Buongiorno, Internauti. Sempre della serie ‘solo quelli che mi piacciono’ vi vengo a presentare “Il giro del mondo in 80 giorni” di Jules Verne. Non che ci sia da presentare più di tanto in effetti, Verne è tra i più rilevanti e apprezzabili autori di storie e romanzi di sempre, considerabile anche tra i padri della moderna fantascienza. Credo che conosciamo più o meno tutti questo libro, e come Ventimila leghe sotto i mari, Viaggio al centro della Terra, Dalla Terra alla Luna, L’isola misteriosa…
Resta che in edicola qualche tempo fa, non tantissimo, hanno sfornato quest’edizione a basso prezzo di parecchi titoli del nostro Verne, e ne ho approfittato. Ne ho presi alcuni iniziando con questo quasi regalato (che già avevo) e poi andando a pescare tra quelli dai titoli meno gettonati e che non avevo ancora letto.
E così giunse il fatidico momento in cui si rilegge un libro dopo un più o meno quattro decenni. Ricordavo bene la trama, ho visto anche il film più di una volta, e da ragazzo era stata una lettura avvincente, un’avventura in tempi un po’ andati ma ancora correlabile a una realtà di ‘luoghi distanti’. Leggendolo ora mi è sembrato di entrare in un’era alternativa, un passato distante anni luce… quasi un altro universo.
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