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LA GALLEGA 2


Le feste al campo hanno tutte una costante; richiedono una lunga preparazione e qualcuno che ci si dedichi.
Normalmente quando c'e' il puerco sul palito, col pacchetto di istruzioni viene fornito anche el negrito che si occupa di girare lo spiedo, per ore.
In questo caso, come si evince dalle foto, il sistema di cottura e' stato differente...ma andiamo per gradi.
In auto, attraversano alcuni km di campo, giungiamo nella localita' chiamata La Gallega Dove vive la famiglia di Simone.
Ci sono campi e campi a Cuba ma uno disperso nel nulla, come appunto la Gallega, dove nella minuscola piazza principale c'e un efficientissimo wi fi....dovevo ancora vederlo.
Si vede che siamo in una sorta di zona “nobile” del paese.
In quella piazzetta ci sono alcuni edifici sui 3-4 piani in stile realismo Socialista ed un minuscolo giardino dove la gente del posto viene a connettersi.
Arriviamo nella casa della familia, le donne si stanno preparando per la serata con la solita seduta de peluqueria y manicure, i bimbi fanno chiasso, il tutto condito con la solita allegria cubana che rende quel popolo e quel paese cosi speciale.
Andiamo a vedere il luogo dove, piu' tardi, avra' inizio la Fiesta e rimango letteralmente esterrefatto.
Un giardino dell'Eden messo in piedi da due arzilli signori avanti negli anni.
Fiori, piante, alberi da frutto, sentieri, fontane con pesciolini, sampietrini a terra perfino un piccolo palco, per inciso piu' grande di quelli che si trovano in molti campeggi.
Queste feste non hanno un inizio preciso, in realta' si inizia a mandare giu' alcool gia' la mattina stessa.
Mi presentano alcune persone, gente di discreta cultura, da questo punto di vista siamo un paio di gradini sopra cio' che trovo normalmente nelle feste ad oriente, magari di questo parlero' in un pezzo futuro.
Il maialino e' in cottura in una specie di grande bistecchiera che non avevo mai visto.
Conosco la famiglia della moglie del mio socio; la madre la classica brava donna cubana, la sorella carina e perennemente canterina mentre il padre mi ricorda molto il boss.
Tipo deciso, cazzuto con cui non serve sprecare troppe parole.
Ci sono altre persone a cui altre se ne aggiungeranno secondo quella legge non scritta per cui, a Cuba, quando c'e' una fiesta si presenta chiunque ne abbia avuto notizia, invitato o no.
Il socio, avendo una tolleranza al beveraggio molto piu' alta del vostro umile scriba passa agevolmente dal ron alla birra.
Non c'e' mai un momento preciso in cui queste feste iniziano, semplicemente ad un certo momento, solitamente quando el puerco e' cotto, si inizia a fare sul serio.
Malgrado avessi detto che.....tutto cio' che dovevo a fare lo avevo gia' ampiamente fatto a Tunas, quel sin verguenza del mio socio....o probabilmente sua moglie, hanno cercato di piazzarmi un paio di milfone.
Una, una volta venuta a conoscenza che c'era uno yuma alla fiesta, ha annullato tutti i programmi della serata per raggiungerci.
Fra Tunas, viaggio in bus e tutto il resto.....non c'era trippa per gatti e ho preferito essere cordiale ma...lasciare le cose come stavano.
A questo giro mi andava bene cosi'.
Gente allegra e sincera senza mai essere invadente, personalmente non esagero mai con la confidenza ma devo dire che nessuno e' andato un millimetro al di la' di dove doveva andare.
Si e' mangiato bene e bevuto altrettanto bene, ad un Certo Punto si e' iniziato a ballare, sopratutto quando il momento etilico ha abbassato i freni inibitori.
Una bella festa che non e' mai degenerata come spesso accade in oriente, ringrazio Simone per una giornata bella e divertente.....e io non sono tipo da troppi complimenti.
Ad un certo punto mi sono fermato a riflettere; era la sera del 24 dicembre, caldo, Cuba, una fiesta, allegria e bella gente, volendo la possibilita' di non lasciare le olive a bagno....ho pensato all'Italia, al freddo, questa pirlata del Natale, le serate con parenti di cui non frega un cazzo, la pubblicita', i babbi Natali appesi ai balconi......noi viaggiatori siamo davvero dei privilegiati.
Sul tardi e' venuto il mio autista a prendermi con tanta buona volonta', visto che partiva da La Habana, aveva anche lui una fiesta in casa e c'era la noche buena.
Bella giornata davvero.




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