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Vernice epossidica: che cos’è e quali sono le sue applicazioni

La pittura epossidica è un tipo di verniciatura particolarmente resistente agli agenti esterni per via dei peculiari elementi dai quali è composta. Molte sono le applicazioni che riguardano questo tipo di vernice, tanto che negli ultimi anni si è molto diffusa, riscontrando apprezzamenti soprattutto dagli appassionati del fai da te.

Scopo di questa guida, dunque, è quello di illustrare le caratteristiche di questa vernice, spiegando quali sono gli ambiti per i quali può essere sfruttata e cosa la rende tanto speciale.

Se ritenete l’argomento di vostro interesse, dunque, v’invitiamo caldamente a proseguire con la lettura, certi del fatto che troverete le nostre informazioni estremamente utili. 

– Vernice epossidica: caratteristiche e composizione

La Vernice Epossidica trae il proprio nome da quello che è il suo principale composto, ossia la resina epossidica. Detto in parole povere, si tratta di una sostanza liquida definita “termoindurente”, poiché se viene esposta a una temperatura minima di 10° – 15° modifica il proprio stato passando da quello liquido a quello solido.

Ciò è possibile poiché questo prodotto è composto da due differenti componenti: la resina vera e propria, chiamata componente A, e un indurente, definito componente B. Questo è il motivo per cui questo tipo di pittura può anche essere chiamata vernice epossidica bicomponente: un’espressione che si riferisce per l’appunto alla sua doppia composizione interna.

La resina epossidica rappresenta dunque il legante fondamentale, nonché l’elemento più importante che caratterizza questa vernice. Essa, tuttavia, non è certamente l’unica, in quanto la pittura epossidica è composta da altri ingredienti molto importanti, che andiamo ad analizzare nella prossima sezione.

Vernice epossidica: le componenti

Come abbiamo precedentemente affermato, la vernice epossidica si caratterizza per essere principalmente formata dalla resina epossidica, una sostanza bicomponente che contribuisce a darle il nome.

Essa, però, non è certamente l’unico ingrediente, in quanto ve ne sono altri molto importanti e che contribuiscono a fornire a questo tipo di pittura le caratteristiche che la rendono celebre. Vediamo insieme quali sono:

  • Solvente: una vernice, per poter essere considerata tale ed essere utilizzata come si deve, deve per forza mantenersi al suo stato liquido, senza coagularsi. Il solvente è l’ingrediente incaricato di svolgere questa funzione, che riesce a portare a termine grazie alla sua capacità di mantenere in perfetta sospensione tutti gli altri elementi del composto.
  • Pigmento: si tratta della sostanza che dà colore alla vernice. Elemento fondamentale della composizione, si distingue dal colorante per la sua capacità di disperdersi piuttosto che di sciogliersi.
  • Cariche: le cariche sono gli elementi chimici che servono per riempire e completare il composto.
  • Additivi: sono i prodotti chimici aggiunti al composto e impiegati per conferire alla vernice le sue caratteristiche principali.

Questa, pertanto, è la composizione di base che caratterizza la vernice epossidica. Ma quali sono le caratteristiche specifiche di questo tipo di pittura? Cosa la rende tanto speciale?

Vernice epossidica: le caratteristiche

La pittura epossidica possiede caratteristiche tali da renderla enormemente resistente all’azione del tempo e degli agenti esterni, motivo per cui risulta molto apprezzata e sempre più diffusa e richiesta nel vasto mondo del fai da te e non solo. Analizziamo nello specifico, quali sono queste caratteristiche che la rendono tanto speciale.

  • Elevata adesione alla superficie da dipingere: quando verniciamo una superficie, per quanto la vernice da noi utilizzata possa essere valida, il pericolo di esfoliazioni o che possa scrostarsi è sempre in agguato, soprattutto con il passare del tempo. La vernice epossidica, invece, grazie alla sua notevole resistenza, non presenta questo genere di problemi.
  • Resistenza all’acqua: un’altra caratteristica molto apprezzata è la resistenza della vernice epossidica all’acqua. Grazie a questa sua particolarità, infatti, potremo lavare la superficie verniciata ogni volta che ne sentiremo il bisogno, nonché esporla all’azione della pioggia, senza preoccuparci delle conseguenze sulla pittura.
  • Resistenza alla corrosione: pioggia, vento, neve e tutti gli altri fenomeni atmosferici che potrebbero potenzialmente danneggiare la nostra superficie verniciata non hanno invece alcun potere contro la pittura epossidica.
  • Estetica: fedele al detto “Anche l’occhio vuole la sua parte”, la vernice epossidica offre un risultato visivo molto più bello da vedere rispetto a quello ottenuto utilizzando le normali pitture.

Come si evince facilmente, dunque, i vantaggi derivanti dal pitturare con la vernice epossidica sono davvero notevoli ma, a fronte di essi, è giusto far presente che questo tipo di pittura offre anche un piccolo svantaggio: il fatto, cioè, di essere molto sensibile all’azione dei raggi ultravioletti.

Il sole, infatti, rappresenta l’unico agente atmosferico potenzialmente in grado di danneggiare la pellicola epossidica che, a seguito di una lunga esposizione ai suoi raggi, potrebbe divenire più fragile e compromettere le tonalità dei propri colori.

