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Servizio elettrico nazionale: Enel, E-distribuzione, Enel Energia. Scopriamo le differenze

Il Servizio Elettrico Nazionale è un’azienda italiana di proprietà del gruppo Enel, che opera nel campo della vendita dell’energia elettrica.

Il suo scopo consiste nel vendere quest’energia ai clienti di maggior tutela, il che contribuisce a distinguerla da un altro ente parallelo ugualmente importante ma che opera all’interno del libero mercato, vale a dire Enel Energia.

Quest’ultimo, a sua volta, si differisce da E-distribuzione, azienda che opera anch’essa nel settore dell’energia elettrica, occupandosi però della sua distribuzione sul territorio nazionale.

Proprio perché si tratta di un discorso particolarmente complesso, abbiamo deciso di creare una guida che illustri in maniera più chiara le finalità e gli scopi di ciascuno di questi singoli enti.

Per quanto ognuno di noi abbia ben presente queste aziende, infatti, è innegabile che sussista una certa confusione in merito ai loro specifici compiti, sui quali è dunque necessario fare chiarezza. Se ritenete l’argomento di vostro interesse, pertanto, non avete che da proseguire con la sua lettura

– Enel Servizio Elettrico Nazionale: che cos’è e quali sono le sue funzioni

L’Enel Servizio Elettrico Nazionale, oggi chiamato Servizio Elettrico Nazionale S.p.A. è, come abbiamo già anticipato, un’azienda italiana facente parte del gruppo Enel: la più grossa multinazionale italiana operante nel settore dell’energia elettrica e del gas.

In questo paragrafo, dunque, cercheremo di capire a chi si rivolgono i servizi forniti da questa azienda, illustrandone brevemente anche la storia.

Breve storia del Servizio Elettrico Nazionale

Il Servizio Elettrico Nazionale ha origine il 13 dicembre 2007 in seguito a una disposizione della Legge 125/07, che ha disposto la creazione di un servizio di vendita dell’energia elettrica ai clienti in regime di maggior tutela: un concetto che spiegheremo meglio nella prossima sezione.

Dal 1° gennaio 2017 l’azienda acquisisce quello che è il suo nome attuale, passando dal chiamarsi Enel Servizio Elettrico Nazionale a Servizio Elettrico Nazionale. Questo ente, dunque, opera nel campo dell’energia elettrica insieme ad altri due enti: Enel Energia ed E-distribuzione.

Si tratta di tre rami aziendali ugualmente importanti e tutti operanti nel settore energetico, ciascuno dei quali in un suo ruolo preciso e definito.

A chi si rivolge il Servizio Elettrico Nazionale?

Come abbiamo già detto, il Servizio Nazionale si occupa di vendere energia elettrica ai clienti di maggior tutela, ma cosa s’intende esattamente con questa espressione? Si tratta di un modo di definire le persone e gli enti che usufruiscono specificatamente di questo servizio energetico. Essi sono:

  • i clienti residenziali;
  • i clienti non residenziali in possesso di tutte le forniture in bassa tensione, che abbiano un fatturato annuo che non superi i dieci milioni di euro e un numero di dipendenti inferiore a cinquanta;
  • le utenze d’illuminazione pubblica che scelgono di non rivolgersi al mercato libero.

Questi in elenco sono dunque i clienti che usufruiscono dell’energia del Servizio Nazionale, i cui prezzi sono ovviamente stabiliti dall’Autorità di Regolazione per Energia elettrica, Reti e Ambiente (ARERA) nelle aree territoriali in cui E-distribuzione, ossia l’ente che si occupa di distribuire l’energia, è concessionaria del servizio.

Nella prossima sezione, pertanto, andremo a spiegare in che cosa consiste esattamente questa Autorità e quali sono i compiti esatti da essa assolti.

