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Quali alternative all’utilizzo di un addolcitore d’acqua domestico? Scopriamolo insieme

Se avete recentemente scoperto di avere problemi con il calcare presente nell’acqua del vostro impianto, molto probabilmente, l’idraulico da voi interpellato per risolvere la questione vi avrà proposto di installare un addolcitore.

Ovviamente questa è un’alternativa percorribile e valida qualora l’acqua sia eccessivamente dura, ma non è l’unica!

Prima di decidere come intervenire è bene sapere esattamente cos’è un Addolcitore d’acqua, come funziona, quali tipologie di addolcitori esistono sul mercato e che differenza c’è tra l’uno e l’altro.

Inoltre, bisogna valutare attentamente non solo quali pro, ma anche quali contro può comportare la presenza di un addolcitore e soprattutto è giusto tener conto del fatto che attualmente esistono anche delle altre valide alternative, come ad esempio quella proposta da Hydropath con il suo addolcitore anticalcare.

Perché un addolcitore?

Non in tutti i luoghi la composizione dell’acqua che sgorga dai rubinetti è la medesima. Ci sono località in cui la presenza di calcio nell’acqua è davvero elevata e può comportare varie tipologie di problemi.

L’acqua dura, ovvero particolarmente ricca di calcare ed altri sali minerali, può causare seri danni alle nostre tubature ed in particolar modo ad elettrodomestici, quali lavatrice e lavastoviglie e soprattutto a caldaie e scaldabagni. Inoltre, specie per coloro che devono seguire diete particolari, la presenza eccessiva di calcio nell’acqua che si beve può risultare dannosa per la salute, provocando dolorosi calcoli renali.

Ci siamo già occupati in passato di comprendere a fondo le problematiche legate alla durezza dell’acqua e abbiamo avuto modo di affrontare anche tematiche legate al suo addolcimento, vuoi attraverso appositi filtri che agiscono sull’impianto, vuoi per depurare l’acqua da bere, grazie a speciali caraffe filtranti.

Vediamo dunque di passarli rapidamente in rassegna per poi valutare un’alternativa diversa.

Addolcitore d’acqua: quali tipologie esistono

In commercio attualmente si trovano varie tipologie di addolcitori d’acqua: lo scopo di tutti è il medesimo, ovvero ridurre la quantità di calcare che viene a formarsi a causa del depositarsi degli ioni di calcio naturalmente disciolti nel liquido, ma i meccanismi di funzionamento sono differenti.

I classici addolcitori d’acqua modificano chimicamente i sali che si trovano in soluzione, tant’è vero che comunemente vengono chiamati anche addolcitori a sale. Ciò è possibile poiché questi apparecchi contengono resine a scambio ionico, grazie alle quali gli ioni di calcio e magnesio presenti nell’acqua e responsabili della sua durezza, vengono trasformati in ioni di sodio e potassio.

filtri anticalcare magnetici agiscono, invece, attraverso un trattamento fisico, in maniera profondamente diversa rispetto agli addolcitori a sale. Essi non modificano la durezza dell’acqua, masfruttano la capacità dei campi magnetici di disgregare il calcare. Il calcio rimane, ma si trasforma in sali duri di aragonite, che non si depositano producendo pericolose incrostazioni, restando in sospensione. In questi casi cambia la qualità del calcio presente, non la sua quantità!

Esistono poi dei filtri anticalcare ai sali polifosfati che possono venir installati all’ingresso della tubazione proveniente dalla rete, coprendo così l’impianto di tutta casa, o in alternativa prima del singolo apparecchio che si desidera proteggere (una caldaia, lo scaldabagno, la lavatrice…).

I gel polifosfati presenti all’interno di questi oggetti agiscono chimicamente sui componenti del calcare, mantenendo allo stato liquido gli ioni di calcio e magnesio disciolti in acqua.

Addolcitore: Pro e contro

Il vantaggio maggiore e più evidente che si ha nel dotarsi di un addolcitore è chiaramente la drastica riduzione delle quantità di calcare presenti nell’acqua e dunque un’aspettativa di vita decisamente maggiore per i vostri elettrodomestici e per le tubature dell’impianto domestico e di riscaldamento.

Inoltre, migliora anche la qualità dell’acqua che viene utilizzata per l’igiene personale, poiché il calcare tende a seccare sia la pelle che i capelli.

Gli svantaggi dipendono dal tipo di addolcitore per cui si sceglie di optare. Se si è soliti bere l’acqua del rubinetto e si deve seguire una dieta iposodica un addolcitore a sale non è certo la scelta ideale, poiché va ad aggiungere sodio all’acqua.

Poi ovviamente vanno considerati i costi, sia per l’acquisto e l’installazione che per la manutenzione dell’addolcitore acquistato, che anche qui variano in base alla tipologia di elemento prescelto.

Anticalcare elettronici: l’alternativa al classico addolcitore

Oggi sul mercato, in alternativa ai classici addolcitori appena visti, esistono degli efficacissimi anticalcare elettronici. Si tratta di sistemi assolutamente ecologici, che non prevedono la presenza né di prodotti chimici, né di sali e che peraltro neppure necessitano di manutenzione.

Questi apparecchi possono essere montati in piena autonomia, senza bisogno dell’intervento di un idraulico e su qualunque tipologia di tubatura, nuova o vecchia, indipendentemente dal materiale con cui è fatta.

Essi generano onde elettriche ad alta frequenza (innocue per uomo ed ambiente) che non solo impediscono che si formino pericolosi depositi ed incrostazioni, ma che garantiscono anche un efficace trattamento antibatterico, escludendo così l’eventuale prolificazione di batteri ed alghe che possono comportare seri problemi per la salute (si pensi ad esempio alla Legionella!).

Hydropath ha brevettato questa tecnologia orami una ventina d’anni or sono e da allora il suo “condizionatore d’acqua” si è diffuso su scala mondiale.

Ecco, dunque, che prima di decidere di installare un classico addolcitore a sale è bene prendere in considerazione tutte le possibilità oggi offerte dal mercato e solo una volta che si è davvero informati sulle varie opzioni procedere all’acquisto.

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