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La crisi più grave di cui non avete sentito parlare (20/50)

È stata la settimana in cui Donald Trump ha messo gli Stati Uniti in compagnia della sola Siria, un paese che non esiste più, tra quelli che non fanno parte dell’accordo sul clima di Parigi. Ci sarebbe anche il Nicaragua, in teoria, ma il Nicaragua non ha firmato l’accordo di Parigi perché da qui al 2020 conta di arrivare al 90 per cento di energia pulita, superandone molto gli obiettivi. Quindi da una parte c’è letteralmente tutto il mondo – compresa la Russia, la Cina, l’India, la Corea del Nord, il Vietnam, l’Ungheria, you name it – e dall’altra ci sono gli Stati Uniti e basta: il tutto per un accordo che comunque non è vincolante. Basterebbe questo per capire quanto sia stata stupida la decisione di Trump, e quanto sia stata basata più sull’immagine e sulla propaganda di sé che sul merito della faccenda. Questo deve anche rassicurarci, però.

Detto che il riscaldamento globale è l’unico tema oggi a rendere legittimo in una discussione l’uso dell’argomento “moriremo tutti”, ricordate che: l’uscita formale dall’accordo richiede dei passaggi per cui non potrà essere completata prima del 4 novembre 2020, il giorno dopo le prossime elezioni presidenziali; diversi stati americani negli ultimi anni hanno introdotto autonomamente vincoli e limiti alle emissioni inquinanti, che restano in vigore; tantissime aziende stanno già ammodernando i loro processo industriali e riducendo le loro emissioni inquinanti e lo farebbero comunque, perché i loro clienti sono da anni sempre più sensibili alla lotta ai cambiamenti climatici. Quindi ecco, la decisione di Trump è grave ed è grave, tra le altre cose, anche per come trasforma definitivamente in un tema di dispettucci e battaglia politica una cosa che dovrebbe trovarci tutti dalla stessa parte: ma magari alla fine ci salveremo o moriremo tutti comunque, Trump o non Trump.

Di tutte queste cose parleremo meglio con la newsletter di sabato prossimo, ma oggi voglio raccontarvi un’altra storia. Importantissima, se volete capire l’America del 2017 e un pezzo degli elettori di Donald Trump, eppure molto poco analizzata e discussa, soprattutto da queste parti. C’è una cosa che in America uccide più delle armi da fuoco e degli incidenti stradali. E al contrario delle armi da fuoco e degli incidenti stradali, è un problema relativamente recente e in grandissima espansione, che colpisce un pezzo grande ma ben preciso della popolazione americana: e non è il pezzo che immaginate. Non solo: esiste una correlazione diretta tra l’estensione di questo fenomeno e il voto a favore di Donald Trump alle ultime elezioni presidenziali. Sto parlando della dipendenza da farmaci a base di oppiacei Negli Stati Uniti. Senza conoscere i tratti più recenti di questo fenomeno – per esempio capendo perché riguarda quasi solamente bianchi – non è possibile capire un pezzo di quella cosiddetta “America profonda” che si vede pochissimo sui giornali, e si finisce a limitarsi a etichettarla in base ai soliti luoghi comuni.

Se avete un iPhone, per ascoltare la puntata cercate “Da Costa a Costa” nell’app “Podcast”; altrimenti cliccate play qui sotto per ascoltarla su Spreaker. Se volete, dopo aver ascoltato la puntata lasciate una recensione su iTunes e parlatene sui social network o a chi pensate possa essere interessato a queste storie come voi. Sul sito di Piano P trovate la traduzione in italiano delle parti in inglese.

Ascolta “Da Costa a Costa” su Spreaker.

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Se non lo avete già fatto – e centinaia di voi lo hanno già fatto: grazie di cuore! – vi chiedo quindi di valutare la possibilità di fare una donazione ricorrente da pochi euro al mese per pagare le spese di questo progetto e il mio lavoro. Due euro al mese vanno benissimo (a questo punto sono meno di 15 euro per tutto il 2017) ma se vorrete essere più generosi non ve lo impedirò, così come se vorrete fare una donazione una tantum. Più fondi raccoglierò, più viaggi potrò fare negli Stati Uniti, più posti potrò visitare e più cose potrò raccontarvi come ho fatto fin qui. Se vi interessa, qui trovate le istruzioni per fare una donazione in completa sicurezza, usando la vostra carta di credito o il vostro conto Paypal. Grazie, come sempre. Ciao!

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