Get Even More Visitors To Your Blog, Upgrade To A Business Listing >>

FIDEL E IL BASEBALL

Tags: fidel baseball

Il legame fra il Baseball (la pelota) con Fidel e la sua Rivoluzione parte decisamente da lontano. L'uomo era un italo-americano basso e tarchiato, si chiamava Joe Cambria anche se all'anagrafe di Messina il vero nome era Carlo. Alla fine degli anni 40' all'Avana per tutti era “Papa Joe”, parlava un improbabile esperanto in cui mischiava italiano e castigliano ma era anche un grande intenditore di Baseball. Era “l'agente all'Avana” dei Washington Senator, in 30 anni mando' oltre mare verso il potente vicino del nord oltre 400 giocatori cubani. Leggenda narra che un bel giorno Joe poso' lo sguardo su un giovane studente di legge con addosso la giacca dell'Universita' dell'Avana. Era un lanciatore dotato con pero' poco controllo sui lanci, si chiamava Fidel Castro, Cambria decise di fargli fare un provino. Il futuro Comandante en Jefe della Rivoluzione cubana fu scartato per ben 2 volte. Secondo alcune versioni anche gli Yankees e i Giants sarebbero stati interessati al giovane Fidel che, sempre secondo la leggenda, avrebbe rifiutato un contratto da 5 mila dollari dei Giants. Si tratta di racconti narrati postumi dove da un lato si tendeva a idolatrare la figura del Lider Maximo mentre dall'altra (da parte americana) a riscriverla in maniera differente. La realta' probabilmente era che Fidel non era in possesso del necessario talento per giocare negli Yankees o nei Giants con un contratto professionistico, sicuramente pratico' il baseball a livello scolastico sporadicamente. Si hanno tracce di Fidel presente sul monte di lanco della squadra della facolta' di legge opposta a quella di economia nel 1946, pare che Fidel concesse 5 punti e 5 valide risultando il lanciatore sconfitto. La partita fini' 5-4. Nella Winner League cubana nel 50'/51' durante una partita fra Cienfuegos e Marianao ci fu una protesta studentesca contro Batista, i ragazzi entrarono nel diamante. Fidel era uno di loro, avrebbe eseguito alcuni lanci prima di essere cacciato fuori dal campo dalla sicurezza. Probabilmente non fu neanche un buon atleta, mettiamoci il fatto che il baseball veniva giocato sopratutto fra le classi meno abbienti mentre la famiglia di Fidel faceva parte della ricca borghesia dell'isola. In realta' dopo la presa del potere Fidel non ebbe mai troppo tempo per il baseball, pero malgrado questo uso' la pelota per radunare consenso intorno alla neonata Rivoluzione. In questa ottica vertono le numerosi esibizioni coi “Barbudos” il nome della “sua” squadra di baseball, ovviamente estremamente evocativo. E' storia il fatto che durante la latitanza in montagna coi suoi compagni decise di non tagliarsi piu' la barba fino alla conquista del potere, pero' il vezzo della barba ando' ben al di la di quei fatti. Nei “Barbudos” giocavano Fidel, Raul, Camilo ed altri eroi rivoluzionari, il Che, da buon figlio della pampa preferiva il calcio. Il 24 luglio del 59' Fidel sali' sul monte di lancio indossando la casacca numero 19 per giocare contro una selezione della polizia cubana, gioco' 2 inning riuscendo ad eliminare un paio di battitore, Camilo avrebbe dovuto giocare con gli avversari ma dichiaro' "Non saro' contro Fidel nella vita e nemmeno nel baseball”, fu schierato come catcher. L'anno successivo Fidel nazionalizzo' le aziende statunitensi dell'isola, questo pose fine del baseball a stelle e strisce. Nello stesso anno Cuba aboli' lo sport professionistico in quanto gli interessi che ci giravano attorno non erano compatibili con lo spirito della Rivoluzione. Cuba per decenni e' stata una formidabile fucina di talenti del baseball; alle Olimpiadi vinse 3 ori e 2 argenti, 25 vittorie nell'Ibaf Wordl Cup e 12 ai giochi Panamericani. Nel 1999 una squadra Usa torno a giocare un incontro sull'isola dopo 40 anni, soltanto pochi anni fa insieme ad Obama arrivo' sull'isola un'altra squadra di baseball, Fidel pero' era gia' nel suo buen ritiro e non si paleso'.


"Non sono Cristo, sono tutto il contrario di un Cristo, io per le cose in cui credo lotto con tutte le armi a mia disposizione, invece di lasciarmi mettere in croce".

Ernesto Che Guevara

SPAGNOLO

DIARIO DI BORDO



This post first appeared on CUBA;UN'ISOLA NEL SOLE, please read the originial post: here

Share the post

FIDEL E IL BASEBALL

×

Subscribe to Cuba;un'isola Nel Sole

Get updates delivered right to your inbox!

Thank you for your subscription

×