Una multa scandalosa e' stata inflitta da AGCOM a Google Italia ed al famoso influencer italiano di giochi online SPIKE, colpevoli secondo la presunta accusa ancora tutta da provare di aver divulgato su youtube materiale informativo sui consigli del gioco online. Premesso che l'illegalita' sui giochi d'azzardo si trova negli annunci a pagamento di Google Italia ove decine e decine di siti illegali pagano per apparire nelle ricerche degli italiani, infrangendo le chiare regole predisposte da Google, con metodi di hackeraggio o redirect da siti di gioco d'azzardo italiani gratis cosi detti "social" per poi rimandare l'utente su siti casino online a pagamento prevalentamente esteri ma anche italiani del tutto illegali. Giacomo Lasorella dopo essere stato catapultato presidente dell'autorita' con decreto del presidente della Repubblica su proposta del presidente del consiglio Roberto Fico, in qualita' di garante per dell'imparzialita' del diritto di espressione e delle sue pluralita' ha dimostrato come non poteva essere altrimenti vista la totale mancanza nel suo background sulle tecnologie ed in specifico delle problematiche su internet un immobilita' disarmante.
Per questo come evidenzia questa multa a Google e all'influencer ed youtuber SPIKE risulta impossibile trovare una logica basata sulle leggi esistenti senza notare l'enorme problema del gioco d'azzardo illegale online da una parte e tutto un comparto legale dall'altra che crea lavoro legittimo a migliaia di persone nel rispetto e le regole predisposte , tutelando Gli Utenti a leggere le avvertenze legali ed sostenento le persone ludopatiche ad autoescludersi da qualsiasi forma di gioco, Autoesclusione dai casino online ndr.
Anziche' prendere esempio dai paesi dove il controllo e la repressione hanno un vero peso specifico contro l'illegalita digitale, le nostre autorita' mancano di trasparenza e di programmi concreti su questi temi. AGCOM ha un potere del tutto mal riposta nel livello di conoscenze e competenze richieste rispetto alla vastita' dei problemi che ogni giorno gli utenti italiani affrontano in termini di rispetto della privacy , pluralita', illegalita' digitale e difesa del naturale sviluppo degli attori che attraverso il digitale fanno progredire il paese.
I problemi arcaici della RAI non possono e non devono essere transportati all'era digitale di oggi che come non mai diventa opportunita' indispensabile al progresso, anche questa dovrebbe essere una pietra migliare del cambiamento nel sistema Italia.
Gli improbabili annunci di sentenze ed i proclami di organizzazione a nulla servono se non eradichiamo le nel web con una presa di coscienza pubblica ed una educazione del management agli strumenti digitali.
