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SICUREZZA

 

La notizia e' di un paio di settimane fa.
Due italiani, ultracinquantenni, abituati a viaggiare decidono, a Rio, di andare a vedere da vicino il Cristo Redentore.
Ci vanno in moto, al ritorno sbagliano strada e finiscono nella piu' malfamata favela della citta', patria dei peggiori spacciatori brasiliani.
La crisi economica che attanaglia il Paese, non consente alla forze dell'ordine di essere presente come dovrebbero su tutto il territorio, di conseguenza in alcune zone il Brasile, in quanto nazione, non possiede giurisprudenza.
Il racconto dei media diventa nebuloso, pare che siano stati esplosi alcuni colpi che uccidono un'italiano mentre l'altro, pare, sia stato prima catturato dai narcos e poi, stranamente, liberato.
Questi sono i fatti, detto fra me e voi...la cosa mi convince poco, ma non e' questo il punto.
Resta il fatto che un connazionale di Jesolo, in vacanza, non ha fatto ritorno a casa.
Si tratta del terzo italiano, in pochi mesi a lasciarci le piume nel grande paese sudamericano.
A questi italiani deceduti si aggiungono quelli nella Dominicana, in Egitto, in Thai, in Africa ed in altri paesi, fra cui, molto saltuariamente, anche Cuba.
In alcuni casi si e' tratta di persone che, in qualche modo, se la sono andata a cercare.
Il discorso e' quello di sempre, siamo cosi' presuntuosi da non pensare minimamente che ci troviamo a migliaia di km da casa, in paesi con altre leggi, altri modi di vivere, altre usanze.
Leggendo le cronache di molti di questi omicidi e' lampante che il tutto, con un po' di prudenza, si sarebbe potuto evitare.
E' indubbio che, nella maggior parte dei paesi dove si verificano questi episodi, i turisti siano una sorta di bancomat con le gambe.
Paesi con la delinquenza come normalita', polizia corrotta, sicurezza al minimo e possibilita' di buscarsi un problema non appena si esce dai giri prettamente turistici.
Cuba, la Cuba di oggi e' ancora al di Fuori da questi discorsi.
Certo, capita di sentire racconti, e' successo a parecchi miei conoscenti, di scippi di catenine d'oro o qualche rapina da pochi cuc.
Il perche' si vada in giro con oro al collo dall'altra parte del mondo mentre a S.Salvario, a Torino, la catenina la si toglie, resta uno dei misteri di cui non avremo mai soluzione.
Anche a Cuba, volendo, le rogne si incontrano ma non esiste un paese piu' sicuro al mondo.
Durante quest'ultimo viaggio sono rientrato, di solo e a piedi, alle 5 del mattino 4/5 volte, uscendo da case dove avevo piacevolmente trascorso delle ore.
Una di queste volte mi sono ritrovato a pensare come davvero si tratti di un paese al di fuori dalla norma.
Dove, a quell'ora avrei potuto tranquillamente camminare per le viuzze di una cittadina senza buscarmi un problema?
Certo qualche precauzione la uso, cammino sempre al centro della strada, tanto di macchine non ne passano quasi a quell'ora, in questo modo posso vedere entrambi i lati della strada e le traverse che incontro durante il mio cammino.
Ma se anche mi assaltassero.....al massimo giro con 80/100 cuc in saccoccia, vale la pena prendersi una coltellata?
Se dovesse accadere mi metterei in saccoccia i miei 20 anni di Judo, come dicono gli insegnati di Krav Maga e di difesa personale, non sono situazioni per cui vale la pena rischiare la vita, queste cazzate lasciamole ai film di Van Damme e di Norris, la realta' e' molto differente.
Certo, se non saltano fuori lame, il discorso potrebbe essere differente, ma siamo nel campo delle ipotesi.
Alcuni italiani che avevano pisciato fuori dal vaso si sono presi la loro bella dose di mazzate, ma in questi casi non e' delinquenza vera e propria ma...resa dei conti.
Ne ho viste di tutti i colori in questi anni, alcune volte sono intervenuto per evitare conseguenze non belle ad alcuni connazionali, pentendomi poi regolarmente, visto che avevo tirato fuori dai guai gente che meritava di restarci.
Alla fine una testa di cazzo resta tale anche dopo un volo di 9000 km.

M&S CASA PARTICULAR HA AGGIUNTO UNA CASA 
hostal-el-villareno 


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