– Verniciatura epossidica: le possibili applicazioni

Nel paragrafo precedente abbiamo chiarito con precisione che cosa sia la vernice epossidica e quali sono le caratteristiche che concorrono a renderla tanto speciale. Detto questo, ora possiamo concentrarci su di un’altra importante questione: le applicazioni pratiche per cui è possibile sfruttare questo tipo di pittura.

Come abbiamo detto, infatti, in virtù della sua grande resistenza agli agenti esterni, questa vernice viene sfruttata per dipingere molte superfici: un esempio sono le vernici epossidiche per i pavimenti, utilizzate soprattutto per quelli delle strutture pubbliche, maggiormente esposti ai danni esterni rispetto a quelli delle nostre case.

Ad ogni modo, proprio perché le applicazioni di questa vernice sono davvero moltissime, noi ci concentreremo su quelli che sono i materiali principali oggetto della pittura epossidica, vale a dire il ferro e il legno. Di ciascuno di essi, infatti, analizzeremo modalità di verniciatura e tipi d’impiego, al fine di creare un quadro il più possibile chiaro e preciso.

Vernice epossidica per ferro

Uno dei motivi per cui il ferro viene visto come il materiale ideale da ricoprire di vernice epossidica sta proprio nelle caratteristiche di questo tipo di pittura che, essendo molto resistente, può essere esposta all’acqua o alle intemperie senza per questo rovinarsi o scrostarsi.

Questa è la ragione per cui questo tipo di vernice viene impiegata soprattutto per dipingere l’esterno delle imbarcazioni: a contatto con l’acqua di mare, infatti, essa non si decolora, non si danneggia e non si scrosta, in quanto nemmeno il sale riesce a inibire la sua incredibile pellicola.

Un’altra delle applicazioni della vernice epossidica relativamente a questo materiale, riguarda le parti in ferro dell’automobile: in questo caso, tuttavia, è bene dipingere soltanto quelle non esposte al sole.

Come abbiamo detto, infatti, i raggi ultravioletti rappresentano l’unico agente esterno in grado di piegare la forte resistenza di questa pittura, motivo per cui occorre in generale prestare attenzione, facendo in modo che ciò che pitturiamo non venga poi esposto troppo spesso all’azione dei raggi solari.

Vernice epossidica per legno

Un altro materiale per il quale la vernice epossidica risulta indubbiamente consigliata è il legno che, viste le sue applicazioni, è spesso e volentieri esposto alle intemperie. Una staccionata o un ponticello in legno, per esempio, in quanto tali verranno collocati all’esterno, ritrovandosi a subire l’assalto degli agenti atmosferici, tra cui la pioggia.

La vernice epossidica può dunque rivelarsi un’ottima soluzione in grado di proteggere questo materiale così delicato, limitandone così la manutenzione periodica. Va da sé, naturalmente, che il discorso legato al sole vale anche in questo caso, per cui dipingere in legno una staccionata che resta al sole per la maggior parte della giornata rischierebbe di rivelarsi un inutile spreco di tempo.

Per applicare la vernice epossidica sul legno occorre seguire le stesse regole vigenti per qualsiasi altro tipo di vernice. Come prima cosa, infatti, bisogna rendere la superficie da dipingere il più omogenea e liscia possibile, eliminando eventuali residui di una verniciatura precedente e carteggiandola per bene.

È altresì importante che la base da verniciare sia completamente asciutta e senza tracce di muffa o di umidità: una volta che ci saremo sincerati di queste condizioni, infatti, potremo passare sulla superficie la nostra vernice epossidica.

A titolo di curiosità, essa non esiste solo del tipo colorato, ma anche di quello trasparente: quest’ultima viene particolarmente richiesta quando si tratta di restaurare i mobili antichi che, forti dell’applicazione di uno strato trasparente di questa pittura, risulteranno non solo più belli e lucidi ma, soprattutto, molto più resistenti.

– Conclusione

Siamo ufficialmente giunti al termine di questa guida dedicata alla vernice epossidica e alle sue numerose applicazioni. Come abbiamo avuto modo di scoprire, si tratta di un tipo di pittura particolarmente apprezzato in virtù della sua grande resistenza agli agenti atmosferici, acqua inclusa.

Questo è il motivo per cui viene utilizzata per materiali esposti al bagnato, come per esempio l’esterno delle imbarcazioni che, pur essendo perennemente immerso nell’acqua di mare, grazie all’utilizzo di questo tipo di vernice non rischierà mai di vedere la propria superficie scrostata o danneggiata.

Come tutte le cose, tuttavia, anche l’utilizzo di questa pittura così fenomenale presenta uno svantaggio che, nel suo caso, è dato dal fatto di presentare una scarsa resistenza all’azione dei raggi solari.

Ciò significa che, nel momento in cui vorremo andare a utilizzarla, dovremo prestare attenzione al fatto che la superficie che intendiamo dipingere non sia esposta al sole per troppo tempo. A parte questo piccolo difetto, tuttavia, la pittura epossidica resta una delle migliori che il mercato metta a disposizione.

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