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Sua maestà.. Il Casatiello

Iniziamo il viaggio tra i sapori della Pasqua, tappa fondamentale.. O’ Casatiell. Le origini di ‘Sua Maestà’ risalgono agli inizi del XVI secolo, tempo in cui le rigide norme del Cattolicesimo, che vietavano il consumo di cibi provenienti da animali, spinsero, al termine del periodo quaresimale, i fedeli “affamati” a racchiudere il maggior numero di ingredienti “proibiti” in un piatto unico. Compiva, dunque, i suoi primi passi il rustico ancor oggi più amato e presente sulle tavole pasquali campane. Perché “Casatiello” ? Il termine deriva direttamente dall’espressione latina “caseus” che significa formaggio, ingrediente principale del rustico napoletano. L’antica tradizione prevedeva l’usanza tra fidanzati di uno scambio di doni per la Pasqua: l’uomo regalava un uovo di cioccolato ed un mazzo di fiori mentre la donna offriva (fortunatamente per noi maschi) il Casatiello. In molti confondono il casatiello con il tortano, il quale però si differenzia non in termini di preparazione, in quanto le due ricette sono più o meno uguali e le diversità praticamente irrisorie. Il casatiello, infatti, a differenza del tortano, viene consumato esclusivamente nel periodo pasquale e le uova, invece che all’interno dell’impasto insieme a tutti gli altri ingredienti, vengono disposte,crude,in maniera circolare sul rustico a raffigurare la corona di spine (riferimento religioso). Qualche giorno prima della domenica di Pasqua tutte le case delle nonne Partenopee, che sono le migliori preparatrici di questa antica ricetta, si riempiono di un profumo delizioso che altro non fa se non aumentare l’acquolina e il piacere di gustarlo in compagnia della famiglia. Gli avanzi della Pasqua si consumano durante la scampagnata di pasquetta. Mi scuso se mi sono lasciato un po’ prendere dall’emozione nel descrivere un piatto che mi riguarda così da vicino ma da napoletano quale sono, mi evoca vecchi ricordi e valori affettivi. Per finire, vi allego con molto piacere la ricetta di mia nonna Anna e vi auguro di ottenere lo stesso suo risultato.

INGREDIENTI

- 1kg farina di tipo 00
- 2 cubetti di lievito di birra
- 100 gr. strutto (sugna)
- 25 gr di sale e pepe (consiglio: 1/3 di sale e 2/3 di pepe)
- 400 gr. di formaggi misti (non fatevi mancare abbondante pecorino)
- 400 gr. di salumi misti, soprattutto salame di tipo napoli
- 5 uova da mettere sopra, una volta sode

PROCEDIMENTO

Cominciate stemperando il lievito in acqua tiepida, non eccessivamente calda. Preparate su una superficie la classica fontana di farina con il buco al centro, in maniera tale da riempirla con lo strutto, il lievito precedentemente sciolto, il sale e il pepe. Mescolate bene tutti gli ingredienti aiutandovi con altra acqua tiepida, qualora servisse, e lavorate bene l'impasto battendolo sulla superficie per una decina di minuti. Quando vi sembrerà liscio e omogeneo, mettetelo a riposare in un luogo tiepido all'interno di una terrina, preoccupandovi che sia coperto con un panno da cucina, finchè non avrà raddoppiato il suo volume (2 ore circa). Nel frattempo che non cresca, dedicatevi a tagliare i salumi e i formaggi a dadini, senza essere troppo minuziosi. Quando l'impasto sarà pronto, tagliate un piccolo pezzo e tenetelo da parte (vi servirà alla fine) e poi stendete con le mani la pasta che vi resta. Disponete sopra i salumi e i formaggi misti gli uni con gli altri, poi arrotolate la pasta più stretta possibile e facendo attenzione a non farla rompere. Prendete un ruoto di quelli a ciambella, ungetelo di strutto e poi arrotolate il vostro impasto intorno al buco unendo bene i due lati. Lasciate riposare per ancora due ore e, alla fine, prima di cuocere in forno preriscaldato a 160° disponete circolarmente le uova sode e racchiudetele con delle striscioline che farete con la pasta che avevate messo da parte (le striscioline devono essere messe a forma di croce sulle uova e, in continuità sull'impasto). Infornate il Casatiello a 160 °, temperatura che potete alzare di 10°-15° dopo il primo quarto d'ora. Cuocere per un'oretta circa, naturalmente dopo una cinquantina di minuti controllate la cottura.


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