ARERA: cos’è e quali sono i suoi compiti

L’ARERA, acronimo che sta a significare “Autorità di Regolazione per Energia elettrica, Reti e Ambiente” è l’ente che svolge i compiti di regolazione e di controllo nei settori dell’energia elettrica e del gas.

Questo è l’ultimo appellativo con cui esso viene designato a partire dal 2018, anno nel quale all’Autorità sono stati conferiti poteri di controllo anche in ambito ambientale. L’ARERA, dunque, è incaricata di svolgere compiti molto specifici, vale a dire:

  • fissa periodicamente i prezzi massimi per la fornitura di gas ed energia nel regime di maggior tutela;
  • detta le regole necessarie per poter garantire alle utenze un servizio qualitativamente efficiente;
  • controlla che non vengano violate le regole;
  • cerca di risolvere gli eventuali reclami da parte degli utenti.

Questi, dunque, sono i compiti principali svolti dall’ARERA, il primo e più importante dei quali consiste nel fissare i prezzi relativi al Servizio Elettrico Nazionale.

Chiarito questo, dunque, cerchiamo ora di capire se e come è possibile contattare questo servizio e, nello specifico, a quale numero: ne parliamo nel prossimo paragrafo.

– Numero verde del Servizio Elettrico Nazionale: qual è e come si usa

Come abbiamo detto alla fine del paragrafo precedente, è possibile contattare il Servizio Elettrico Nazionale a un numero verde, gratuito per tutti i clienti e le utenze che usufruiscono dei servizi di quest’ente.

Il numero in questione è 800 900 800 e la chiamata può essere effettuata a titolo gratuito da tutti i telefoni di rete fissa nazionale. Scopo di questo numero è infatti quello di fornire chiarimenti o informazioni utili a tutti coloro che ne sentono il bisogno.

I principali motivi che spingono un cliente o un’utenza a contattarlo sono solitamente legati alle più comuni questioni e problematiche che si possono riscontrare usufruendo del servizio: la stipulazione o la disdetta di un contratto, la modifica della potenza del contatore, l’invio della lettura del contatore e, in generale, tutte le informazioni generali e i reclami che un cliente si sente in dovere di far presente.

Come funziona l’800 900 800

Il numero verde 800 900 800 è attivo tutti i giorni, dal lunedì alla domenica, in una fascia oraria compresa dalle 7 alle 22. L’unico periodo in cui non è possibile contattarlo è quello relativo alle festività natalizie.

Come abbiamo già detto, per poter usufruire dei servizi offerti da questo numero, è necessario chiamarlo da un telefono fisso: telefonata che viene effettuata a titolo totalmente gratuito.

Diverso è invece il caso in cui essa venga fatta da cellulare, allorché la questione cambia: il numero verde del Servizio Elettrico Nazionale, infatti, non è adibito a ricevere le chiamate da telefono mobile. Come bisogna fare in questi casi?

Servizio Elettrico Nazionale: il numero per i cellulari

Come abbiamo affermato alla fine della sezione precedente, l’800 900 800 è un numero valido soltanto per le chiamate da telefono fisso. Non tutti, però, dispongono del fisso, in quanto la proliferazione e l’estrema comodità dei cellulari l’ha reso di fatto obsoleto, nonché abbastanza inutile.

Per coloro che avessero a disposizione soltanto il telefonino, dunque, il Servizio Elettrico Nazionale ha istituito un altro numero da chiamare, vale a dire il 199 50 50 55.

Pur rispettando gli stessi orari e disponibilità del numero verde (da lunedì alla domenica dalle 7 alle 22, festività natalizie escluse), quest’altro recapito ha purtroppo lo svantaggio di essere a pagamento, con tariffe che variano a seconda dell’operatore telefonico di cui si fa uso.

Cosa succede se si chiama dall’estero

Cosa succede nel caso in cui un cliente abbia la necessità di contattare il Servizio Elettrico Nazionale pur trovandosi all’estero? Ebbene, anche in questo caso l’ente ha messo a disposizione un numero telefonico appositamente designato a questo scopo.

