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SARDEGNA/CUBA

SARDEGNA/CUBA

I 45 motivi per amare la Sardegna di Beppe Severgnini:
1 C’è il mare di mezzo. La gente non ci finisce per caso, ma ci va per scelta.
2 Il colore dell’acqua. Non ci sono Caraibi che tengano.
3 La sabbia non è polvere. Si infila nelle orecchie, ma poi esce.
4 L’elicriso profuma di Sardegna, o la Sardegna profuma di elicriso. Ancora non ho capito, ma non è importante.
5 Le danze tradizionali. Dopo tre filu e ferru, ballano anche i milanesi.
6 Gli occhi delle donne. Guardateli, e capirete perché in Sardegna comandano loro.
7 I malloreddos hanno un nome simpatico.
8 Le pecore hanno un’aria filosofica.
9 Cagliaritani e sassaresi sono così impegnati a litigare tra loro che non hanno tempo per noi continentali.
10 La salsiccia sarda è un salume sexy.
11 Le seadas col miele sono una droga consentita.
12 Il ginepro è la versione botanica (e contorta) dei nuraghi: roba solida, che dura.
13 Hanno rovinato la piazzetta sabuada, ma Santa Teresa di Gallura resiste. Scendo a Rena Bianca (passione di mio figlio), mi sdraio e guardo la Corsica che mostra i denti. Magnifico.
14 Sulla strada per Castelsardo sembra di essere in Colorado, e in più c’è il mare a destra.
15 I cafoni stanno (quasi) tutti in Costa Smeralda.
16 Ai miei amici sardi non piacciono i corbezzoli. Così li mangio io.
17 La gente pensa prima di parlare.
18 Rena Majore era più moderna nel 1979 che nel 2009.
19 Niente Camilleri e Montalbano. Ma di Sardegna hanno scritto Satta, Carlo Levi e D.H. Lawrence. Oggi Niffoi, Fois e Soriga (che fa un po’ l’inglese).
20 L’accento si può imitare. Basta allenarsi con amici sardi spiritosi.
21 L’uso del gerundio è affascinante ("Scherzando stai?").
22 Certe calette sembrano il salvaschermo del computer.
23 Il vento rende nervosi molti turisti, che non ritornano. Meglio. Così si sta più larghi.
24 In un posto circondato dal mare (e che mare!) sono specializzati nella cucina di carne.
25 "Quando il traghetto, al termine della notte, si avvicinava alla Sardegna, alzavamo il naso per sentire il profumo. L’importante era non farsi notare. A diciotto anni sono ammesse battute e parolacce; non la poesia dell’alba sul mare" (romantici ricordi, da Italiani si diventa).
26 Sono terminati i lavori stradali al porto di Olbia. Incredibile.
27 La Sardegna piaceva a Montanelli e a De Andrè.
28 Bortolo Severgnini (1869-1916, fratello del nonno Giuseppe) venne mandato a Tempio Pausania, giovane procuratore del Re. Altri tempi, altre zanzare.
29 Chi dice che i sardi sono piccoli? Sono concisi.
30 Le doppie hanno un crepitio simpatico: ascoltate Francesco Cossiga. Anche quando non sono d’accordo su quello che dice, mi piace come lo dice.
31 Vicino alla magnifica isola grande, ci sono splendide isole piccole (Maddalena, Caprera, San Pietro e Asinara, dove sarebbe il caso di evitare asinate).
32 Alghero sa di Spagna, Cagliari di sud, Palau di vento, Oristano di sole e Masua di zucchero blu.
33 Vermentino freddo e mirto gelato funzionano come la salsa barbeque negli USA: evocatori d’estate.
34 I porcellini sono belli e buoni.
35 Spiaggia del Poetto a Cagliari. La ricordo urbana e decente, e avevano anche i gelati al biscotto.
36 Capo Testa scolpito dal vento. Suona banale, ma è vero.
37 Le donne sarde hanno cominciato a vestirsi in nero molto prima delle PR della moda a Milano.
38 Quando li chiami al telefono, i sardi ricordano sempre chi sei.
39 Il BAM (burino acquatico motorizzato) è abbastanza raro. In mare càpita di sentire il rumore delle onde.
40 Il sughero è più simpatico della plastica.
41 Cala Capra, sotto Palau. Una piscina della Florida senza gli svantaggi della Florida.
42 Se a Montirussu (Aglientu) costruiscono il solito residence, mi rivolgo alle Nazioni Unite.
43 Le piante piegate dal maestrale. Sembrano appena uscite dal parrucchiere.
