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Come rendere un pilastro una soluzione d’arredo

Quante volte ristrutturando casa, oppure visitando appartamenti alla ricerca di quello giusto da acquistare e che faccia al caso proprio tutto sembra perfetto finché non ci si accorge della presenza di un pilastro posizionato in bella vista, proprio al centro di un locale.

La prima sensazione è di grande sconforto, poiché l’impressione che si ha, chiaramente, è quella di trovarsi dinnanzi ad un ostacolo insormontabile.

È ovvio che un Pilastro portante non si può abbattere, come invece si può fare quando si ha a che fare con una parete divisoria, ma le soluzioni per camuffarlo, integrarlo o addirittura per sfruttarlo a nostro vantaggio sono innumerevoli, molte più di quante possiate immaginare.

Ricorrere alla decorazione di pilastri interni è solo una delle tante opportunità che si hanno. In realtà, non è detto che nasconderlo rivestendolo sia l’alternativa migliore. Sovente esaltarlo, trasformandolo addirittura in un punto di forza, nel centro nodale di tutto l’ambiente risulta essere la scelta vincente.

Certo, regalare una nuova vita ad un pilastro non è cosa immediata e molte volte per farlo nel migliore dei modi serve l’aiuto di un architetto o di un interior design, ma se siete dotati di buon gusto e fantasia potreste riuscire a cavarvela anche da soli.

Ricordate sempre, però, che in questi casi è bene non trascurare mai nulla. Innanzitutto, sarà opportuno considerare fin dal principio quale desiderate sia lo stile che dovrà caratterizzare la soluzione da voi prescelta e valutare attentamente anche, nello specifico, di che ambiente si sta parlando. È ovvio che la soluzione ideale per una cucina con un pilastro al centro non è la medesima di una stanza da letto o di un living con una colonna nel mezzo.

Vediamo allora di capire in che modi e con che escamotage è possibile sfruttare un pilastro, senza farsi scoraggiare e dichiararsi sconfitti in partenza.

Abbellire un pilastro

Ovviamente, la soluzione che a tutti viene in mente per prima in Modo da camuffare un pilastro, è quella di renderlosemplicemente più gradevole alla vista. Ecco allora che, nella maggior parte dei casi, quando c’è una colonna al centro di un locale, o anche nel bel mezzo di uno spazio aperto, si tende semplicemente a rivestirla.

Di norma, un pilastro in c.a. per quanto intonacato, rasato e tinteggiato a dovere, non è mai di per sé un bello spettacolo da vedere. Rivestirlo è il minimo che possiate fare, ma vediamo di capire come fare, perché, anche questa che, a primo impatto, sembra essere un’operazione piuttosto semplice, implica in realtà un’attenta analisi e riflessione per arrivare ad effettuare la scelta migliore.

Rivestimento pilastri esterni

Nei condomini, ma talvolta anche nelle villette, capita spessissimo che a piano terra o nelle logge delle terrazze restino dei pilastri portanti a vista. In questi casi si opta sempre per un rivestimento che sia consono allo stile dell’edificio.

Ad esempio, se in campagna un bel mattone faccia a vista o una rustica pietra a spacco si rivelano la soluzione migliore; in città, a seconda dei casi, si opterà per lastre di pietra lisce e levigate di varia natura e colorazione, piuttosto che per un moderno acciaio corten, oppure anche per un più semplice ed essenziale intonaco plastico per esterni opportunamente colorato e trattato.

Rivestimento pilastri interni

Quando si tratta di rivestire uno o più pilastri presenti all’interno di locali d’abitazione, tutto diventa più difficile ed in tali frangenti le questioni personali di gusto hanno un gran peso. Bisogna innanzitutto identificare lo stile che caratterizza la nostra casa ed in seconda battuta in quale particolare ambienteci si trova.

Ad esempio, per ambientazioni classiche la pietra lucida e levigata in lastre di grandi dimensioni rappresenta un’ottima opportunità; in una casa rustica o shabby chic la pietra grezza, che dà l’impressione che il pilastro sia stato realizzato in pietra a secco, mediante la giustapposizione di vari elementi è una scelta vincente.

In campagna, così come in montagna un rivestimento in legno o in mattoni potrebbe essere ciò che fa al caso vostro, mentre in un moderno loft cittadino un rivestimento in resina, piuttosto che in microcemento è perfetto. Anzi, in questi casi anche il cemento lasciato volutamente grezzo o strutture in acciaio a vista possono essere davvero d’effetto.

A volte, però, se si è indecisi sul da farsi o se si desidera limitare i costi, è sufficiente utilizzare una carta da parati scelta sapientemente, piuttosto che una pittura materica con effetto particolare; o ancora si può decorare il tutto servendosi di specchi, di stickers murali, o riempiendo il pilastro di cornici e foto.

Nei bagni e nelle cucine si può valutare anche un rivestimento ceramico, in mosaico o con piastrelle particolari a formare decori ad hoc. Allo stesso modo, nelle camerette di bambini e ragazzi, trasformare una colonna rivestendola con apposito materiale o carta adesiva come se fosse una lavagna nera su cui disegnare e scrivere a piacimento è una proposta divertente.

