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Assicurazione casa: quando tutelarsi, come e perché

Attualmente nel nostro paese l’assicurazione sulla casa non è obbligatoria per legge, ma in alcuni casi particolari potrebbe rivelarsi di fatto indispensabile ed in tali circostanze è impossibile esimersi, come ad esempio quando viene stabilito dal regolamento condominiale che lo stabile sia assicurato, oppure per la concessione di un mutuo ipotecario sull’immobile.

Vediamo di capire quando ciò accade e quali sono i casi in cui invece, pur non essendo obbligatorio, conviene decidere di propria iniziativa di investire qualcosina per assicurare un bene così prezioso come la propria abitazione.

L’assicurazione casa legata alla stipula del mutuo e quella condominiale

In Italia ora come ora l’unica forma di assicurazione casa obbligatoria, è quella legata alla polizza mutuo, oltre a questa poi, per chi abita in appartamento, potrebbero esserci anche delle coperture particolari richieste dal regolamento di condominio e legate all’intero stabile.

In entrambi questi casi non è possibile esimersi dalla stipula e dal pagamento del premio. Ma perché sono obbligatorie e cosa coprono di fatto le assicurazioni di questo tipo?

Le motivazioni dell’obbligatorietà di una polizza assicurativa da sottoscrivere in concomitanza del mutuo sono piuttosto palesi e sono dovute al fatto che gli istituti di credito concedono un prestito solo a patto di essere di fatto certi di “rientrare” in possesso dei soldi erogati.

In questi frangenti la garanzia maggiore per loro è proprio costituita dall’immobile su cui grava l’ipoteca, poiché qualora non vengano pagate le rate del mutuo la banca diventa proprietaria della casa.

Gli istituti di credito dunque desiderano tutelarsi da possibili danni gravi, quali solitamente l’incendio o lo scoppio dell’abitazione, che di fatto sono gli eventi coperti da questo tipo di polizze, a cui difficilmente il singolo riuscirebbe da solo a far fronte di tasca propria.

Le banche in genere hanno delle convenzioni assicurative proprie e particolari che propongono a prezzi concorrenziali assieme al mutuo, ma nessuno vieta di rivolgersi ad un altro ente assicurativo che vi garantisca le medesime coperture (magari ad un prezzo inferiore): l’importante é assicurare sempre l’immobile gravato da ipoteca!

L’altro tipo di assicurazione casa che risulta essere in un certo senso obbligatoria è quella legata al condominio e normalmente è lo statuto dello stesso a stabilirne la necessità e a ripartire le spese tra i vari abitanti in base ai millesimi.

Questo tipo di polizza è importante per tutti i condomini perché ad esempio risarcisce tutti i soggetti coinvolti in caso di incidente (indipendentemente da chi l’abbia causato), come può essere una perdita d’acqua, o di gas, improvvisa, che oltre al proprio appartamento danneggia magari anche quello sottostante o parti comuni del fabbricato.

In questi frangenti, in mancanza di un’assicurazione condominiale, dovrebbe essere il singolo proprietario a risarcire tutti i danni provocati (a sè e agli altri) attingendo solo alle proprie risorse finanziarie ed anche in questo caso difficilmente riuscirebbe a far fronte ad un imprevisto del genere!

L’assicurazione volontaria sulla casa: cosa risarcisce e perché stipularla

Ovviamente anche qualora non si abiti in condominio e benché la propria casa non sia gravata da un mutuo è possibile, e sempre consigliabile, decidere volontariamente di assicurare il proprio immobile a tutela di un investimento così importante per la vita di ognuno di noi. Chiaramente in questo casi le garanzie, o coperture, previste a tutela non solo dell’immobile ma anche dei beni contenuti nello stesso vengono scelte di volta in volta dal consumatore.