44 C’è sempre una spiaggia vuota, anche in agosto.
45 L’estate non è un brodino tiepido californiano. L’estate sarda comincia (giugno), continua (luglio), si interroga (agosto), si stanca e se ne va (settembre). Come dire: buone vacanze, ci vediamo là
L'episodio risale oramai a oltre 12 anni fa.
Avevo invitato, per regalarle una vacanza, una procace fanciulla cubana in Italia.
Allegra, divertente, con una quinta di davanzale, faccio fatica a ricordare soldi spesi meglio.
Ero in giro per l'Italia per il controllo delle strutture dove avevo la mia animazione, me la portai dietro.
Dovevamo andare in Sardegna, zona copo Teulada.
Visto che i traghetti per Cagliari partivano solo da Livorno ne presi uno per Olbia in partenza da Genova, avrei poi fatto la Carlo Felice per scendere al sud.
Se non ricordo male con la Grimaldi....ovviamente presi una bella cuccetta.
Poco prima dello sbarco di mattina presto, mi recai sul ponte per sentire quell'odore di mirto che sempre mi accoglie in ogni mio viaggio sull'isola.
Pochi minuti dopo essere sbarcati, l'auto percorreva le strade sarde, la fanciulla esclamo' guardandosi intorno “Sembra di stare a Cuba”.
La Sardegna, dopo il Piemonte e Cuba, e' il terzo posto in ordine di giorni vissuti in cui ho passato piu' tempo della mia esistenza, dietro a lei le Maldive e le Seychelles, giusto per capirci.
Se metto insieme i tanti periodi passati nei villaggi per lavoro e quelli, piu' brevi, per vacanza sull'isola salta fuori che ci ho trascorso piu' di 3 anni della mia esistenza.
Dire che amo la Sardegna e' poco.
Troppe estati, troppi ricordi, troppe notti in spiaggia, troppi volti sorridenti, troppa vita perche' tutto mi scorra addosso senza lasciare segno.
Sara' che al di fuori del lavoro sono un po' orso, forse meglio dire abbastanza diffidente nel dare confidenza, ma coi sardi mi sono sempre trovato davvero bene.
Un sardo ci mette un po' per darti la sua amicizia, ma una volta svoltato l'angolo hai un amico per tutta la vita.
Arbatax, Castelsardo, Teulada, Porto Scuso, S.Teodoro, Villasimius, Stintino...ho perso il conto dei posti in cui ho lavorato.
In effetti le similitudini con Cuba non sono poche.
Per quanto riguarda l'interno, davvero a volte sembra di vedere la Valle di Vinales, sopratutto in alcune zone dell'Ogliastra o dell'Oristanese.
In altre, penso a la playa Pelosa di Stintino il riferimento ai cajos cubani e' evidente.
Il maialino come piatto tradizionale, anche se fatto in modo differente, e' un'altra similitudine da tenere in considerazione.
La gente, sopratutto le vecchiette, sedute sulla porta di casa, senza un cazzo da fare non possono non ricordare le sciure cubane nello stesso tipo di situazione.
Cristal, Bucaner...Ichnusa....
Il senso di appartenenza, l'orgoglio di essere prima sardi e poi, eventualmente, italiani rende l'abitante dell'isola simile al cubano che ama in modo viscerale la propria terra, in qualunque parte del mondo si ritrovi a vivere.
Esistono poi similitudini linguistiche sopratutto per gli abitanti della zona di Alghero la cui lingua (il sardo non e' un dialetto) risente degli influssi spagnoleggianti a seguito del passaggio iberico nella regione.
Mettiamoci anche, come similitudine, una certa diffidenza del sardo nei confronti del Mare.
Il sardo dal mare ha sempre avuto problemi, leggasi invasioni, di conseguenza si e' sempre rintanato all'interno del paese scegliendo di fare l'agricoltore piu' che il marinaio.
Il lungomare in Sardegna, dove esiste, lo Hanno costruito i piemontesi o gli arabi, non certo i sardi.
Quanti cubani, che abitano un'isola, hanno dimestichezza col mare o sanno nuotare?
Se La Habana e' Napoli, la Sardegna e' Cuba. 
Sardegna e Cuba, due pezzi del mio cuore.
Avete altri luoghi del vostro cuore che vi ricordano Cuba?


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