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Derattizzazione domestica quali gli strumenti più efficaci?

I topi in casa sono un problema più comune di quanto si possa credere. Ovviamente, la loro presenza non è gradita, non solo per una questione psicologica e di simpatia, ma perché topi e ratti arrecano fastidio, rumore e sporcizia e soprattutto sono portatori di parassiti e malattie, risultando di fatto molto pericolosi per l’uomo.

Ovviamente, per eliminare il problema ci si può rivolgere direttamente a ditte specializzate, ma se la cosa non vi è già sfuggita di mano è possibile pensare ad una derattizzazione domestica fai da te.

Vediamo, allora, di capire innanzitutto quali sono i segni inequivocabili della presenza in Casa di questi ospiti indesiderati e, poi, a quali rimedi è possibile e consigliabile far ricorso, anche in relazione all’effettiva efficacia degli stessi.

Derattizzazione: per prima cosa individuare il nemico

La primissima cosa da fare è essere certi di avere realmente un problema con i topi e ratti. Ecco allora che dovrete individuare in maniera chiara i segni inequivocabili della presenza di questi animali.

  • rosicchiature su cose, fili elettrici e contenitori
  • brandelli di carta o stoffa in giro per la casa
  • alle pareti sono visibili tracce di grasso in adiacenza alle pareti
  • escrementi di topo su pavimento o altre superfici
  • piccole impronte
  • rumori di graffi alle pareti o provenienti dal controsoffitto, da scantinati e soffitte

Se avete trovato in giro escrementi di topo e piccole impronte allora non ci sono dubbi: è giunto il momento di correre immediatamente ai ripari!

Purtroppo, i topi sono piuttosto bravi a nascondersi e sovente la loro presenza in casa viene rilevata solo dopo un bel po’ che vi si sono stabiliti.

Dove iniziare a cercare?

Quali sono i luoghi prediletti da questi roditori?

Di certo, se siete a caccia della loro tana, dovrete partire ispezionando bene tutti gli angoli più bui e nascosti della casa: non solo soffitte e cantine, anche ripostigli, cabine armadio, guardaroba e soprattutto dispense. Gli anfratti più piccoli ed impensabili dietro ai pensili o alle attrezzature della cucina, dove in genere è presente del cibo, sono un luogo ideale per la nidificazione dei topi.

Attenzione: anche alla pattumiera e a come la conservate! Ispezionate, poi, eventuali fori nelle pareti, come le prese di areazione delle cucine, tubi, e cassonetti e sigillate tutti i possibili ingressi.

Ovviamente, mantenere sempre alto il livello di pulizia della casa e tenere gli alimenti ben chiusi e conservati in maniera idonea è un’accortezza che è sempre bene avere.

Ecco che, se avete notato inequivocabili segni della presenza di roditori, ancor prima di dare il via alla cacciapulite tutto bene a fondo, igienizzando le superfici con prodotti appositi e disinfettanti al cloro o alla candeggina, in modo da rimuovere ogni traccia di escrementi ed urina.

Individuato il nemico, rimosso ciò che lo attirava ed interdetti tutti gli eventuali accessi, non resta che eliminarlo: cerchiamo di capire come.

Posizionare trappole per topi e ratti in casa

Il primo tentativo da fare è quello di effettuare una derattizzazione che non preveda l’utilizzo di sostanze chimiche nocive: specie se in casa avete bambini o animali il ricorso a veleni è davvero l’ultimissima spiaggia.

In commercio è possibile trovare diversi modelli di trappole per topi e ratti.

Oltre alle classiche trappole a scatto, che pur sembrando cruente uccidono l’animale in maniera rapida, sono molto economiche e comunque efficaci (tanto da permettere di gettare la trappola via insieme al topo catturato) ve ne sono anche di altro tipo.

Esistono trappole adesive efficaci nella cattura dei roditori e anche di scarafaggi o similari, ma sono meno utilizzate perché risultano ancora più crudeli, provocando una morte lenta dell’animale, per stress o per fame, senza contare che potrebbero anche adescare specie diverse da ratti e topi.

Un’alternativa sempre più comune sono le trappole elettroniche, sicure e funzionanti a batteria, nonché riutilizzabili. Alcune funzionano a scatto mentre altre utilizzano gli ultrasuoni per eliminare i roditori (in commercio prendono il nome di scacciatopi).

Per le minacce di maggiore entità, l’ideale sono invece le trappole a cattura multipla che presentano all’interno un’esca rodenticida, del veleno per topi o un cartoncino collante con attrattivi alimentari.

Se invece avete deciso di far ricorso ad esche rodenticide è bene che vi procuriate apposite trappole di sicurezza che contengono questi veleni proteggendoli dagli agenti atmosferici ed evitando così che possano dispersi nell’ambiente, o venire accidentalmente a contatto con persone (soprattutto bambini) e con animali domestici o selvatici.

Si tratta di contenitori davvero accessibili solo a topi e ratti e dotati di chiave estraibile. Le esche topicide, in effetti, non lasciano scampo all’animale che le ingerisce ed in genere sono a base di bromadiolone, ma si tratta pur sempre di veleni con i rischi che ne conseguono.

Se le avete provate davvero tutte, ma ancora non avete risolto sicuramente è perché ormai i topi in casa vostra sono una bella colonia e allora non vi resta che rivolgervi ad un professionista del settore!

Precauzioni a derattizzazione conclusa

Infine, una volta certi di aver eliminato il nemico non vi resta che sanificare nuovamente tutti gli ambienti ed accertarsi di mantenere sempre un buon livello di pulizia.

Per scongiurare un possibile ritorno è consigliabile, però, adottare anche degli scacciatopi elettronici ad ultrasuoni.

Questi strumenti, posizionati ad hoc in vari punti dell’abitazione emettono onde sonore a frequenze molto elevate, che, pur essendo impercettibili sia per l’orecchio umano che per quello degli animali domestici, risultano insopportabili per ratti e topi, che dunque in maniera ecologica e sicura si terranno alla larga dalla vostra casa.

Non ci resta che augurarvi: in bocca al lupo e buona caccia al topo!

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