Autore: Stefano Pallanti

“Caro Professore, le scrivo per un problema piuttosto intimo. Da qualche tempo non riesco a vivere bene la mia sessualità. Mi spiego meglio, talvolta con il mio compagno non riesco a provare il solito trasporto che ha sempre caratterizzato i nostri rapporti. Proprio l’altra sera stavo guardando la replica di un episodio di Sex and the City dove una delle protagoniste, prima del rapporto con il compagno, prende insieme a lui una compressa di Viagra, trovando la cosa molto eccitante e soprattutto soddisfacente dal lato dell’appagamento. Secondo Lei, il Viagra mi potrebbe aiutare ?”

Per quasi dieci anni, i ricercatori alla Pfizer hanno lottato per dimostrare che il Viagra, il farmaco per l’impotenza negli uomini, funzionasse anche nelle donne. Il mese scorso si sono arresi.

Infiniti test su migliaia di donne hanno dimostrato che la piccola pillola blu, seppure non priva di un effetto stimolante, non evocava il desiderio sessuale. Il fallimento del Viagra ha documentato un dato ben noto: quando si tratta di sessualità, gli uomini e le donne sono diversi.

Per gli uomini eccitamento e desiderio sono spesso collegati, invece per le donne sono spesso distinti.

L’eccitamento maschile, è fortemente visivo, e quando l’uomo e’ coinvolto nell’attività sessuale o addirittura quando ci pensa, le strutture visive del cervello coinvolte si attivano, mentre questo non succede quando ad essere eccitata è la donna.

Da questa area si diramano fasci che, tramite il talamo si connettono con l’amigdala, piccolo nucleo a forma di nocciolina incastonato nel sistema limbico, che è il vero sito delle emozioni nel cervello.

L’amigdala è un organo interno di cui dobbiamo capire ancora tutta la complessità della sua struttura, che coinvolge non solo per i sentimenti positivi e negativi ma anche la capacità di socializzare e la vulnerabilità a diventare dipendenti dalla gratificazione di sostanze come alcol, nicotina, oppiacei etc.

Una volta si pensava che fosse coinvolta solo quando si provavano emozioni come paura e rabbia, ora si crede che sia molto più complessa: è coinvolta anche nell’anticipazione delle emozioni positive
Recentemente alcuni ricercatori, hanno studiato un campione di 28 uomini e donne che guardavano fotografie erotiche mentre una risonanza magnetica radiografava con delle istantanee i loro cervelli. Un dato è subito emerso: le fotografie rivelano una frenetica attività del cervello e soprattutto dell’amigdala negli uomini.

In uno studio pubblicato l’anno scorso, alcuni ricercatori olandesi hanno registrato l’attività cerebrale in uomini e donne durante il raggiungimento dell’orgasmo.

L’amigdala mostra decremento di attività durante il culmine. Altri studi suggeriscono che una amigdala grande può condurre ad una motivazione sessuale più robusta.

E’ stato puntualizzato che l’amigdala è conosciuta per avere intricate connessioni con il sistema visivo dei primati. Una ragione per la risposta agli stimoli visivi negli uomini potrebbe essere culturale. Gli uomini tendono ad essere sommersi da immagini sessuali. Studi antropologici hanno evidenziato come per milioni di anni, gli uomini hanno valutato la capacità riproduttiva della donna, guardando alla gioventù e alla salute come segnali della capacità di procreare bambini sani.

Il cervello è stato studiato anche nei primi passi di una storia amorosa.

Per un uomo le foto di un nuovo partner accendono parti del cervello ricomprese nel processo visivo. Ma le donne mostrano maggiore attività nelle aree legate alla ricompensa, emozione e attenzione.
Gli uomini si innamorano più velocemente delle donne, probabilmente perché sono più visivi. Le donne, dall’altra parte, possono essere più attratte dai segnali che fanno di un uomo un buon padre o un procacciatore. La scelta del compagno per una donna può coinvolgere un gran numero di fattori, incluso, anche l’odore dell’uomo.

Alcuni anni fa, scienziati svizzeri scoprirono che la donna avrebbe potuto sentire con il fiuto differenze genetiche nei potenziali compagni. Quando alle donne è stato chiesto di annusare T-shirt indossate da uomini diversi, spesso classificavano più facilmente le magliette che appartenevano a uomini con geni diversi. Gli odori che le donne preferiscono tendono a ricordare loro partners del passato.

Ricombinare diversi geni del sistema immune potrebbe essere un modo per prevenire incroci con consanguinei. In uno studio del 2002 è emerso che le donne classificavano gli odori del corpo più degli altri fattori nell’attrazione. Per le donne, il costo di una gravidanza, come il tempo e l’energia sono alte, così per bilanciare questi costi, vuoi essere sicuro che il bambino vivrà. E niente è indicativo dello stato di salute meglio del sistema immune, il quale è manifestato nell’odore.

• Comunque è sempre più evidente l’importanza delle proprie personali esperienze precedenti.
• Le differenze fra generi sono piccole in confronto a quelle che si possono talora riscontrare tra individui diversi .
• Probabilmente la biologia delle neuroscienze ci aiuterà a capire qualcosa di più della soggettività umana e delle diversità non solo fra generi ma anche fra le diverse etnie.
• La biodiversità è un concetto che, applicato al genere umano, può apparire non “politically correct” ma che invece potrà aiutarci a comprenderci e rispettarci di più pur nella diversità.
• Nella vita sessuale, estremo baluardo della soggettività, sempre più violato non soltanto dalle indagini ma anche da ammaestramenti mediatici, si conserva una delle fondamentali radici della nostra unicità.

Voglio concludere con questo brevissimo commento alla lettera che ci ha dato spunto per parlare del piacere sessuale e del cervello.

La vita sessuale non è soltanto l’orgasmo; (alla faccia del VIAGRA e simili) c’è molto di più e, magari, anche molto di meno; ciascuno dovrà rintracciare il suo personale percorso del piacere. Ogni cervello ha i suoi possibili percorsi.

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