Proprio come nel caso delle chiamate da cellulare, anche quelle a questo numero sono ovviamente a carico del chiamante, quindi a pagamento e soggette alle tariffe dell’operatore telefonico da egli usato. Il numero in questione è: +39 02 301 720 11 ed è valido esclusivamente per le chiamate effettuate da zone fuori dal territorio nazionale.

Come possiamo vedere, dunque, sotto l’aspetto della comunicazione con i suoi clienti, il Servizio Elettrico Nazionale ha pensato proprio a tutto, istituendo un numero verde gratuito per le chiamate normali dall’Italia e due numeri aggiuntivi a pagamento per quelle da cellulare e dall’estero.

In questo modo, infatti, l’azienda ha effettivamente tenuto in conto ogni possibilità, venendo incontro a ogni esigenza del cliente, quantomeno nel caso in cui egli decida di contattarla via telefono. Ma è solo questa l’unica maniera per parlare con gli operatori o ve ne sono altre?

– La PEC del Servizio Elettrico Nazionale: cos’è e come funziona

Dopo aver parlato nel dettaglio di come bisogna fare per contattare telefonicamente il Servizio Elettrico Nazionale, abbiamo concluso il paragrafo precedente con una domanda molto importante: il telefono rappresenta la sola e unica modalità tramite la quale è possibile richiedere informazioni all’azienda? Ovviamente no.

A partire dal 2013, infatti, tutte le società hanno l’obbligo di agevolare la comunicazione con i propri clienti sfruttando, oltre ai mezzi tradizionali, anche una via decisamente più innovativa e tecnologica: la PEC.

La PEC, ossia la Posta Elettronica Certificata, è nata come una geniale alternativa alla raccomandata con ricevuta di ritorno, rivoluzionando così la comunicazione fra azienda e cliente.

Il Servizio Elettrico Nazionale, ovviamente, dispone anch’esso di una PEC ma, prima di svelarvi quale sia, riteniamo utile spiegarvi brevemente come dovete fare per comunicare tramite questo metodo.

Come funziona la PEC

Come s’intuisce chiaramente dal suo nome, la PEC è un messaggio con valenza legale che, in quanto tale, rappresenta una maniera eccellente di comunicare con le aziende in tutta sicurezza.

Nel momento in cui inviamo questo tipo di mail, infatti, avremo sin da subito la certezza del suo arrivo al nostro destinatario (o, in caso di fallimento, sapremo subito che il messaggio non è giunto a destinazione): ciò avviene mediante una ricevuta che compare nella casella di posta del mittente, ricevuta che funge da prova legale circa l’effettivo arrivo del nostro messaggio all’indirizzo mail cui lo abbiamo inviato.

La PEC inoltre, è dotata di un sistema di protezione tale che né il messaggio in essa contenuto, né gli eventuali allegati possono essere modificati in alcun modo. Tutto questo a fronte dei vantaggi tipici della posta elettronica, vale a dire l’arrivo immediato del messaggio al destinatario e il servizio a costo zero (eccettuato il canone annuo che si richiede di pagare a chi utilizza la PEC).

Questo sistema di comunicazione, in sostanza, possiede il merito di coniugare la comodità della mail al valore legale della raccomandata con ricevuta di ritorno ed è questo ciò che la rende così geniale.

Come sfruttare la PEC per comunicare con il Servizio Elettrico Nazionale

Se vogliamo comunicare con il Servizio Elettrico Nazionale sfruttando questo metodo innovativo e totalmente sicuro, dobbiamo come prima cosa crearci un account PEC.

Per farlo dobbiamo necessariamente scegliere un gestore che offre questo tipo di servizio, tenendo in considerazione il fatto che sono tutti a pagamento: come abbiamo già avuto modo di spiegare, infatti, l‘invio di ogni singola PEC è gratuito a fronte però del pagamento di un canone annuo.

