La violenza non dovrebbe mai essere utilizzata, né tantomeno giustificata. Eppure fin da tempi lontani, alcune donne hanno dovuto imparare a difendersi.

Parlare di Violenza non è mai facile. Tuttavia c’è un imperativo morale che spinge a farlo. Un imperativo che dovrebbero  avere un po’ tutti, come parte di una società umana e coesa.

La violenza è un qualcosa che affonda le sue radici nella notte dei tempi, ed a cui è difficile, se non impossibile dare una spiegazione. Un atto di violenza viene compiuto contro qualsiasi persona, ogni volta che viene meno il raziocinio. La violenza può avere tante forme e tante declinazioni.  Oggi, però, l’imperativo morale  spinge ad alzare la voce contro la forma di violenza più becera: quella contro le donne.

Violenza sulle donne: una storia che viene da lontano

La Violenza Sulle Donne sembrebbe essere un problema attuale, ed infatti lo è dato il gran numero di femminicidi. Tuttavia non è un fenomeno solo del nuovo millennio, nasce in tempi ben più lontani. Se analizzassimo ogni fase storica, dall’Antica Grecia sino ai giorni nostri, non riusciremmo a non trovare storie di violenza contro il genere femminile. La cosa peggiore è che i soprusi e la prepotenza molto spesso vengono dagli uomini che dicono di amare, ed anche solo per vincolo coniugale dovrebbero rispettare le proprie donne. Tuttavia non c’è né amore e né rispetto nella gelosia, nella possessività, nel controllo dell’altra, nella dipendenza economica. La violenza, quasi evitabilmente, ha come epilogo  schiaffi, calci, pugni, ma inizia ben prima. Inizia con frasi a cui non si vorrebbe nemmeno dare peso, inizia con le limitazioni, con l’impedire di lavorare o vedere amici e familiari. Alcuni uomini sono capaci di impossessarsi della  mente, tanto da manipolare e far credere quello che vogliono loro.

Un accessorio che viene da lontano

Come detto prima, la violenza contro le donne è un fenomeno nato nella notte dei tempi. Le donne hanno sempre dovuto subire in silenzio la crudeltà degli uomini, senza avere mezzi per difendersi. In passato, ancor più di oggi non c’erano leggi che tutelassero il genere femminile. Sino agli inizi del ‘900 le donne erano considerate poco più di un oggetto, senza identità e senza dignità. Esseri con la sola funzione procreativa, delle marionette da manovrare a proprio piacimento. Della loro violenza nessuno ne parlava, e queste donne non sapevano in che modo difendersi dalle angherie degli uomini tanto violenti, quanto piccoli.

L’accessorio visbile in foto viene da molto lontano, esattamente dal diciannovesimo secolo. Si tratta, difatti, di un guanto da autodifesa, utilizzato dalle donne nella Londra 1850. Oggi, questo guanto appare così buffo, così lontano, eppure la sua funzione è così vicina. È passato più di un secolo, la società si è evoluta, eppure la violenza sulle donne è ancora radicata. I femminicidi crescono di anno in anno, segnando la morte di tantissime donne dall’adolescenza sino alla terza età. Oggi non occorrono più guanti di autodifesa, oggi occorrono leggi che tutelino maggiormente le donne. Occorre che la mentalità cambi con fatti concreti e  che le donne lavorino sulla propria indipendenza anche emotiva.

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