Arriva dopo un’attesa estenuante, mentre guardiamo il cielo immobile, impazienti e stanchi. Arriva e il suo canto è vita che finalmente torna. E allora piove sui campi stremati dall’afa, piove sui fiori riconoscenti e sereni, piove sulle case silenziose e stupefatte, piove sugli alberi quieti e commossi. Piove, mentre il pensiero corre al lento declino dell’estate, al suo sfaldarsi adagio di fronte all’avanzare di un’altra stagione, di un altro tempo – e di pensieri più puri, oltre l’arcobaleno.