Dopo aver inviato la documentazione necessaria per creare il nostro account e averlo configurato, allora saremo liberi di procedere all’invio delle nostre PEC, indirizzandole al contatto del Servizio Elettrico Nazionale, che è il seguente: [email protected].

Tutte le comunicazioni inviate a questo indirizzo, dunque, avranno un valore 100% legale e comprovabile, rappresentando così la maniera più sicura ed efficace per esporre i nostri dubbi, fare reclami e avere tutte le informazioni che ci servono.

– Le tariffe del Servizio Elettrico Nazionale

Dopo aver parlato di come bisogna fare per comunicare con il Servizio Elettrico Nazionale, è giunto il momento di concentrarci su di un argomento un po’ più sgradito, ma purtroppo d’importanza fondamentale: le tariffe che esso mette a disposizione per i propri clienti.

Tutti noi, infatti, sappiamo che per poter usufruire della luce bisogna pagare determinati costi, che però non sono fissi, ma variano a seconda del tipo di offerta di nostro interesse.

In questo paragrafo, dunque, andremo ad esaminare le due tipologie di offerta proposte dal Servizio Elettrico Nazionale, che corrispondono ad altrettante tipologie di tariffe: quella monoraria e quella bioraria.

Questi due tipi di tariffe si differenziano sostanzialmente in un unico, fondamentale punto: quella monoraria è un’offerta che propone un costo orario fisso che rimane lo stesso in tutte e ventiquattro le ore della giornata; quella bioraria, invece, consente di pagare un prezzo più basso in corrispondenza di determinati giorni della settimana e specifiche fasce orarie.

Per poter comprendere il funzionamento di entrambe queste offerte, pertanto, dobbiamo innanzitutto capire come funziona la questione delle fasce orarie e cosa cambia tra l’una e l’altra.

Le fasce orarie della luce: come e perché cambia il prezzo dell’energia

Come abbiamo già spiegato in uno dei paragrafi precedenti, il costo dell’energia è stabilito dall’ARERA che, allo scopo di favorire un comportamento corretto e virtuoso nei cittadini, ha fissato delle specifiche fasce orarie di consumo.

Esse sono soggette a costi diversi, che a loro volta riflettono quello che è l’effettivo costo di produzione di energia relativo a quella determinata fascia oraria. In totale abbiamo infatti quattro fasce di consumo, che sono:

  • la fascia F1, che è quella di punta, e copre le ore comprese tra le 8 e le 19, dal lunedì al venerdì, esclusi i giorni di festività nazionali;
  • la fascia F2, che comprende gli orari tra le 7 e le 8 e  tra le 19 e le 23, dal lunedì al venerdì. Questa fascia, inoltre, comprende anche le ore tra le 7 e le 23 del sabato, sempre escludendo le festività nazionali;
  • la fascia F3 comprende invece tutte le ore tra mezzanotte e le 7 e tra le 23 e le 23 dal lunedì al sabato, oltre che gli orari delle giornate festive e della domenica;
  • la fascia F23, infine, viene chiamata così perché riunisce tutte le ore delle fasce F2 ed F3.

Queste fasce, come si è detto, corrispondono ciascuna a un costo diverso che, a sua volta, dipende dal consumo dell’energia.

Il motivo è facilmente intuibile: la fascia F1, ossia quella di punta, rappresenta quella in cui il consumo richiesto di energia è ai suoi livelli massimi, in quanto in quei giorni e in quegli orari sono attive fabbriche, industrie, uffici, negozi e, in generale, tutte le attività che si svolgono normalmente nelle giornate infrasettimanali.

Una così grande quantità di energia richiede la messa in funzione di più impianti o comunque d’impianti più costosi e, di conseguenza, il prezzo del servizio sale.

