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Pasta di curry rosso: una piccante salsa della tradizione thailandese da fare in casa

– Il curry rosso per insaporire

Se vi piace la cucina piccante allora la pasta di curry rosso è un condimento ideale per esaltare le vostre papille gustative, dando una sferzata di energia al vostro animo e al vostro umore.

Risulta ancor più gratificante se il succulento piatto potreste prepararlo voi in casa, mettendoci impegno e dedizione per poter poi apprezzare i frutti del vostro lavoro.

Con questo ingrediente il segreto per la buona riuscita del piatto è senza dubbio la consistenza del condimento, la cui origine giunge in Europa fin dal lontano Oriente e più precisamente dalla Thailandia, dove questa ”polverina magica” di diversi colori è utilizzata in molte ricette della tradizione locale.

Per dare valore aggiunto al preparato è necessario impiegare la spezia nella sua colorazione rossa: gli europei sono più abituati a quello giallo, più ”leggero” rispetto a quello che andrebbe usato per questa ricetta, che appare col gusto più deciso e robusto, anche se meno piccante rispetto al potentissimo curry verde.

Il composto ottenuto si rivela dunque un ottimo condimento, adatto per insaporire primi e secondi, soprattutto le carni e le verdure, sposando alla perfezione ricette anche di origine vegana, dato che nel preparato non vi sono ingredienti di origine animale.

Come usare il curry?

I modi sono tanti così come anche lo sono gli abbinamenti possibili, sia con primi che con i secondi piatti o con le verdure.

– Cosa serve per preparare la pasta di curry rosso: gli ingredienti

Il primo consiglio è quello di cercare di reperire il più possibile ingredienti freschi, anche se non è sempre facile. Siccome la ricetta arriva dall’Oriente è consigliabile rivolgersi a quei negozi che vendono prodotti particolari, selezionati e di qualità. Gli ingredienti necessari per preparare la pasta di curry rosso sono i seguenti, sufficienti per una dozzina di cucchiai.

8 peperoncini secchi piccanti rossi (meglio se di tipo Labuyo)
7 spicchi di aglio
2 rametti di lemongrass (equivalente della citronella) o in alternativa la scorza di un limone.
8 piccoli rametti di coriandolo fresco (oppure 4 cucchiai di semi di coriandolo)
4 concentrato di pomodori naturali
4 cucchiai da minestra colmi di olio di semi d’arachidi
2 cucchiaini di sale fino
2 cucchiai di curcuma
1 cucchiaio di salsa di gamberetti
1 spolverata di cumino (l’equivalente di un cucchiaio da minestra)
1 cucchiaino di pepe nero in grani
1 pizzico di zenzero fresco (meglio sarebbe mezzo dito radice di Galangal)

L’abbinamento di ingredienti freschi e di spezie liofilizzate o comunque secche, conferiscono alla salsa un profumo irresistibile e carico, diverso dai prodotti che si trovano già preparati sugli scaffali dei supermercati etnici o dei negozi orientali. Meglio impegnarsi a trovare gli ingredienti e mettersi all’opera per conto proprio, per ottenere un risultato decisamente migliore.

Un’opzione interessante può esser quella di rivolgersi anche alla rete per poter reperire tutti gli ingredienti oppure fare delle sostituzioni di aromi e spezie simili tra loro in modo da agevolare la reperibilità.

Se si desidera avere un composto meno piccante è possibile sostituire i peperoncini piccanti con dei peperoni rossi oppure con una varietà meno decisa.
Una variante potrebbe essere pensata aggiungendo un pizzico di paprika in polvere e una cipolla rossa.

– Il procedimento di preparazione

Per svolgere correttamente l’intero processo di preparazione il consiglio principale è quello di procurarsi un mortaio per meglio schiacciare gli ingredienti. In mancanza di tale strumento è possibile servirsi di un assetto da taglio e una mezzaluna con lama ben affilata o in alternativa, per accelerare i tempi, può andare bene anche un mixer tritatutto, ma il taglio manuale è di gran lunga preferibile. Nel caso del mixer è consigliabile inserire prima gli ingredienti più difficili da tritare e in seguito uno alla volta quelli più morbidi.

I peperoncini secchi vanno immessi in una ciotola di acqua tiepida e lasciati a riposo per circa mezz’ora (oppure per una decina di minuti in acqua calda ma non bollente) e successivamente tagliati a metà in modo da eliminare la parte alta e i semi. Pelare lo zenzero e il lemongrass e tagliarli a piccoli tocchetti, quindi polverizzare i semi di cumino e i grani di pepe nero con il mortaio oppure con un macinino. L’aglio va trattato togliendo la pelle e quindi tagliati gli spicchi in 4-5 pezzetti. Se si opta anche per la cipolla rossa questa va pelata e tagliata finemente.

Porre il tutto sul tagliere insieme al sale, alla curcuma, alla salsa di gamberetti e agli altri ingredienti (tranne il concentrato di pomodoro), mescolare grossolanamente e tritare con la mezzaluna fino ad ottenere una composizione omogenea.

Intanto versare la quantità di olio di semi di arachidi in una pentola con i bordi rialzati e accendere il fuoco al minimo fino a portarlo in temperatura. Dopo aver aggiunto le spezie che vanno amalgamate con l’olio, completare con il concentrato di salsa di pomodoro.

Un cucchiaio di legno è utile per mescolare in continuazione per qualche minuto fintanto che il composto viene portato a cottura in una decina di minuti circa. Un buon indice è il vostro naso: nel momento in cui sentite un odore gradevole e sempre più intenso significa che il vostro lavoro sta portando buon frutto e la salsa sarà pronta. Dovete però avere un po’ di pazienza perchè per utilizzare la pasta di curry rosso è necessario farla raffreddare o comunque intiepidire.

Una volta pronto, è possibile conservare il condimento che non avete consumato all’interno di un contenitore ermetico da riporre nel frigorifero se intendete utilizzarla il giorno dopo o ancora il successivo. Se invece volete conservarla più a lungo è meglio congelarla nel freezer, utilizzando contenitori molto piccoli in modo da realizzare monoporzioni (potreste servirvi di un forma ghiaccio).

– Alcuni suggerimenti

Il curry in generale è una spezia che è utile per dare sapore alle pietanze, dando quel tocco in più di ”personalità” al piatto e al gusto. Esistono abbinamenti che sono veri e propri capisaldi della cucina, come ad esempio il pollo al curry oppure la carne in umido con curry, soprattutto se dal gusto più selvatico. Un buon impiego per questa spezia è insieme all’agnello o al capretto, ma anche con piselli e verdure trova una sua naturale forma alimentare, mentre con i primi piatti va preferibilmente in coppia con il riso.

Utilizzato poi con un poco di latte di cocco si ottiene un gusto più morbido è un po’ più stemperato. Un impiego ulteriore per la pasta di curry è come base per un toast: il composto spalmato sul pancarrè donerà sapore ai vostri sandwiches senza essere troppo invasivo dato che il pane tende a smorzarne l’effetto piccante.Il curry è un ottimo condimento per le verdure, capace anche di sostituire il sale.
Quando si pensa a come usare il curry è necessario sincerarsi che si abbiano ospiti a cui piace la cucina saporita.

In alternativa è possibile utilizzarlo sotto-forma di polvere per le decorazioni e per conferire colore al piatto, creando un piacevole effetto estetico. Lo stesso potrebbe valere per la salsa al curry preparata con la ricetta appena illustrata.

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