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Buoni fruttiferi postali cointestati senza clausola pfr.

I Buoni Postali, cointestati o monointestati, sono storicamente uno degli investimenti più scelti dagli italiani. I motivi sono diversi: sono semplici, sono facili da comprare in Ufficio Postale, non sono soggetti alle tasse di successione, possono essere incassati in ogni momento, anche prima della scadenza, singolarmente per intero da ognuno degli intestatari anche senza clausola pfr. Vediamo ora insieme alla nostra redazione di esperti cosa sono i buoni fruttiferi postali cointestati senza clausola pfr e quali sono i passi a cui dobbiamo fare attenzione al momento della riscossione.

Indice

  • Cosa sono i Buoni Postali cointestati senza clausola pfr e chi può rimborsarli
  • Quanti cointestatari possono avere i Buoni Postali cointestati?
  • Che significa la clausola pfr “con pari facoltà di rimborso” dei buoni fruttiferi postali cointestati? chi può rimborsarli?
  • Si può modificare l’intestazione dei Buoni Postali cointestati già sottoscritti?
  • Chi può rimborsare un Buono Postale cointestato se una persona è deceduta?
  • Come acquistare i Buoni Postali cointestati
  • Conclusioni

Cosa sono i Buoni Postali cointestati senza clausola pfr e chi può rimborsarli

Esistono diversi tipi di Buoni Fruttiferi Postali e tutti possono essere cointestati, ossia appartenere contemporaneamente a più persone fino ad un massimo di 4. Può essere ad esempio il caso di una nonna con la nipote, una mamma con i figli e via discorrendo. Al momento dell’acquisto, cioè della sottoscrizione, si comunicano i nominativi a cui vanni intestati i Buoni Postali e questa informazione viene registrata da Poste italiane e da Cassa depositi e Prestiti che emette concretamente i Buoni.

Da quel momento in poi i Buoni possono essere riscossi in ogni momento, anche prima della scadenza, da uno soltanto dei diversi titolari senza dover avere l’autorizzazione degli altri. Se il Buono Postale cointestato è cartaceo allora è necessario portarlo fisicamente al momento della riscossione.

Quanti cointestatari possono avere i Buoni Postali cointestati?

BFP possono essere cointestati a un numero massimo di 4 persone, con facoltà di rimborso disgiunto per ciascun intestatario (ma si può decidere di escludere questa facoltà al momento della sottoscrizione esplicitandolo). È importante sottolineare in ogni caso che non è possibile cointestare un buono né tra persone maggiorenni e minorenni né tra soli minorenni. Di conseguenza i Buoni minori possono essere solo monointestati.

Che significa la clausola pfr “con pari facoltà di rimborso” dei buoni fruttiferi postali cointestati? chi può rimborsarli?

Come abbiamo accennato poco sopra, i Buoni emessi a partire dal 28 dicembre 2000 vengono emessi con la clausola CPFR o PFR, che significa con pari facoltà di rimborso. Questa clausola indica che ciascuno degli intestatari può richiedere autonomamente l’intero rimborso del buono semplicemente presentando il titolo cartaceo alle Poste. È anche possibile sottoscrivere un Buono senza questa facoltà ma è possibile farlo solo al momento della sottoscrizione del titolo. Per i buoni emessi prima del 28 dicembre 2000, invece, non vi è apposta la clausola PFR ma è comunque possibile incassare il Buono allo stesso modo.

Quindi ricapitolando i buoni fruttiferi postali cointestati si possono sempre riscuotere singolarmente da ciascuno degli intestatari tranne per quei buoni per cui viene esplicitato diversamente al momento della sottoscrizione. Ad oggi il numero di questi casi è irrisorio. Non è più necessario evidenziare la presenza della clausola pfr per incassare ma si considera data per scontato anche se non è presente. 

Si può modificare l’intestazione dei Buoni Postali cointestati già sottoscritti?

Buoni Fruttiferi Postali sono titoli nominativi. I titolari dei Buoni sono censiti nell’Anagrafe generale di Poste Italiane. Questo significa che non è possibile cedere né modificare l’intestazione dei buoni fruttiferi postali. L’unica eccezione si può fare nel caso di trasferimenti che vengono fatti per decesso di un intestatario a seguito di una successione aperta in Poste.

A parte questo caso speciale l’unica possibilità di cambiare gli intestatari è rimborsare il buono in essere e richiedere l’emissione di un nuovo buono fruttifero postale. Si tratterà però di una nuova emissione che non avrà nessun collegamento con il precedente. Le due operazioni di incasso e sottoscrizione di un nuovo buono fruttifero postale non hanno costi.

Chi può rimborsare un Buono Postale cointestato se una persona è deceduta?

Cosa accade se uno dei titolari di Buoni fruttiferi postali cointestati senza clausola pfr muore? Ricordiamo innanzi tutto che uno dei vantaggi dei Buoni Postali è che non sono soggetti alle tasse di successione.

In caso di buoni postali cartacei è sufficiente che l’altro o uno degli altri cointestatari vivi si presentino all’ufficio postale con il buono fruttifero postale per ottenere il rimborso con i relativi interessi maturati. Questo è confermato anche da una recente sentenza della cassazione ordinaria del 10 febbraio 2022 scovata dai nostri avvocati (Cass. ord. n. 4280/2022). Il pronunciamento è molto chiaro e non permette fraintendimenti.

Sull’argomento trova applicazione il DPR 256/1989 recante l’“Approvazione del regolamento di esecuzione del libro terzo del codice postale e delle telecomunicazioni (servizi di bancoposta)”. In particolare l’art. 208 c. 1, rubricato “rimborso dei buoni”, secondo cui i buoni sono rimborsabili a vista presso l’ufficio di emissione, per capitale ed interessi, previo confronto dei titoli con le corrispondenti registrazioni operate all’atto dell’emissione.

La riscossione dei buoni fruttiferi postali con o senza clausola pfr può essere fatto quindi da qualunque cointestatario senza dover avere la quietanza di tutti gli aventi diritto, ossia gli eredi del cointestatario defunto. Può essere effettuato alla scadenza del Buono o anche prima perdendo gli interessi non ancora maturati. Tutte le informazioni che ti servono puoi trovarle nell’articolo riguardante la successione dei buoni fruttiferi postali.

Nel caso in cui venga aperta una successione in Poste la trafila sarà molto diversa ma in questo caso potete approfittare per sottoscrivere il Buono Successione Eredità che offre un tasso di interesse più alto rispetto agli altri BFP. Se volete potete leggere qui il nostro articolo dedicato al Buono postale Soluzione Eredità 2022.

Come acquistare i Buoni Postali cointestati

Se volete acquistare dei Buoni Fruttiferi Postali, avete due possibilità:

  • Rivolgervi ad uno sportello di Poste Italiane;
  • Acquistarli online.

Poste Italiane ha infatti messo a disposizione la possibilità di acquistare dei Buoni fruttiferi postali online anche se si è nuovi clienti. In questo caso però solo nella forma con un solo intestatario.

Conclusioni

Concludendo possiamo dire che i buoni fruttiferi postali cointestati con o senza clausola pfr sono pagabili a vista: prevale l’immediata liquidabilità del documento rispetto all’esigenza di tutela nei confronti degli eredi del contitolare defunto.

Forse ti può interessare il nostro articolo sui Buoni del 2023 che hanno i tassi più alti

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