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Per la difesa dell’ospedale di Castelvetrano, presa di posizione di “Italia Nostra”

Il piano sanitario varato dal governo regionale siciliano prevede il declassamento e quindi il depotenziamento dell’ospedale di Castelvetrano. L’attuale struttura perderebbe reparti e specializzazioni e, anche se così non è scritto nel piano, si ridurrebbe a piccolo presidio con gran parte della struttura destinata ad altre funzioni. Occorre ricordare che l’ospedale nasce dopo il terremoto del’68 ed è stato progettato per servire la popolazione della Valle del Belice che conta circa 100 mila abitanti.

La costruzione del nuovo e moderno ospedale ebbe inizio negli anni ’70, con la realizzazione di interventi frammentari e mai ultimati. Il definitivo impulso al completamento del nuovo Ospedale nella configurazione attuale si è avuta a partire dalla seconda metà degli anni ’80 fino all’inizio degli anni ’90, in cui si è giunti al completamento ed attivazione della nuova e moderna struttura ospedaliera avvenuta alla fine del 1992.Nel 1995, con l’avvento dell’Azienda U.S.L. n.9, la struttura è stata dotata di moderne attrezzature ed apparecchiature medicali ed arredi che ne fanno oggi una struttura ospedaliera all’avanguardia.

L’intero ospedale è in gran parte dotato di moderni impianti elettrici conformi alle vigenti norme CEI, di impianti di climatizzazione e trattamento aria per i complessi operatori e per gran parte dei restanti ambienti ospedalieri, di idonee centrali termiche e di presidi per la prevenzione incendi (impianti di rilevazione funi, porte tagliafuoco, impianto idrico antincendi).L’edificio ha un volumetria complessiva di circa 85.000 m3 ed una superficie utile complessiva di circa 21.000 m2.

L’imponente struttura sorge all’interno di una vasta area all’interno della quale è allocata anche una efficiente piazzola per l’atterraggio degli elicotteri, regolarmente abilitata dall’Ente Nazionale per Aviazione Civile (ENAC), inserita nella rete regionale 118. Essa costituisce l’unica elisuperficie per fini sanitaria esistente nell’ambito dell’intera provincia di Trapani (fonte sito www.asptrapani.it ).

Se questa è la descrizione che fa l’ASP dell’ospedale, allora è veramente uno spreco la sua sottoutilizzazione.

ITALIA NOSTRA non è titolata ad esprimere pareri su questioni sanitarie, anche se è evidente, per quanto dice l’Azienda, che non ci sono motivi per depotenziare la struttura. Certamente invece si tratta di uno spreco dal punto di vista della gestione delle risorse del territorio. Innanzitutto per il disagio che comporterebbe a tutta la popolazione dei comuni della Valle del Belice, ed inoltre per il degrado che innesterebbe la utilizzazione parziale della struttura che è situata a ridosso del centro storico.

Per queste ragioni la sezione di Trapani ed il presidio di Castelvetrano di ITALIA NOSTRA invitano le forze politiche e le associazioni civiche e culturali che operano sul territorio ad uno confronto dal quale possano scaturire proposte che non penalizzino l’ospedale di Castelvetrano e che siano soddisfacenti anche per gli altri comuni della provincia.

Anna Maria Piepoli
presidente della sezione di Trapani
di ITALIA NOSTRA

Pietro Di Gregorio
responsabile del presidio di Castelvetrano
di ITALIA NOSTRA

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