Viceversa, nelle fasce orarie in cui sono richiesti meno consumi, la richiesta di energia diminuisce e, di conseguenza anche il suo costo. Da questa differenziazione basata sulle fasce derivano le due principali tariffe cui abbiamo accennato: quella monoraria che, per l’appunto, non tiene conto di questa suddivisione e propone una tariffa sempre uguale; quella bioraria che, al contrario, prevede tariffe diverse a seconda delle fasce d’utilizzo.

La tariffa monoraria

Nella tariffa monoraria il prezzo dell’energia resta sempre lo stesso, come abbiamo detto, non tenendo conto della differenziazione tra le varie fasce orarie.

Essa viene quindi calcolata sul totale dell’energia utilizzata durante la giornata e, in quanto tale, è consigliata soprattutto a coloro che trascorrono in casa la maggior parte del loro tempo: i pensionati, le casalinghe o i lavoratori freelance che hanno trasformato la propria casa nel loro ufficio personale sono tutte persone per le quali questo tipo di tariffa effettivamente conviene.

Lo stesso discorso vale anche per quelle aziende o imprese che funzionano solo nelle ore diurne, mentre durante le notturne non hanno motivo di consumare energia.

Il vantaggio di utilizzare questo tipo di tariffa, pertanto, è dato dal fatto di usufruire dell’energia soltanto nelle ore diurne: il contatore, di conseguenza, calcola solo il consumo delle suddette ore, portando così il cliente a godere di un risparmio notevole.

Tutto questo, naturalmente, a patto di rientrare nelle categorie di persone o aziende che abbiamo precedentemente descritto: per tutte le altre, infatti, è meglio optare per una tariffa di tipo biorario.

La tariffa bioraria

La tariffa bioraria, com’è facilmente intuibile, è il contrario della tariffa monoraria. Mentre quest’ultima prevede un prezzo fisso a prescindere dagli orari e dai giorni della settimana, infatti, quella bioraria prevede invece un prezzo differenziato a seconda delle fasce nelle quali si consuma.

Questo tipo di offerta, dunque, conviene soprattutto a coloro che sono raramente in casa durante la giornata e che pertanto sfruttano il consumo energetico domestico soprattutto la sera, nei weekend e nei festivi.

– Enel Energia: l’azienda che opera nel settore del mercato libero

Come avevamo anticipato nell’introduzione, Il Servizio Elettrico Nazionale è un’azienda di proprietà dell’Enel, ma non dev’essere confuso con Enel Energia: mentre il primo opera infatti per i clienti di maggior tutela, il secondo opera invece all’interno del libero mercato.

La differenza, spiegata in maniera molto semplice, consiste in due tipi di offerte diverse destinate al cliente: nel caso in cui una persona opti per il Servizio Elettrico Nazionale, infatti, pagherà quanto stabilito dall’ARERA; nel caso in cui scelga invece di riferirsi a Enel Energia, potrà godere di tariffe più diversificate stabilite dall’ente stesso, sulla base delle esigenze della propria clientela e nel pieno rispetto delle regole della concorrenza.

Servizio Elettrico Nazionale o Enel Energia?

A questo punto, la domanda che un consumatore potrebbe farsi è la seguente: quale di queste due aziende devo scegliere? Qual è la più conveniente per me?

Per rispondere, è opportuno innanzitutto avere presente i due fattori importanti che differenziano Enel Energia dal Servizio Elettrico Nazionale. Scopriamoli insieme:

  • la prima differenza la ritroviamo per quanto riguarda il servizio Enel: oltre all’elettricità, infatti, esso comprende anche offerte per il gas e per i servizi energetici, allo scopo non solo di ridurre i consumi, ma anche di effettuare controlli alla caldaia e all’impianto elettrico;
  • la seconda differenza, invece, è data dal fatto che Enel Energia offre la possibilità di godere di tariffe a prezzo bloccato per uno o due anni, permettendo così al consumatore di tutelarsi contro i rincari improvvisi.

La differenza in merito a quale scegliere tra questi due enti, dunque, spetta al singolo cliente, ossia a ognuno di noi: ciascuno, infatti, deve sentirsi libero di decidere sulla base delle proprie esigenze e necessità, naturalmente dopo aver fatto i dovuti calcoli allo scopo di trovare la tariffa maggiormente conveniente.

