto disgustosi, sono di fatto invisibili e costituiscono un problema soltanto per le persone allergiche), è tempo di concentrarci sui metodi e le strategie che si possono sfruttare per liberarci definitivamente da questi parassiti.

Com’è facilmente intuibile, non si tratta di un lavoro semplice e veloce ma, al contrario, richiede pazienza, impegno e dedizione.

Del resto, è risaputo che le infestazioni di insetti e parassiti, a prescindere dalla specie, sono problemi che richiedono tanto tempo da spendere ed è una cosa per la quale non ci si può fare nulla.

Se, pertanto, il nostro problema è dato dagli psocotteri e dal come eliminarli, l’unica cosa da fare è procedere per tentativi fino a essere certi di aver debellato completamente l’infestazione.

Debellare gli psocotteri: come bisogna procedere

Di seguito proponiamo un elenco molto dettagliato che illustra, punto per punto, come bisogna procedere al fine di eliminare gli psocotteri presenti in casa nostra.

Al fine di essere certi di svolgere un buon lavoro, è bene seguire tutti questi passaggi con grande attenzione e precisione, non lasciando nulla d’intentato.

  • La prima cosa che bisogna fare per liberarsi di questi parassiti consiste nello sbarazzarsi degli oggetti da essi colonizzati: come abbiamo detto, infatti, gli psocotteri amano particolarmente la carta dei vecchi libri, ma anche le scatole di cartone, le risme di fogli e il cibo lasciato in giro (per esempio una vecchia scatola di cereali che è rimasta aperta e inutilizzata).
  • Se siamo particolarmente legati a uno degli oggetti divenuti preda di questi insetti, non dobbiamo disperare: una soluzione alternativa consiste nell’inserirlo in una busta sigillata per poi infilarlo nel congelatore e lasciarcelo per uno o due giorni. Trascorso questo tempo, potremo toglierlo e pulire l’oggetto con un aspirapolvere per liberarlo dagli psocotteri morti congelati.
  • Un’idea per liberarci da questi parassiti e, allo stesso tempo, impedirne un eventuale ritorno, consiste nell’eliminare quella che rappresenta la loro principale forma di sostentamento e causa di proliferazione: la muffa. Questa sostanza, come ben sappiamo, non è salutare a prescindere, per cui liberarcene significa agire su due fronti: debellare gli psocotteri, impedendone il ritorno; e rendere l’ambiente in cui viviamo molto più salubre.
  • Acquistare un umidificatore può essere un’ottima soluzione in grado di agire alla radice, impedendo la formazione della muffa e rendendo l’ambiente molto meno umido. Gli psocotteri, infatti, prolificano in presenza di umidità e, se noi riuscissimo a mantenerne il livello al di sotto del 50%, creeremmo un ambiente decisamente ostile per questi insetti.
  • Le perdite d’acqua non dovrebbero essere mai trascurate: oltre al fatto che si tratta di un ignobile spreco, esse rappresentano un vero e proprio “Paese dei Balocchi” per i nostri amici psocotteri. Dunque, oltre ad assicurarci che nessuno dei nostri rubinetti abbia delle perdite (e in tal caso intervenire immediatamente), è bene anche servirsi dei tappetini per i piedi quando facciamo la doccia o il bagno; pulire subito ogniqualvolta versiamo acqua per sbaglio e, per finire, munire di un sottovaso tutte le nostre piante.
  • Un altro tentativo che si può fare consiste nel migliorare l’areazione della nostra casa, sfruttando tutto ciò che è in nostro potere: finestre aperte spesso, ventilatore e condizionatore, soprattutto in zone particolarmente soggette all’umidità come il bagno.
  • Come ultima e disperata risorsa, infine, è possibile ricorrere agli insetticidi: di fatto non si tratta della soluzione ideale ma, se l’infestazione è tale da essere ormai visibilissima a occhio nudo e a livelli decisamente preoccupanti, allora l’utilizzo delle sostanze chimiche diventa praticamente obbligatorio.

Una volta che avremo eseguito tutte queste operazioni, sarà necessario passare alla seconda fase del lavoro: ripulire completamente la casa, onde essere certi del fatto che i nostri nemici siano veramente stati tutti debellati.

