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Alla scoperta del sito “Marcita” con gli alunni della Pappalardo

Martedì 18 aprile si è concluso, con un’escursione guidata presso il sito archeologico di Marcita, in c/da Delia a Castelvetrano, il progetto “Fare e stare bene a scuola”, promosso dall’Istituto Comprensivo Lombardo Radice- Pappalardo in collaborazione con “La Rotta dei Fenici”. Il progetto nasce dall’idea consolidata che la Scuola, luogo deputato alla formazione ed all’istruzione, debba avere all’interno del proprio curricolo la Pedagogia del Patrimonio, ossia la pedagogia fondata sul patrimonio culturale, quale straordinario mezzo per intrecciare saperi e promuovere il senso di appartenenza  a quella “comunità di eredità” presente nei contesti in cui sono ubicate le scuole, per rinsaldare e conservare i propri tratti distintivi culturali e storici, divenendo così grandi comunità di memoria. Infatti il rapporto tra scuola e l’ambiente naturale, sociale e culturale rappresenta una risorsa dalle forti potenzialità innovative della formazione, nel momento in cui lega l’apprendimento alla realtà, valorizzandola nel rispetto delle vocazioni territoriali. Per consolidare la collaborazione tra Scuola- Famiglia – Territorio l’Istituto ha progettato due percorsi paralleli, utilizzando fondi ministeriali per le scuole ubicate in aree a rischio ed a forte processo immigratorio e per l’orientamento, e ha rivolto la propria attenzione al sito protostorico di Marcita, poco conosciuto, per favorire negli alunni il piacere di riscoprire le bellezze del nostro territorio e di studiare le tecniche per valorizzarlo; un percorso didattico di “global education” per sua natura interdisciplinare e fondata su metodologie attive e partecipative , in cui l’educazione alla conoscenza del patrimonio culturale sia l’asse portante e l’educazione alla bellezza, alla legalità, al rispetto dell’ambiente, alla convivenza civile, alla ricerca storico-artistica ne siano  i naturali innesti. I progetti hanno preso avvio nel mese di Gennaio con diverse fasi di realizzazione, una diretta alla formazione dei docenti grazie al supporto delle archeologhe, Barbara Palermo e Chiara Caradonna, e del Direttore dell’Associazione “La Rotta dei Fenici”, Antonio Barone e un’altra laboratoriale con la partecipazione di alunni delle classi 1^ della Scuola Secondaria di I grado e loro genitori, che si è conclusa con un primo approccio al sito di Marcita. Infine la conclusione in Aprile, dopo un percorso svolto in orario extracurriculare in cui gli alunni dei plessi Pappalardo e Medi, guidati dai loro docenti tutor, rielaborando quanto appreso, hanno pensato a percorsi di conoscenza del sito archeologico di Marcita, tagliati su misura per i loro compagni delle classi quarte e quinte della Scuola Primaria. E così 170 alunni circa dei plessi Verga e Lombardo Radice, si sono ritrovati immersi in un’oasi verde presso il lago Delia, per vivere non solo un’esperienza di tipo naturalistico, ma anche per scoprire stili di vita e caratteristiche dell’uomo e della donna preistorica risalenti all’Età del Bronzo. Attraverso una caccia al tesoro gli alunni della Scuola Primaria sono stati condotti nelle varie aree, dove hanno trovato ad attenderli i giovani ciceroni, pronti a svelare i misteri nascosti dell’area archeologica preistorica; poi, entusiasti per quanto appreso, alla fine del percorso,  sono stati invitati a fissare quanto visto, sentito e provato, imprimendolo con le dita intrise di cacao su fogli bianchi .

Una tappa importante è stato l’incontro con la dottoressa Chiara Caradonna che oltre a mostrare  strumenti e metodi dell’archeologo, ha interagito con gli attenti alunni parlando del suo vissuto e della sua passione per l’archeologia. Questi i commenti soddisfatti per l’esperienza delle “guide” alla fine della mattinata, quando si sono ritrovati a condividere quanto vissuto insieme: « All’inizio c’è stata un po’ di emozione, ma poi abbiamo dato il meglio di noi!» , «Ci siamo sentiti come professori che non solo dovevano essere bravi, ma dovevano coinvolgere gli alunni! », «Abbiamo conosciuto e condiviso il lavoro con i compagni dell’altro Plesso! », «Eravamo emozionati perché i bambini della Primaria ci hanno ascoltato con attenzione e curiosità».

Una mattinata che ha messo in rilievo le competenze acquisite dagli alunni e la capacità di mettere a disposizione dei loro pari le loro conoscenze e ha fatto scoprire ai castelvetranesi una parte del proprio territorio di grande interesse archeologico e naturalistico, nel solco del pensiero di Peppino Impastato: “Educare alla bellezza significa coinvolgere i bambini e i ragazzi a migliorare il loro spirito critico, e suscitare in essi la voglia di tutelare, custodire, imitare ciò che ritengono bello. Si tratta, dunque, di insegnare a rintracciare le qualità positive che ci sono nella nostra realtà quotidiana”.

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