Quello che non bisogna scordarsi, infatti, è che di fatto stiamo parlando di un’unica società, vale a dire Enel, che s’impegna quotidianamente a venire incontro il più possibile alle esigenze dei propri clienti.

Un esempio lampante, in questo senso, è dato da un ottimo servizio chiamato Prontoenel: grazie a questa utilissima opzione, infatti, il cliente ha la possibilità di farsi richiamare da un operatore della società, prenotando la chiamata sul sito.

L’unica cosa che gli viene richiesta, all’atto di prenotazione, è quella d’inserire il proprio numero, il motivo per cui vuole essere chiamato ed entro quale tempistica: una possibilità che testimonia quando Enel sia rispettosa dei suoi clienti e del loro tempo.

– E-distribuzione: la società che distribuisce l’energia elettrica

Dopo aver illustrato quali sono i compiti e le funzioni del Servizio Elettrico Nazionale e di Enel Energia, arriviamo ora a parlare della terza società facente parte del gruppo Enel, vale a dire E-distribuzione.

Come il suo nome stesso suggerisce, lo scopo di questa azienda è quello di distribuire l’energia elettrica su tutto il territorio nazionale, raccogliendo in un’unica, grande rete non solo i destinatari finali di quest’energia, ma anche i produttori stessi che, dopo averla generata nei loro impianti, danno il via alla sua diffusione.

Attività svolte da E-distribuzione

Di seguito andiamo a elencare quelle che sono le principali attività svolte da E-distribuzione:

  • la prima attività riguarda la connessione tramite la quale clienti e produttori possono collegarsi alla rete nazionale di distribuzione dell’energia;
  • la seconda si occupa invece del trasporto e della trasformazione dell’energia elettrica prelevata e immessa dai clienti e dai produttore collegati alla suddetta rete;
  • la terza attività, infine, riguarda l’installazione e la misurazione degli strumenti di rilevazione della quantità di energia elettrica.

Come s’intuisce chiaramente da quest’elenco, le funzioni svolte da E-distribuzione sono assolutamente fondamentali, trasformando l’azienda nel maggior distributore d’energia di tutto il territorio italiano.

Oltre a questo, l’ente ha il dovere d’intervenire su richiesta dei suoi clienti nel caso in cui dovessero verificarsi guasti all’impianto domestico o problemi generali sulla rete.

Di conseguenza, è molto importante sapere esattamente come bisogna procedere per contattare l’azienda, sapendo quali numeri chiamare a seconda dell’esigenza in questione.

Come contattare E-distribuzione

Quando si decide di contattare E-distribuzione, è bene innanzitutto avere bene in chiaro una cosa: l’azienda accetta telefonate soltanto nel caso in cui vi sia la necessità di segnalare dei guasti; in tutti gli altri casi, invece, è obbligatorio inviare un testo scritto, anche nel caso di eventuali reclami.

Detto questo, dunque, andiamo a esaminare le varie forme di contatto che questo ente mette a disposizione dei suoi clienti:

  • numero verde del Pronto Intervento Guasti: 803 500, attivo ventiquattr’ore al giorno e raggiungibile sia tramite telefono fisso che cellulare;
  • numero verde per esigenze personali (sostituzione contatore, pratiche burocratiche, ecc…): corrisponde sempre all’803 500 ma, in questo caso, bisogna rispettare un orario ben preciso, che va dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18, mentre il sabato è a disposizione solo dalle 9 alle 13;
  • numero per chiamate dall’estero: 02 911 55 155;
  • numero di fax: 800 046 674;
  • casella postale per le comunicazioni scritte: 5555 – 85100, Potenza;
  • link per avere assistenza durante la navigazione sul sito: help online.