Pulizia della casa dopo l’infestazione: come farla

Esattamente come per la sezione precedente, anche in questa andremo a proporre una serie di punti programmatici che bisogna seguire con attenzione: lo scopo, in questo caso, è quello di effettuare una minuziosa pulizia della nostra casa, tale da avere la certezza che gli psocotteri l’abbiamo lasciata definitivamente.

  • Passare l’aspirapolvere come mai abbiamo fatto in vita nostra, dedicando un’attenzione certosina a ogni singolo angolo della casa, soprattutto quelli più nascosti che magari non abbiamo mai nemmeno pensato di dover pulire.
  • Lo stesso lavoro dobbiamo farlo, ahimè, su tutti i nostri libri se essi sono stati presi di mira dai parassiti: magari possiamo sfruttare un piccolo aspiratore portatile, da passare lungo tutte le pagine e le copertine.
  • Tutta la zona dell’infestazione, per esempio la libreria, dev’essere momentaneamente privata dei suoi oggetti e le mensoline devono essere spolverate e disinfettate con un buon solvente.
  • Se abbiamo l’abitudine di conservare vecchi oggetti di carta, come per esempio i quaderni di quando andavamo a scuola o antichi scatoloni nei quali abbiamo riposto i nostri giocattoli, sarebbe bene sbarazzarcene. Per quanto la cosa possa dispiacerci, questo è proprio il tipo di oggetti che attira gli psocotteri come il miele fa con le api, il che significa che tenerli in casa ci espone al rischio di una loro infestazione.
  • Una volta effettuata la pulizia, possiamo completare il lavoro sfruttando qualche strategia per proteggere la nostra casa: conservare il cibo in contenitori ermetici, mettere i libri e le scatole su mensole alte lontane dal pavimento e magari darci al bricolage imparando a ricoprire libri e quaderni con copertine di plastica sono tutti escamotage che possono prevenire un’infestazione di psocotteri.

Come si evince facilmente da quest’elenco, liberarsi degli psocotteri non è affatto facile, nel senso che serve molta pazienza, impegno e dedizione. Quello che infastidisce maggiormente di questi parassiti è la loro particolare predilezione per la carta che, come abbiamo visto, li porta spesso e volentieri a colonizzare i nostri amati libri.

Dato che nessun lettore riuscirebbe mai a separasi dai propri libri a cuor leggero, nel prossimo paragrafo andremo a suggerire una serie di rimedi naturali ideati per tenere lontani gli psocotteri dai nostri adorati libri.

Non si tratta soltanto di una questione puramente sentimentale: una volta appreso come contrastare il formarsi della muffa, prima causa della proliferazione dei parassiti, è importante imparare come evitare che i libri divengano la seconda, proteggendoli e difendendoli dall’invasione di questi detestabili animali.

– Psocotteri nella carta: quando a essere attaccati sono i nostri libri

Dopo tutto quello che abbiamo detto, dovrebbe essere ormai chiaro che i nostri amici psocotteri possiedono una particolare predilezione per la carta, soprattutto quella dei libri.

Le pagine dei volumi più vecchi, quelli soggetti a fare la muffa, costituiscono un’irresistibile attrattiva per questi parassiti che, alla prima occasione, non esitano a infilarvisi e a farne la propria dimora.

Un’infestazione di questo tipo è tutto fuorché auspicabile, in quanto nei casi peggiori potrebbe tradursi con la totale e definitiva rinuncia dei nostri amati libri, dei quali dovrebbe obbligatoriamente disfarci.

Come fare per evitare che questo accada? Ebbene, anche in questi casi è possibile ricorrere a una serie di utili rimedi, il cui scopo è perlopiù preventivo.

A differenza di quelli che abbiamo elencato nel paragrafo precedente, infatti, queste sono soluzioni pensate specificatamente per i libri e che devono essere utilizzate allo scopo di prevenire ed evitare un’infestazione di psocotteri (o, magari, dopo l’infestazione: per evitare che essi possano ritornare). Vediamo insieme di cosa si tratta.

Rimedi naturali per proteggere i libri dagli psocotteri

Di seguito andiamo a elencare alcuni semplici rimedi naturali idearti per proteggere i nostri libri dall’attacco degli pscotteri e, in generale, di muffa e parassiti vari. Scopriamo quali sono.