Come camuffare una colonna portante

Ora che abbiamo capito come fare per rivestire un pilastro rendendolo esteticamente più gradevole passiamo ad analizzare le soluzioni più ardite e particolari, ovvero quelle che consentono di sfruttare un pilastro trasformandolo in un elemento diverso, con una funzione specifica ed un carattere proprio. In questi casi trovare l’idea perfetta richiede un po’ di lavoro e soprattutto non è cosa alla portata di chiunque.

Attenzione perché non tutte le proposte sono adeguate a tutti gli stili, ad ogni ambiente e contesto. Se si opta per qualcosa di inadeguato si può rischiare di ottenere anche l’effetto opposto a quello desiderato, ovvero il pilastro potrebbe finire per notarsi più di prima.

Detto ciò, esiste un modo per valorizzare e “reinterpretare” qualunque pilastro!

Buon gusto e fantasia sono già una buona base di partenza, ma se non si ha una chiara percezione dell’insieme, dello spazio, dei volumi e della luce è molto difficile lanciarsi in soluzioni più complesse. Ecco perché se voi non siete in grado di trovare da soli la quadratura del cerchio, vi converrà farvi aiutare da un esperto, spenderete qualcosina in più ma certamente non ve ne pentirete!

Prolungare il pilastro

Come prima cosa, se il vostro pilastro si trova a meno di un paio di metri di distanza da una parete, potrete sostanzialmente prolungarlo.

Non è necessario pensare a un vero e proprio tamponamento, anche se in taluni casi potrebbe fungere da utile appoggio per ritagliarsi, ad esempio, una piccola zona studio attrezzata, ma isolata, all’interno del living.

Qualora, invece, si desideri lasciare comunque un certo grado di apertura, basterà utilizzare il pilastro come appoggio percreare una sorta di libreria,o di mobile credenza.

Potreste anche intervenire con delle mensole e/o dei cubi realizzati ad hoc da un falegname a creare il disegno e la configurazione che più fanno al caso vostro. L’ideale, però, in questi frangenti, è utilizzare il cartongesso, creando piani d’appoggio e nicchie in modo tale che la struttura si fonda perfettamente con quella del pilastro. In questo modo il pilastro tenderà ad essere percepito come parte del tutto e non più come un elemento distinto e d’ingombro.

Il pilastro diventa un totem

Un altro modo per creare una libreria partendo da un pilastro è quella di girarci attorno con dei ripiani in modo da trovarsi ad avere una sorta di Totem centrale.

Anche in questo caso i piani d’appoggio potranno essere realizzati in legno, oppure in cartongesso in modo da fondersi perfettamente con il pilastro.

Quest’ultimo, dal canto suo, potrà anche essere rivestito superficialmente per modificarne materiali e textures, o persino ingrandito e plasmato in modo da cambiarne le fattezze. Ad esempio, una colonna circolare potrà venir trasformata in un pilastro a base ottagonale, così come al contrario un normalissimo pilastro a base quadrata potrà diventare una colonna circolare, magari con decori alla base ed alla sommità.

Tutto dipende dallo stile della vostra abitazione e da quanta importanza si vuole dare a questo elemento che, di fatto, in questo modo funge da punto nodale, da vero fulcro di tutto l’ambiente.

Il pilastro si allarga e diventa altro

Esattamente come avviene per la soluzione libreria-totem, un pilastro a centro stanza può venir anche rivestito e plasmato, donandogli una forma diversa e del tutto inedita; magari inserendovi un’illuminazione particolare e d’effetto scenico all’interno.

In questo modo la colonna diventerà il centro di tutto, trasformandosi in una vera e propria opera d’arte, che non potrà esimersi dal catturare piacevolmente l’attenzione di chiunque entri in casa vostra. Nessuno penserà mai che al suo interno vi sia un fastidioso e comune pilastro!

Detto ciò un elemento puntuale posizionato al centro del living può servire come punto d’appoggioper una credenza o un divano, o può venir allargato a formare una sorta di separè tra zona tv-divani e sala da pranzo.

Sovente, in questi frangenti, si può sfruttare la piccola parete che si viene a creare lasciando un taglio di luce centrale, oppure inserendovi nel mezzo un bel camino.

Anche in cucina un pilastro può rivelarsi utilissimo per appoggiarvi un bancone o creare una zona defilata dedicata ai fuochi.

Concludendo

Insomma, quelli qui proposti sono solo degli spunti, ma, come avrete capito, un pilastro in mezzo ad un locale più che un impedimento andrebbe sempre visto come un’opportunità.

Se riuscirete a sfruttarlo al meglio la sua presenza si rivelerà provvidenziale.

Dunque, non lasciatevi scoraggiare; sgombrate il campo dai preconcetti ed armatevi di fantasia. Alla fine, seguendo i nostri consigli vedrete che, non solo non rimarrete delusi, ma, sarete davvero soddisfatti del risultato!

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