Infatti, mentre le assicurazioni “base” Sulla Casa, come quelle obbligatorie in caso di mutuo, coprono in sostanza solo eventi eccezionali che possono deteriorare sostanzialmente il bene, fino a renderlo inagibile, quali l’incendio e lo scoppio, le assicurazioni sottoscritte in modo volontario possono andare a coprire anche altre “situazioni”, offrendo maggiori tutele, come ad esempio in caso di furto, eventi naturali, guasti ad impianti e perfino la necessità di manutenzione immediata a fronte di un danno e la responsabilità civile verso terzi.

Esattamente come avviene quando si assicura l’auto anche per le polizze casa esistono diverse “formule” assicurative che hanno coperture, massimali e costi differenti; ovviamente non tutti gli eventi sono coperti e può essere presente una sorta di franchigia, per cui il consiglio è innanzitutto quello di leggere attentamente tutte le clausole del contratto che vi viene proposto (anche e soprattutto quelle scritte in piccolo!) e magari di farvi fare diversi preventivi rivolgendovi a compagnie diverse, in modo da poterli confrontare e valutare il più conveniente, non solo in termini di costo ma anche di indennizzi.

Affitto, Usufrutto e polizza casa: cosa succede in questi casi

Nel caso in cui un immobile sia a vario titolo abitato non dal legittimo proprietario ma da un affittuario piuttosto che da un usufruttuario la polizza casa può essere stipulata da entrambi i soggetti interessati, sebbene non sia in alcun caso obbligatoria.

Da un lato il proprietario può decidere di assicurare la casa onde evitare problemi e per “proteggere” il suo investimento, dato che non ha il diretto controllo di ciò che succede nell’abitazione in sua assenza; d’altro canto l’inquilino può tutelarsi stipulando una polizza che copra danni involontariamente da lui provocati e per i quali il proprietario potrebbe rivalersi.

Per gli usufruttuari poi è quanto mai consigliabile stipulare una polizza sulla casa di cui si godono i frutti ma della quale non hanno la legittima e piena proprietà. In questi frangenti infatti la legge stabilisce che chi abita e custodisce l’immobile deve manutenerlo ed utilizzarlo nel migliore dei modi ed al termine dell’usufrutto deve restituirlo a chi ne detiene la nuda proprietà nello stato in cui l’ha avuto in consegna, pertanto in questi casi è proprio l’usufruttario a rischiare maggiormente di essere tenuto responsabile di qualunque danno possibile. In tutti i casi, tenete presente che, l’assicurazione liquida chi ha sottoscritto la Polizza e chi ha pagato il premio.

Dunque tenete conto che, anche qualora viviate in un immobile che non è di vostra proprietà potrebbe essere buona cosa sottoscrivere una polizza sulla casa: sebbene infatti in questo caso i “muri” non vi appartengano al loro interno vi sono oggetti e beni di vostra proprietà, che potrebbero subire danni, causati da furti, rapine, scoppi, incendi, allagamenti o altro ancora; senza contare che se causate un danno all’immobile sarete chiamati a risarcire il legittimo proprietario.

Per questo motivo, una soluzione interessante, specie per chi vive in affitto è rappresentata dalla polizza capo famiglia, questa di fatto copre i danni che l‘assicurato e i suoi familiari (o tutte le persone che vivono stabilmente con lui), provocano a danni di terzi con il conseguente obbligo di risarcimento.

Di fatto sono davvero tanti gli eventi che possono essere inclusi in questa tipologia di polizza, a partire dal vaso che cade dal balcone, passando per l’allagamento accidentale di casa, o vetro della finestra del vicino rotto da una pallonata dei nostri figli mentre giocano!

Inoltre in genere il costo di queste assicurazioni non è per nulla elevato (aggirandosi intorno ad un centinaio di euro annui) per cui è sempre consigliato per il capo famiglia sottoscriverne una!

Conclusioni

A nostro avviso, sia come proprietari che come affittuari o usufruttuari, sarebbe sempre meglio tutelarsi da eventuali danni, stipulando una polizza casa, ovviamente stando attenti a scegliere quelle che maggiormente rispecchi le nostre necessità, così da evitare di pagare per un qualcosa che non ci appartiene o che non ci interessa.

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