  • Bicarbonato di sodio: questa sostanza risulta molto utile per prevenire la formazione di muffa, con relativo cattivo odore responsabile di attirare gli odiati psocotteri. Per utilizzarla, è sufficiente usare la miscela in polvere spalmata su di un pennellino, che dovrà poi essere passato al centro della legatura delle pagine.
  • Talco mentolato: anche questa seconda sostanza, con il suo caratteristico profumo di eucalipto, risulta particolarmente invisa ai parassiti. Utilizzarla come “detergente” per pulire i nostri libri, sia quelli vecchi che quelli freschi di acquisto, può rivelarsi una maniera molto utile non solo per proteggerli, ma anche per garantire loro una migliore conservazione.
  • Foglie di lavanda: avete mai pensato di realizzare graziosi segnalibri con le foglie di lavanda? Ebbene, oltre a costituire un regalo molto originale, queste foglie hanno il merito di svolgere un’eccellente funzione protettiva. È sufficiente tenerne qualcuna tra le pagine dei nostri libri (andandole a sostituire di tanto in tanto) e la protezione sarà assicurata. Lo stesso risultato si può ottenere anche con le foglie di altre piante, come per esempio l’alloro e la citronella.

Oltre a utilizzare questi rimedi naturali, sicuramente molto utile, è bene però seguire alcune regole di comportamento relative al mantenimento dei libri e che possono aiutare molto nell’evitare che fra le loro pagine si formi la muffa, con tutto ciò che ne consegue. Ne parliamo nella prossima sezione.

Come evitare il formarsi della muffa fra i libri: le regole da seguire

Di seguito elenchiamo una serie di regole che, se seguite in maniera corretta, possono evitare che i nostri libri divengano preda dell’attacco della muffa. Essa, come dovrebbe essere ormai chiaro, è infatti la diretta responsabile della presenza degli psocotteri, di conseguenza: via una, via gli altri.

  • I libri, di regola, dovrebbero essere posti soltanto in posti asciutti e arieggiati, esenti da qualsiasi forma di umidità. Proprio per questo motivo, tenerli rinchiusi in un armadio, che magari apriamo raramente, non è certamente una buona idea.
  • I libri dovrebbero essere sistemati verticalmente, uno di fianco all’altro ma senza pressarli troppo: ciò è importante al fine di consentire loro di “respirare”, facendo comunque penetrare un po’ d’aria tra un volume e l’altro.
  • Una buona pratica consiste nello sfogliare i libri di tanto in tanto: è un modo per far loro prendere aria ed evitare il formarsi della muffa fra le pagine.
  • Se dovessero risultare evidenti i primissimi segni della presenza della muffa, si può fare in questo modo: prendere il phon e regolare il suo getto su un grado di calore minimo. Fatto questo, si deve procedere a phonare tutto il libro, avendo cura che l’aria lo raggiunga in ognuna delle sue parti: tra le pagine, lungo le rilegature, sulla copertina, ecc. La durata di questo processo non deve superare i cinque minuti per libro e l’ideale sarebbe farlo in una giornata già calda e secca di suo. Se mentre lo facciamo notiamo la presenza di qualche parassita, allora bisogna subito correre ai ripari, infilando il volume in un sacchetto sottovuoto e tenendolo lì per una ventina di giorni. Quando lo tireremo fuori, quei primi parassiti saranno morti senza aver avuto la possibilità di riprodursi.

– Conclusione

Siamo giunti al termine di questa guida dedicata agli psocotteri, gli odiatissimi insetti della muffa che, se non vengono fermati in tempo, sono capaci di dare luogo a una fastidiosa infestazione.

Come abbiamo avuto modo di scoprire, infatti, uno dei loro luoghi prediletti è rappresentato dalla nostra libreria, dove questi parassiti possono trovare tanti libri nei quali annidarsi.

Ad ogni modo, a prescindere dal luogo che essi decidono d’infestare, la prevenzione è sempre l’arma migliore, arma che, in questo caso, si traduce nell’evitare a prescindere la formazione di muffa e umidità.

Questo è di fatto il consiglio migliore che possiamo dare, nonché quello che riassume l’intera guida.

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