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Conto fuori dall’Italia e dichiarazione fiscale

Se hai un Conto Corrente o investimenti all'estero,devi riportarli nella Dichiarazione Dei Redditi nel quadro RW, inoltre potresti dover pagare la tassa Ivafe (analoga del bollo sui conti italiani) e le tasse sui redditi dei capitali. Per i conti e i depositi valgono alcune soglie di esenzione. Trovi tutti i dettagli nella guida alla Dichiarazione Conti Esteri. Qui riporto a titolo di esempio una risposta degli esperti del Sole 24 Ore.

 

Lavoratore con conto all'estero

Risiedo e lavoro in Italia, ma ho una nota carta di credito internazionale, molto usata anche in Italia, che si appoggia a un conto corrente in Germania, di cui quindi risulto intestatario. Ci metto sempre pochi soldi, per cui il saldo non è mai superiore a 3 mila euro. Devo comunque dichiarare il conto corrente nel quadro RW? Non ci sono eccezioni al monitoraggio fiscale?

Soglie di esenzione

Gli obblighi di indicazione Nella Dichiarazione Dei redditi (quadro RW) previsti dal Dl 167/1990 non sussistono per le attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o in amministrazione agli intermediari residenti e per i contratti comunque conclusi attraverso il loro intervento, qualora i flussi finanziari e i redditi derivanti da tali attività e contratti siano stati assoggettati a ritenuta o imposta sostitutiva dagli intermediari stessi: si tratta, per esempio, delle attività detenute all’estero, ma tramite mandato fiduciario a un soggetto residente in Italia, nonché dei prodotti finanziari detenuti all’estero, ma tramite banche e altri intermediari finanziari italiani, che operano in qualità di sostituti d’imposta.

Inoltre, gli obblighi di indicazione nella dichiarazione dei redditi non sussistono per i depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero il cui valore massimo complessivo raggiunto nel corso del periodo d’imposta non sia superiore a 15.000 euro (anche per un solo giorno). 

 

Occorre però prestare attenzione in proposito, perché resta fermo l’obbligo di compilazione del quadro RW laddove sia dovuta l’Ivafe: si tratta di un’imposta che, per i conti correnti e i libretti di risparmio, è dovuta in misura fissa pari a 34,20 euro, rapportati alla quota e al periodo di possesso, soltanto se la giacenza media del conto/libretto è superiore a 5.000 euro. 

Per rispondere al lettore, quindi, se il conto corrente ha sempre avuto un saldo (giornaliero) inferiore a 15.000 euro e la giacenza media del periodo di possesso (generalmente, l’anno) è inferiore a 5.000 euro - come parrebbe desumersi dal tenore del quesito - non sussiste alcun obbligo dichiarativo in relazione al conto corrente tedesco. 

 

Nota: aggiungo una precisazione. La soglia dei 15.000 euro vale per tutti i conti all'estero, incluso per es. paypal che è un deposito in Lussemburgo. Quindi devi considerare la somma di tutti i conti e potresti dover dichiarare anche se tutti presi singolarmente rispettano le soglie indicate.  Viene spiegato appunto nella Dichiarazione Conti Esteri.



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