Se quest’elenco riguarda propriamente i clienti, per i produttori di energia esiste invece una serie di contatti appositamente istituita per loro:

  • numero verde per le informazioni: 800 085 577, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18 e il sabato dalle 9 alle 13;
  • fax verde per reclami o richiesta di verifiche: 800 046 674;
  • casella postale per le comunicazioni scritte: 5555 – 85100, Potenza;
  • il portale produttori Enel per ricevere assistenza tecnica;
  • la piattaforma online per ricevere assistenza direttamente sul sito.

Come possiamo vedere, dunque, E-distribuzione prende molto sul serio la comunicazione con i propri clienti, al punto da proporre una serie di numeri da chiamare in base al problema riscontrato, oltre che svariate forme di assistenza telematica.

– Facciamo il punto: un breve riassunto per terminare

Come avevamo anticipato nel corso dell’introduzione, il discorso che avremmo affrontato in questa guida sarebbe stato piuttosto complesso, oltre che decisamente lungo da sviscerare nella sua interezza.

Per questo motivo, riteniamo utile concludere la nostra guida proponendo un breve riassunto di tutto ciò che abbiamo detto, allo scopo di tirare le somme e offrire una sorta di schemino – guida da tenere presente come ripasso dell’argomento Enel.

Tre enti per un’unica azienda

Abbiamo visto che parlare di Enel significa in realtà fare un discorso molto generico. Quest’azienda, infatti, che rappresenta la più importante multinazionale italiana operante nel settore dell’energia, si suddivide in tre distinti rami aziendali, ciascuno con un suo specifico compito da svolgere. Abbiamo infatti:

  • Servizio Elettrico Nazionale, che si occupa di vendere i servizi energetici ai clienti di maggior tutela e i cui prezzi sono fissati dall’ARERA (Autorità di Regolazione per Energia elettrica, Reti e Ambiente), sulla base di due differenti tipologie di tariffe: quella monoraria e quella bioraria.
  • Enel Energia, che svolge la medesima funzione dedicandola però ai clienti che scelgono il libero mercato, usufruendo così di tariffe personalizzate istituite dall’ente stesso.
  • E-distribuzione, che si occupa di distribuire l’energia su tutto il territorio nazionale.

Tutti e tre questi rami aziendali fanno parte, come abbiamo detto, della multinazionale Enel: questo nome, pertanto, serve soltanto a indicare la grossa azienda entro la quale operano i suddetti tre enti; se invece si vuole scendere più nello specifico, invece, parlando delle varie operazioni svolte nel settore dell’energia, allora occorre necessariamente fare riferimento ai singoli rami aziendali.

– Conclusione

Siamo ufficialmente giunti al termine di questa lunga e corposa guida dedicata a una delle maggiori multinazionali del nostro Paese, vale a dire l’Enel.

Il motivo per cui abbiamo affrontato questo argomento così articolato è da imputare al fatto che, spesso e volentieri, si tende a semplificare molto il discorso, riferendosi generalmente a questa azienda come una sorta di generico dispensatore di energia, quando in realtà non è affatto così.

Come dovrebbe risultare ormai chiaro, anche per merito dello schemino riassuntivo che abbiamo proposto alla fine, l’Enel è infatti suddivisa in tre specifici rami aziendali, ciascuno dei quali con una propria funzione.

Capire chi si occupi di cosa è pertanto fondamentale se si vuole essere certi di rivolgersi all’ente giusto: questo è il motivo per cui abbiamo fornito non solo la spiegazione dettagliata dei compiti di ciascuno ma, soprattutto, la maniera per contattarli tutti.

L’energia è di fatto una risorsa importantissima, fondamentale per ognuno di noi ed è giusto che la sua produzione e la sua distribuzione siano legate a regole ben precise, fissate da enti imparziali ma, allo stesso tempo, attenti alle esigenze dei propri consumatori.

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Servizio elettrico nazionale: Enel, E-distribuzione, Enel Energia. Scopriamo le differenze

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