Nella 9ª giornata della Serie A, l’Inter ha lasciato il segno con una vittoria per 3-0 ai danni del Torino. Sotto la regia tattica di un Simone Inzaghi che ha convinto, i nerazzurri hanno tessuto una trama di Gioco Che ha messo in risalto un collettivo oliato e Prestazioni Individuali di spessore. È stato Marcus Thuram a infrangere l’equilibrio al 59′, con una conclusione che ha sbloccato l’incontro. Quindi Lautaro Martinez al 67′ ha raddoppiato, concretizzando un momento di forte pressione da parte dell’Inter. A mettere la parola ‘fine’ su una gara a senso unico, è stato Hakan Çalhanoğlu, che nei minuti di recupero ha trasformato un penalty, fissando il risultato sul 3-0 al 90+5′. Più che il risultato, a colpire è stata la superiorità tecnico-tattica esibita dall’undici nerazzurro soprattutto nel corso della ripresa quando la squadra ha dato una lezione di calcio sotto ogni punto di vista: gestione dei tempi, pressing a tutto campo e verticalizzazioni. Uno stile e una caratura di gioco che ha messo in crisi un Torino che ha potuto solo constatare l’abisso che lo separava dall’avversario di giornata. Quel che emerge da questa vittoria non è soltanto la somma di prestazioni individuali, ma l’immagine di un undici nerazzurro che pulsa all’unisono, una macchina da calcio che non si pone solo come aspirante al titolo, ma come una squadra che manda un messaggio forte e chiaro alla concorrenza: più che una squadra, siamo un’orchestra sinfonica, e il calcio è il nostro concerto. – f.g.